Yoongi sospira stanco, passandosi una mano sul volto come se quel gesto potesse scacciare via tutta la stanchezza nel suo corpo. Si alza lentamente dalla scomoda sedia del suo studio, chiedendosi perché lo stia facendo; perché stia lasciando il suo amato genius lab solo per fare felici gli altri membri. Purtroppo, dallo 'sfogo' di Namjoon, Seokjin e quest'ultimo non hanno davvero dato alcun tipo di libertà al grigio, mentre da quando Taehyung e Jimin hanno scoperto del suo piccolo segreto, lo trattano perennemente come se fosse fatto di porcellana.
Il grigio sa che dovrebbe essere felice di ottenere, finalmente, tutte quelle attenzioni che fino ad allora aveva agognato tanto, eppure, non riesce a scacciare via dalla sua mente l'idea che lo stiano facendo solo per pietà. Non riesce a capire, se no, perché avrebbero dovuto iniziare a prendersi cura di lui solo ora. Com'è possibile che non si siano accorti di tutto il dolore che si portava dietro fino ad allora?
Sbuffa mentre quei pensieri gli affollano la testa, radunando le svariate cose che deve prendere per poter tornare a casa, mentre qualche parolaccia scappa alle sue labbra. Non solo i membri che si prendono cura di lui lo obbligano a tornare a casa ogni sera senza fare tardi, ma Hoseok e Jungkook, che non gli rivolgono la parola dalle rispettive liti con lui, sono ancora arrabbiati.
Scende velocemente le enormi scale della costruzione, sperando con tutto il suo cuore di non fare ritardo anche quella sera, o sarà costretto a sorbirsi l'ennesimo rimprovero dei ragazzi, su quanto non si sia preso cura della sua stessa salute. Per sua fortuna, non lo hanno ancora obbligato a mangiare, o Yoongi non sa davvero cosa farebbe. Non può permettersi di mangiare più di quanto sia dovuto, o tutti i suoi sforzi fatti fino ad allora per raggiungere un peso decente per il bene del gruppo, sparirebbero nel nulla.
Arriva finalmente alla sua macchina, guidando il più velocemente possibile per non fare tardi, e quando arriva sotto il loro appartamento, l'ennesimo sospiro lascia le sue labbra, annoiato all'idea di ciò che lo aspetta. Una cena in famiglia, dove due membri di questa lo odiano, ed i restanti si sentono in obbligo di aiutarlo, solo perché è patetico. Odia l'idea che gli altri membri lo vedano così, come un patetico adulto che non sa prendersi cura di sè stesso. Come qualcuno che ha bisogno di aiuto per farcela, e odia ancora di più l'idea che gli altri stiano con lui solo per queste ragioni, e non perché tengono davvero a lui.
Digrignando i denti a quei pensieri, apre lentamente la porta del loro appartamento, entrando nel salone con la speranza di trovare tutti a dormire nonostante siano solo le otto di sera. Sarebbe bello scoprire che tutti i membri non sono ancora tornati, e magari, trovare solo Jimin e Taehyung all'interno.
"Hyung! Com'è andata nello studio? Hai scritto qualcosa di figo da farmi cantare?"
Ed eccolo qui, Kim Taehyung, sempre pronto a chiedergli qualche canzone nuova come dovesse scrivere solo per lui. Si lascia scappare un leggero sorriso alle parole dell'azzurro, felice di essere stato accolto da uno dei suoi dongsaeng preferiti.
"Ciao anche a te Tae. Allo studio è andata bene, e no, non ho scritto nulla per te. Ma Namjoon mi aveva detto di avere pronto qualcosa per uno di voi, se gliela chiedi per primo magari te la lascia."
Il più alto si alza di scatto dal divano, correndo verso il maggiore per stringerlo in un forte abbraccio che dura pochi secondi, e dopo averlo ringraziato per essersi fatto 'scappare' l'informazione, scompare dal salone, probabilmente alla ricerca del loro leader.
Yoongi alza semplicemente gli occhi al cielo, un leggero sorriso ancora presente sul suo volto mentre si incammina verso il piano di sopra per lasciare lo zaino nella sua camera da letto, e quando si muove nel piccolo corridoio, dato che non ha mai abbastanza fortuna nella vita, incontra Seokjin che, con un enorme sorriso, lo accoglie come se fosse appena tornato dalla guerra. Il più basso sa che il maggiore si sta comportando così solo per i sensi di colpa derivati dalla loro lite, e proprio per questa ragione, non riesce a sopportarlo. Non vuole essere compatito, vuole solo essere lasciato stare.
"Bentornato! Stai bene?"
Il minore annuisce, senza preoccuparsi troppo di dare una risposta più articolata, iniziando già a muoversi verso la sua stanza per sfuggire da quella conversazione. Il più alto fa finta di nulla, cercando di non dare a vedere quanto il comportamento del ragazzo lo stia ferendo, ma in fin dei conti; può davvero biasimarlo? Almeno il grigio non lo ignora, nè gli urla contro come invece ha fatto lui.
"Tra poco sarà pronta la cena, scendi appena puoi."
Yoongi annuisce ancora, allontanandosi finalmente dal maggiore ed arrivando di fronte alla sua stanza. Apre la porta per potersi rilassare sul suo letto, ma quando vede che cosa ci sia dentro la sua stanza, un piccolo sussulto sorpreso lascia le sue labbra.
"Jimin, che ci fai qui?"
Il minore si apre in un enorme sorriso che, come sempre, riscalda un po' il cuore martoriato del grigio.
"Ti stavo aspettando hyung, ero venuto a chiederti se potessi vedere tutti gli oggetti del Little Space che possiedi così da comprartene di nuovi, e magari, potremmo anche discutere le regole. Cioè, per quello dovremmo chiamare anche Tae in realtà, mi ha detto che se dovessi escluderlo anche solo un pochino mi ammazzerrà."
Jimin si lascia scappare una leggera risata al pensiero dell'espressione del minore mentre lo minacciava, continuando a ridacchiare quando nota il viso completamente rosso di fronte a lui.
"Hyung adiamo! Non puoi imbarazzarti ogni volta che ne parliamo, sono il tuo caregiver!"
Il viso del maggiore, a quelle parole, si fa ancora più rosso, facendo rilasciare l'ennesimo sbuffo divertito al rosa. Non sa davvero come fare per risolvere questo problema, a quanto pare, l'unico momento in cui Yoongi non si sente a disagio, è quando è nel Little Space, ed il solo accennare alla cosa, manda il maggiore in un totale stato di panico. È da quando hanno incontrato Yoonie per la prima volta che il più basso non entra nel Little Space, e la cosa, sta facendo preoccupare non poco Jimin e Taehyung.
Il maggiore sbuffa leggermente, per nascondere il suo stesso imbarazzo, e pochi secondi dopo, si ritrova sul letto, stretto tra le muscolose braccia del ragazzo.
"Vorrei anche parlarti di un'altra cosa."
Il più basso non può far altro se non annuire, il viso completamente rosso, mentre si chiede che cosa possa volere Jimin, e soprattutto, perché glielo debba dire in quella posizione.
"Perché non sei più entrato nel Little Space? So che lo trovi imbarazzante hyung, ma ti giuro che noi ci divertiamo, e per giunta sei anche adorabile. Vogliamo solo vederti rilassato, magari anche meno triste rispetto a come sei stato nell'ultimo periodo. Noi ti vogliamo bene hyu-"
Le parole del minore vengono interrotte da quelle a malapena sussurrate del grigio, e quando Jimin le sente, il suo cuore perde un battito, cercando di fare del suo meglio per contenere ogni singola emozione negativa che quella semplice domanda scaturisce.
"M-Mi volete bene?"
La pura sorpresa nel suo sguardo, e il modo in cui quelle parole fanno trasparire tutte le insicurezza del maggiore, portano Jimin a far finta di nulla, come se quella domanda non gli avesse appena fatto provare quella sensazione che ultimamente sta sentendo troppo spesso: terrore, terrore all'idea che Yoongi non capisca quanto, davvero, sia indispensabile per ognuno di loro. Sorride, forzatamente, ma prova comunque ad essere il più rassicurante possibile.
"Ovviamente ti vogliamo bene hyung."
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Milk - LittleYoongi
FanfictionDove Yoongi è un little, e preferirebbe morire piuttosto che confessarlo agli altri membri del gruppo. #1 in Yoongi per non lo so Scritta nel 2019