You

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"Mi imbocchi Daddy?"

Silenzio, un silenzio tombale, di quelli che ti lacerano il petto senza motivo. Di quelli che ti ricordano che c'è qualcosa di estremamente sbagliato nella situazione.

Jimin fa cadere le bacchette a terra, fissando di fronte a lui il piccolo corpo del suo ragazzo, mentre quest'ultimo sorride felicemente al suo posto, aspettando da parte di Taehyung una risposta che non arriverà, del tutto allo scuro della situazione che lo circonda.

I ragazzi intorno al tavolo hanno gli occhi sgranati, a parte Namjoon e Taehyung: i due sembrano più che abituati a quel nomignolo. Il primo a parlare è Hoseok, sconvolto tanto quanto gli altri membri.

"D-Daddy?"

Yoongi si volta verso il ballerino con il suo enorme sorriso gengivale, annuendo immediatamente ed indicando Taehyung.

"Daddy!"

Gli altri ragazzi cercano di ricambiare l'adorabile sorriso che hanno visto apparire sul viso del grigio, facendo del loro meglio per sembrare il più naturali possibile. Non vogliono spaventare il little, ma hey, ci sono rimasti tutti abbastanza male.

L'unico che non sta nemmeno provando a sorridere è Jimin, il ragazzo sta fissando il suo piatto pieno di carne, mentre si chiede che cosa abbia sbagliato.

Com'è possibile che il suo piccolo Yoongi preferisca Taehyung a lui? Cos'ha sbagliato con lui? Gli ha forse comprato meno peluche rispetto al minore? È forse stato troppo duro con lui? Cos'ha in meno rispetto a Taehyung?

Non può e non vuole sopportarlo: com'è possibile che preferisca un amico al suo ragazzo?

Si alza di scatto dal tavolo, ed ignora del tutto gli occhi che si puntano su di lui, può vedere la preoccupazione, o forse pietà, che si cela dietro quegli sguardi stupiti, ma non gli importa, si deve solo allontanare da quel tavolo il più velocemente possibile. Si deve allontanare da Yoongi e da Daddy.

Si muove velocemente verso la sua stanza, ignorando la voce di Seokjin che lo richiama dalla cucina, e sperando con tutto il suo cuore che lo lascino da solo per qualche oretta.

A questo punto non sa nemmeno cosa dire, non può essere arrabbiato, non ne ha alcun diritto, ma non riesce a bloccare il bruciore che sente nel petto, nè la voglia di tirare un pugno in faccia a Taehyung sinceramente.

Sa che ha il diritto di essere ferito, chiunque lo sarebbe nella stessa situazione, ma non può arrabbiarsi, non può urlare contro a nessuno, semplicemente perchè non è colpa loro.

Taehyung non ha scelto di essere il caregiver principale, e Yoonie è solo un bambino che non può comprendere il significato veritiero di quel nomignolo, tutta la fiducia e l'affetto che un singolo termine nasconde in sè. Non lo può capire, perchè la sua scelta è inconsapevole, ed inconsapevolmente, ha preferito Taehyung a lui.

Si porta una mano alle labbra a quella realizzazione, cercando di controllare il verso strozzato che sarebbe uscito altrimenti, perchè fa male, terribilmente male. Nessuno lo ha fatto intenzionalmente, ma è una scelta decisa, senza se e senza ma, ne ha appena avuto la chiara dimostrazione.

Non dà particolare peso alle lacrime che scendono sul suo viso, preferendo invece muoversi verso il suo letto con una calma disumana, sedendosi lì immobile. Non vuole, e non riesce del tutto ad accettare quello che è successo, ma deve, perchè Yoonie ha deciso così, e lui non è nessuno per prevalere sul piccoletto.

Sente un leggero rumore fuori dalla sua porta, e qualcuno bussa sulla lastra di legno, così morbidamente che il rumore viene quasi coperto dai suoi singhiozzi.

"Andate via!"

"Chim... Sono io."

Jimin lo riconosce immediatamente, quella è la soffice voce del suo ragazzo, che gli ha appena chiarito quanto preferisca un'altra persona a lui.

"N-Non ora Yoongi."

Sente un sospiro dall'altro lato della porta, e poi un fruscio che non riesce bene a distinguere, ma spero con tutto il suo cuore che se ne sia andato. In questo momento non riuscirebbe a far finta di non essere ferito, non riuscirebbe ad essere abbastanza maturo da accettare una situazione del genere. Yoongi gli deve dare solo qualche ora, quando riuscirà a fermare le lacrime ed il dolore nel petto, e poi uscirà dalla stanza per comportarsi come avrebbe dovuto fare sin dall'inizio.

"Chim... Se non mi fai entrare parlerò da qui. prima di tutto mi dispiace da-"

"Non ti devi scusare, non lo hai deciso tu. N-Non si decide chi preferire."

Sente un piccolo sussulto, e poi la porta viene spalancata da Yoongi, il ragazzo ha ancora addosso un'adorabile maglia rosa che non aveva chiaramente avuto il tempo di togliere. La sua espressione dura e sicura fa da contrasto a quell'indumento, e Jimin riderebbe se solo non avesse il cuore a metà.

"So che dovrei aspettare i tuoi tempi e non irrompere nella tua stanza, ma tutta questa situazione è un'enorme stronzata e per giunta un fraintendimento."

Jimin solleva lo sguardo, cercando di capire cosa intenda, non pensa che una cosa del genere possa essere fraintesa.

"Lo sai che uso il Little Space per rilassarmi, no? Ci sono little a cui piace avere una relazione con il proprio caregiver, e farci sesso, ma non è ovviamente il mio caso... In breve Chim: con te voglio scopare, non posso chiamarti Daddy perchè non ti vedo come una figura paterna."

Oh... Questo, spiega molte cose. Sul viso di Jimin appare un sorriso, non uno di quelli luminosi, ma uno di quelli sensuali, che gli piace tanto rivolgere a Yoongi.

"Mi stai forse proponendo di fare sesso in questo momento?"

Le guance del maggiore si tingono immediatamente di rosso, come cazzo è possibile che un angioletto come Jimin possa diventare un diavolo del genere in pochi secondi? 

Dallo sguardo di Yoongi scompare del tutto la spavalderia presente fino a qualche secondo fa. Mente Jimin si alza dal letto, avvicinandosi al maggiore con uno sguardo per nulla rassicurante. 

"Beh hyung? Non lo facciamo da due giorni per colpa del comeback."

Il grigio nasconde il viso sul petto del minore, annuendo leggermente. E beh, Jimin si divertirà molto questo pomeriggio, forse quelli che non si divertiranno sono gli altri membri a qualche metro da loro.

Milk - LittleYoongiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora