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Taehyung è comodamente sdraiato sul letto di Yoongi, il maggiore appoggiato su di lui mentre le braccia dell'azzurro lo stringono al petto.

il corpo de grigio è sottile e, ancora una volta, il minore si ricorda di doverlo far mangiare di più, perché tra tutti i problemi che sembrano non finire mai, il ragazzo non ha ancora ripreso a mangiare sufficentemente. Taehyung è costretto a ripetersi ogni giorno che è impossibile riprendersi in poco tempo dopo ciò che è successo, e nonostante tutti loro lo desiderino disperatamente, il rapper non ha ancora ripreso a mangiare come prima.

Una delle grandi mani dell'azzurro passa tra i capelli rovinati del più basso, mentre quest'ultimo sospira leggermente, cercando di scacciare quei pensieri che non lo lasciano mai andare, bloccandogli il respiro ad ogni movimento, e ricordandogli che probabilmente non si riprenderà mai, non del tutto perlomeno. Sa che non dovrebbe pensare queste cose, che dovrebbe smettere di dirsi che è lì, stretto tra le braccia di Taehyung, solo perchè gli fa pena, e non perché gli vuole davvero bene. Tutti i membri si sono scusati con lui, hanno pianto per lui e, dalla scorsa settimana, non hanno fatto altro che prendersi cura di lui ininterrottamente, senza fargli vivere nemmeno un momento di sconforto. Eppure, quel senso di solitudine e d'abbandono, quella sensazione soffocante, quella che gli ricorda continuamente di non essere abbastanza, di non valere nulla, non è scomparsa.

Sarebbe stato bello se la realtà fosse stata come i film, dove basta che chi ha sbagliato si scusi per gli errori commessi e tutto torna ad essere perfetto. Ma la realtà è diversa, la realtà lo sta stritolando in una morsa tenace che continua a tenergli presente che anche se gli altri membri dovessero davvero volergli bene, lui non sarà mai abbastanza bello, nè abbastanza bravo, per meritarsi il posto che sta occupando in un gruppo così famoso ed amato.

"Hyung?"

Yoongi viene tirato fuori dai suoi pensieri da una voce profonda, quella di Taehyung, lo stesso ragazzo che è sdraiato con lui da ore su quel letto, nessuno dei due sta facendo nulla se non godersi il calore e la presenza dell'altro, mentre gli altri membri sono fuori casa per diverse commissioni.

Il grigio fa finta di non ricordarsi di come anche l'azzurro dovesse uscire e, alla fine, fosse rimasto con lui quando tutti loro avevano realizzato che sarebbe rimasto a casa da solo. Non l'hanno detto ad alta voce, ma Yoongi si è reso conto del fatto che sono terrorizzati all'idea di lasciarlo da solo, anche se dovesse essere per qualche ora.

"Cosa Tae?"

Ciò che Yoongi non sa però, è che nessuno di loro aveva nulla da fare, si erano solo impegnati per fare in modo che la situazione sembrasse casuale, per fare in modo che Taehyung rimanesse con il maggiore per parlargli. Avevano discusso a lungo su chi dovesse farlo, su chi avesse il coraggio di tirar fuori quell'argomento spinoso che terrorizza tutti loro. E alla fine erano rimasti Taehyung e Jimin, il secondo era stato escluso perchè il solo pensiero di quella conversazione lo aveva fatto piangere.

"Dovresti andare da uno psicologo."

Yoongi rimane spiazzato, non proferisce parola, la sua mente inizia a fabbricare secondo per secondo una catena di pensieri inafferrabile, mentre tutto ciò che lo mantiene saldo alla realtà è la mano di Taehyung che continua ad accarezzargli i capelli, con un gesto lento e dolce che lo rilassa come nulla prima di allora.

Dovrebbe andare da uno psicologo? Da qualcuno che forse potrebbe aiutarlo davvero? Da qualcuno che potrebbe spiegargli come far smettere quell'incessante dolore che sente nel petto da mesi ormai. Non sarebbe la prima volta che fa una cosa del genere, i suoi genitori lo avevano già convinto durante le superiori. E la cosa lo aveva aiutato, si ricorda la sensazione di avere qualcuno a cui affidarsi, di qualcuno che ti consiglia verso quella che è la strada per liberarsi dalla nebbia che sta offuscando ogni singola parte della sua vita.

Ma è pronto per andare da uno psicologo? Certo, si sentirà meglio dopo mesi di terapia, ma intanto dovrà rivivere situazioni angoscianti che lo hanno reso il patetico guscio di sè stesso che è ora.

"S-Se dovessi andare, mi prometti di venire con me e aspettarmi quando finisco?"

Yoongi non lo vede, ma il sorriso che appare sul viso di Taehyung è un sorriso di pura felicità, di chi sa di star aiutando una delle persone più importanti nella sua vita, di chi sa che anche se ci vorrà del tempo, il maggiore tornerà ad essere felice; ad essere il suo adorabile hyung rabbioso.

"Certo hyung."

Il grigio si rilassa ulteriormente in quella stretta tanto morbida, lasciando che il minore si prenda cura di lui come più preferisce.

"Vuoi entrare nel Little Space?"

"No grazie, voglio solo restare un po' così."

Taehyung annuisce, pur sapendo di non essere visto dall'altro ragazzo, e gentilmente, lo stringe un po' più forte a sè, così felice di averlo lì e non chiuso nel suo studio a torturarsi su qualche errore che può vedere solo lui.

"Quando torna Jimin?"

L'azzurro ridacchia leggermente a quella domanda, perchè Yoongi ha preso ad essere più aperto su ciò che desidera, e ciò che desidera ultimamente è stare con lui e Jimin.

"Tra poco hyung, tornano tutti tra poco."

Yoongi sorride, chiudendo gli occhi per qualche secondo e, senza rendersene conto, si addormenta, stretto tra le braccia di Taehyung. Viene svegliato dal rumore dalla porta che si apre, ma rimane fermo, senza nemmeno aprire gli occhi per guardare i ragazzi entrati nella stanza.

"Ha accettato?"

"Sì."

Il grigio fa finta di dormire, ma non si perde il rumore degli esulti degli altri membri.

Milk - LittleYoongiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora