Jimin

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Alla fine Yoongi si era davvero ammalato, solo che questa volta, diversamente da ogni altra sua malattia, non c'erano il sostegno e le attenzioni degli altri membri a sostenerlo.

Taehyung continua a guardarlo male ogni volta che si incontrano nell'appartamento, evidentemente ancora infuriato per la lite di qualche giorno prima.

Jungkook è ancora arrabbiato per la storia del gioco, non fa nulla per dimostrarlo concretamente, ma è chiaro ogni volta che cambia stanza non appena il grigio entra.

Namjoon gli rivolge a malapena la parola, questa volta non per rabbia, ma per tristezza. Sembra che il leader non sappia più come comportarsi con lui, quasi spaventato dalle sue stesse azioni e dalla reazione di Yoongi.

Hoseok è ovviamente il peggiore di tutti, infatti, lo ignora completamente, gli ha persino tolto il privilegio di ricevere il suo saluto; sembra proprio che il fatto che non sia andato a parlare con Namjoon lo abbia turbato fino a questo punto.

Seokjin è forse il meno ovvio, gli prepara il cibo e le medicine ogni giorno, ma come ogni bravo genitore che si rispetti, riesce a fargli pesare le sue cattive azioni più di tutti; con battutine sottili a malapena comprensibile, che forse feriscono il rapper più di ogni altra cosa. Ovviamente, il maggiore è ancora arrabbiato per la storia del naso di Jimin.

E a proposito, il rosa è l'unico che davvero si prende cura di Yoongi, va da lui ogni volta che vomita, si assicura che sia al caldo e che stia bene in ogni situazione; e la notte si infila quasi sempre nel suo letto per coccolarsi con lui. Yoongi non sa se sia per pietà, dato che tutti gli altri membri sembrano odiarlo, o se sia semplice affetto.

Fatto sta che la sua parte da Little adora tutte le attenzioni che il minore gli sta dando, finalmente qualcuno sta soddisfando in qualche modo il suo desiderio di contatto fisico e amore. E che importa se è solo per pietà? Almeno anche Yoonie ne ricava qualcosa.

Con un sospiro, si alza lentamente dal letto, uscendo dalle coperte per coprirsi con un'altra posata sul suo comodino. Si muove lentamente verso il piano di sotto, cercando di capire che ore siano; si ricorda vagamente di essersi addormentato verso le quattro del pomeriggio con un terribile mal di testa, che sperava sparisse con il sonno, ma che sembra essere tornato più forte di prima.

Scende lentamente le scale, sentendo la testa girare come mai prima di allora, non sa se sia per la malattia o se sia per il fatto che ultimamente sta mangiando molto meno del solito. Fatto sta che anche scendere delle scale è diventato un vero e proprio peso; e non sa come farà ad allenarsi sulle coreografie quella notte (come aveva programmato) se a malapena riesce a stare in piedi.

L'ennesimo sospiro esce dalle sue labbra quando arriva alla fine delle scale, cercando di essere il più silenzioso possibile per non essere notato. O meglio, per non essere notato e poi ignorato.

Arriva davanti alla porta del salone quando sente delle voci chiaramente proveniente dalla cucina, e per quanto voglia semplicemente tornare in camera sua e far finta di non esistere, prosegue il suo percorso verso la stanza, alla ricerca disperata di un bicchiere d'acqua.

"Dovremmo andare a cena fuori stasera!"

Jungkook, ovviamente è lui, lo chiede ogni sera. Tutto ciò che vuole fare è mangiare al McDonald e ogni altro sorta di fast-food esistente, dimenticandosi che non tutti passano ore ed ore dentro ad una palestra come lui, smaltendo tutte le calorie prese. Per questa ragione di solito gli altri membri rifiutano.

E per questa stessa ragione Yoongi sgrana gli occhi quando sente una risposta affermativa da parte di Seokjin, di solito tanto fissato con "l'alimentazione sana" che tutti loro dovrebbero mantenere.

"Va bene Kook, mi sono seccato di stare sempre a casa."

Sente delle esclamazioni di gioia dalla piccola stanza, provenienti soprattutto da Jungkook e Taehyung, che sembrano essere ancora dei veri e propri bambini. Un piccolo sorriso compare sul suo volto sentendo i minori essere così felici per qualcosa di così piccolo.

"E lo Hyung?"

Il sorriso scompare dalle labbra di Yoongi non appena capisce di essere diventato il centro della conversazione dei ragazzi. Odia quando si parla di lui mentre non c'è, è qualcosa che fa sempre arrivare a livelli stratosferici la sua ansia. Si sente come se qualunque cosa potrebbe essere detta senza che lui possa essere lì per difendersi.

"Non serve invitarlo."

E quelle parole, proveniente da Jimin, spezzano l'ultima piccola parte del cuore di Yoongi, che senza rendersene conto, inizia a piangere disperatamente, portandosi una mano di fronte alle labbra per camuffare il forte rumore dei singhiozzi. Si muove velocemente per risalire le scale della casa, chiudendosi la porta dietro alle spalle e accovacciandosi sul pavimento della stanza. Fa così tanto male che non sa nemmeno come descrivere quel dolore pungente nel suo petto, così profondo, così pateticamente reale, che Yoongi vuole solamente che smetta di fare male.

Rimane lì a terra per non sa quanto tempo, il corpo troppo debole per poter fare altro se non piangere. E alla fine, arriva ad un punto in cui persino piangere diventa difficile, così inutile che smette di farlo.

Si alza dal pavimento con uno scatto veloce, ed una volta indossati i primi vestiti trovati ed afferrato cellulare e chiavi di casa, esce dall'appartamento senza salutare nessuno, alla disperata ricerca di qualcosa o qualcuno che possa alleviare il dolore nel suo petto.

E chi meglio del bambino che gli fa dimenticare ogni problema?

Milk - LittleYoongiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora