Il Luna Park Galaxy non era mai stato così tetro.
Allura, non appena era stata rilasciata dal suo sgradevole soggiorno con l'Imperatore, aveva immediatamente chiamato Coran, intimandolo di portare con se la Mystery Machine.
Una volta che la campanella era suonata, la giovane donna era andata a scovare ognuno dei ragazzi di Voltron e li aveva messi sotto la custodia dello zio: loro non sapevano del rapimento di Shiro né del pericolo che ormai incombeva su tutti loro, e per un po' era meglio se non l'avessero saputo. Soprattutto Keith.
Dopo aveva chiamato Matt, per avvisarlo che i piccoli paladini sarebbero arrivati nel quartier generale dei Ribelli nell'arco di poco, e poi Kolivan. Gli spiegò brevemente dell'accaduto, ed il Galra non sembrò minimamente turbato: si armò della sua maschera e con due delle sue guardie personali si precipitò con Allura nel luogo dell'incontro.
La ragazza non sapeva nulla dell'accordo che Shiro aveva stretto, ma era certa che il capo delle Lame aveva un piano pronto per ogni evenienza. Lei era solo terribilmente agitata.
Una macchina si accostò finalmente all'ingresso del Galaxy: non era uno dei furgoni blindati usati dall'Impero, ma una semplice macchina da città, con qualche ammaccatura anche.
Quattro figure si avvicinarono tra la polvere alzata dalle ruote, quando ne uscirono Allura non poté credere ai suoi occhi.
"Acxa? Ezor? Zethrid? Narti?" fece sbalordita, osservando le studentesse fermarsi a pohi metri da loro.
A differenza della Altean, loro non sembravano minimamente sorprese. Fredde come il ghiaccio si comportarono come degli automi: proprio come delle Galra.
"Dov'è il professor Shirogane?"
"Lui..." stava per spiegare, ma le ragazze già sembravano aver capito tutto.
"Lo hanno preso" constatò Acxa, che era di un passo avanti alle sue compagne. "Lo sapevo, come ho potuto... non importa. Sapete perché siete qui? No, immagino non ci sia stato tempo..."
Fece un respiro, li guardò uno ad uno dritta come una scopa, assumendo un atteggiamento degno di un sergente dell'esercito.
"Io ed il Paladino Nero abbiamo fatto un accordo: la mia squadra vi darà delle informazioni preziose sull'Impero, in cambio però vogliamo il principe Lotor. Come garanzia ho dato al professor Shirogane la chiave del Cofanetto di Altean, ma immagino sia ancora con lui. Potete credermi sulla parola, ma so già che non lo farete, quindi come nuova garanzia propongo che portiate me e le mie compagne nella vostra base, come prigioniere. Non potete rifiutare"
Aveva ragione: non potevano. Shiro e a chiave erano sotto le mani dell'Impero, e senza di loro Voltron non poteva formarsi in alcun modo. Senza Voltron non c'era storia, quindi si trattava solo di accettare quella proposta.
"Bendatele" ordinò Kolivan, e le sue guardie come burattini eseguirono i comandi.
Ad Allura le sale della base di Marmora non erano mai piaciute: erano state costruite sulla scia dello stile dei Galra, così che i membri della resistenza non si perdessero ad imparare nuove mappature e piantine. Purtroppo per lei, che era stata prigioniera dell'Imperatore, quei luoghi facevano tornare solo brutti ricordi.
Acxa era stata separata dalle sue compagne, ed ora se ne stava seduta su una sedia circondata da Kolivan, un suo fidato, Allura e Matt. Quest'ultimo era arrivato il prima possibile, lasciando Coran a controllare che i giovani paladini non facessero delle cose strane in sua assenza.
La sala era la stessa in cui avevano interrogato Lotor, molto tempo prima, quando dell'Impero si sapeva decisamente troppo poco.
Sembrava passata una vita.
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"A Voltron Story"
FanfictionErano tutti dei ragazzi normali. Lance McLain era il tipico ragazzo sportivo, non eccelleva nello studio ma amava la musica, sempre sorridente nonostante i dubbi e le insicurezze. Keith Kogane era stato adottato, ma se ne era fatto una ragione da te...