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Harry era seduto sulla panchina in giardino, canticchiando tra sé - tanti auguri a me...tanti auguri a me...-
- tanti auguri a Harry Potter , tanto auguri a te - concluse la voce di una ragazza dietro di sé.
Si girò e quasi svenne dalla gioia nel vedere Sara. Non era cambiata molto durante l'estate, forse era diventata più alta. In mano teneva un pacchetto .
- Sara! Che ci fai qui- chiese Harry abbracciandola.
- beh, sono venuta da te per farti gli auguri-disse porgendogli il pacchetto- non hai mai risposto alle mie lettere e mi stavo preoccupando -
- lettere ? Non ne ho mai ricevute -
Sara aggrottò le sopracciglia, e a Harry ricordò Piton.
Harry non aveva ricevuto lettere per tutta l'estate. Vedere che Sara era andata a trovarlo lo rincuorò.
- bah, magari il gufo si è perso - disse Sara - forza apri il regalo -
Harry lo scartò, e dentro ci trovò dei dolci e dei libri sui Quidditch.
- grazie , mi sono mancate le Cioccorane-
Disse Harry aprendone subito una confezione - ho trovato Newt Scamander -
- io la maga Circe- disse Sara.
In quel momento arrivo Dudley, che prese quasi un infarto nel vedere Sara, e la sua rana che le era scappata di mano prima che riuscisse a mangiarla.
- che vuoi- gli disse Sara.
Dudley era venuto li per prendere in giro Harry, dato che nessuno gli aveva fatto gli auguri , ma Sara aveva rovinato i suoi piani.
- da...da dove sei apparsa -
- è sempre stata qui, prima a colazione era dietro di te -
- Harry lui non può vedere le cose invisibili-
Dudley stava tornando, e a Harry ricordò un budino gigante -stavamo giusto provando qualche incantesimo ...HOCUS POCUS , ABRACADABRA -
- SIMSALABIM- gridò Sara, reggendo il gioco ad Harry.
Dudley corse dentro casa urlando - MAMMA, HARRY STA FACENDO QUELLA COSA-
I due scoppiarono a ridere , cosi tanto che la pancia fece male ad entrambi .
- sai, piuttosto che stare qui, sarei anche disposto a venire da te - disse Harry.
- mi dispiace , Severus oggi è a casa , ma se vuoi posso dirgli che stasera sto qua con te , cosi non passi il compleanno da solo-
Harry le fu davvero grato. Era felice di avere qualcuno con sé, a ricordargli che l'anno passato non era stato tutto un sogno.
Zia Petunia interruppe quel momento di felicità, avanzando a passo di carica verso i due , e aveva una padella in mano.
Harry la schivò per poco - al lavoro! Forza !- poi notò la presenza di Sara, e fece un passo indietro .
- Salve Petunia, sono felice di rivederla , col vostro permesso, vorrei aiutare Harry nelle faccende e passare la serata qui-
Harry rabbrividí nel vedere il sorriso che Sara rivolse a sua zia. Era cordiale,ma nascondeva una velata minaccia di morte dietro.
Petunia lasciò a Harry il foglio coi compiti da fare e tornò dentro casa , piena di rabbia.
- non serve che ti disturbi - disse Harry leggendo le cose da fare.
- tranquillo , in due ci si diverte , no?-
Mentre facevano i lavori, Harry notò che ogni tanto Sara tirava fuori dal borsello delle pozioni e le beveva- cos'è?-
- diciamo che non sono molto resistente e abituata ai lavori manuali, e allora questa mi serve per riavere forza, ne vuoi una? Qui dentro ho tante di quelle pozioni che potrebbero riempire il lago nero-
Harry bevve la pozione Rigenerante, e sentí le forze tornargli.
- l'hai preparata tu?-
- si, la maggior parte delle pozioni qui dentro le ho fatte io, mentre quelle piu difficili, o illegali, me le ha date Severus, in caso di emergenza.
Quest'estate ho preparato la Pozione Polisucco, Pozione occhi di gatto e quella per il canto continuo -
- e io che pensavo che fosse Hermione la secchiona- disse Harry.
- ho imparato anche un'altra cosa questa estate, ma te la faccio vedere in camera , qui ci potrebbero vedere -
Finirono di lavorare verso l'ora di cena, e quando entrarono dentro , zia petunia aveva preparato solo dei panini al formaggio.
Sara li lasciò ad Harry, dato che detestava il formaggio solido. Lo preferiva fuso , e possibilmente con del pollo.
- sicura che non ne vuoi?-
- ho mangiato tanto a pranzo -
Mentre salivano verso la stanza di Harry , il ragazzo provò ad immaginare Sara e Severus che mangiavano come una famigliola felice.
Entrarono in camera , e si bloccarono sulla porta.
Sul letto di Harry, c'era un elfo.
L'elfo scese dal letto e fece un inchino cosi profondo da toccare il pavimento .
- Salve...?- dissero i due ragazzi .
- Harry Potter, è da tanto tempo che Dobby voleva conoscerla, è un tale onore...saluti anche a voi signorina Bane -
I due lo salutarono con un gesto della mano e si sedettero sul letto.
- chi sei - chiese Harry nella maniera più educata possibile.
- Dobby, solo Dobby , l'elfo domestico -
- scusa ma...non per sembrarti sgarbato...ma non è il giorno migliore per avere un elfo domestico in casa - disse Harry.
- come mai sei qui?- chiese Sara, cercando di usare il tono più cortese che avesse. Sapeva bene che gli elfi di dispiacevano per poco.
- ecco...non so da che parte cominciare - Dobby era davvero agitato .
- beh accomodati - disse Harry.
- sedermi...mai e poi mai...- Dobby era sul punto di scoppiare in lacrime .
- non volevo offenderti, mi dispiace ...- disse Harry
- mai un mago ha chiesto a Dobby di accomodarsi...da pari a pari...-
A Sara venne una voglia matta di abbracciarlo.
Quando si fu calmato, Harry riuscì a parlare - devi aver conosciuto maghi cattivi -
Sara ebbe paura che Dobby sarebbe scoppiato a piangere, invece afferrò la lampada da comò e iniziò a tirarsela in testa.
- fermo- Sara gli prede la lampada dalle mani - che fai -
- Dobby doveva punirsi, Dobby ha quasi parlato male della sua famiglia di maghi...-
- famiglia di maghi?-chiese Harry.
Sara prese un fazzoletto per pulire la ferita di Dobby -gli elfi domestici servono una famiglia per sempre , finché non ottengono la libertà, e sono fedeli solo a quella famiglia- spiegò ad Harry.
- esatto...- mugugnò Dobby, non abituato ai gesti di affetto.
- sanno che sei qui?- chiese Harry.
Dobby stava per afferrare di nuovo la lampada, ma Sara lo tenne fermo- no...Dobby dovrà punirsi per questo atto , dovrà chiudersi le orecchie nello sportello del forno...-
- se ne accorgeranno,no?-
- no...Dobby si punisce spesso , e i padroni lo lasciano fare -
L'istinto da Crocerossina di Sara aveva raggiunti dei livelli altissimi. Abbracciò Dobby - povero ...-
-pensavo che non ci fosse niente di peggio dei Dursley - aggiunse Harry guardando quella strana scenetta- non possiamo aiutarti?-
Dobby singhiozzò, emettendo tanti piccoli urli striduli .
- Dobby ha sentito parlare della grandezza del signor Potter, ma mai drlla sua bontà...- poi guardò Sara, che ostinata lo teneva stretto tra le braccia - avevano detto che lei era terribile...ma avete il cuore come quello del Signor Potter...-
Entrambi i ragazzi arrossirono per tutti quei complimenti.
- tutte le storie sulla mia grandezza sono gonfiate...non sono poi cosi bravo-
- Harry Potter è cosi umile. Non si vanta di aver sconfitto LeiSaChi-
- Voldemort?- chiesero i due in coro, facendo prendere un colpo al piccolo elfo- non pronunciate quel nome !-
I due si scusarono subito.
Sara si decise a lasciar andare Dobby.
- riusciresti a controllare se di sotto sentono qualcosa?- le chiese Harry, spaventato dal fatto che li avrebbero scoperti.
- si! Cosi finalmente posso farti vedere il frutto delle mie lezioni speciali estive !- Sara battè felice le mani, e l'attimo dopo al suo posto c'era un gatto rosso, con le punte delle orecchie di un colore simile al blu.
- un Animagus - strillò Dobby.
Sara si godette l'espressione incredula di Harry e uscì dalla stanza, avvicinandosi silenziosamente alla sala da pranzo .
Le facevano davvero schifo i babbani come i Dursley. Viscidi esseri umani pronti a ridicolizzarsi per ottenere qualcosa, o capaci di maltrattare un bambino per apparire normali agli occhi degli altri babbani. Erano proprio feccia, come le aveva detto la McGranitt.
Harry sarebbe dovuto crescere tra i maghi come lei, non con quei mostri. Ma sicuramente Silente deve aver avuto i suoi motivi per non tenerlo ad Hogwarts.
All'improvviso Zio Vernon si alzò, dicendo che Dudley aveva lasciato la tv in camera accesa.
Sara corse su per le scale, entrò in camera di Harry, tornò normale e ficcò Dobby nell'armadio.
Poco dopo entrò Vernon, e vedendo che tutto era in ordine, tornò di sotto dopo aver minacciato Harry di morte.
Dobby uscì, e Harry lo guardò -visto? Non posso restare qui, devo tornare a casa mia, a Hogwarts -
- cosa ?- chiese Sara confusa.
- dice che Hogwarts quest'anno sarà pericolosa, e che non ci devo tornare - spiegò brevemente Harry- ma è l'unico posto dove ho degli amici...-
- amici che neanche scrivono a Harry Potter ?- disse Dobby .
Sara vide Harry girarsi di scatto verso Dobby, furibondo- tu come sai che non ho ricevuto lettere ...-
Dobby indietreggiò tremando- Dobby lo ha fatto per il bene di Harry Potter...- tirò fuori dalla casacca delle lettere , ed in mezzo c'erano quelle di Sara, Ron , Hermione, e persino Hagrid- Dobby ha pensato che se non riceveva lettere...sarebbe rimasto a casa pensando di non avere amici -
Harry cercò di afferrarle, ma Dobby lo schivò - avrà le lettere se promette che non tornerà ad Hogwarts !-
- no! Adesso Daniele !-
- non lasciate a Dobby altra scelta - passò tra le gambe di Sara e corse veloce giu per le scale.
I due lo seguirono silenziosi come gatti fino in cucina, dove si trovava il capolavoro di Zia Petunia, ovvero una torta .
Ma quella torta stava galleggiando per aria.
- fa qualcosa ...- sussurrò Harry a Sara.
-non posso fare magie davanti ai babbani !- rispose lei .
Dobby guardò Harry, come per dargli l'ultimo avvertimento , ed Harry per tutta risposta scosse deciso .
Dobby lasciò cadere la torta , che si distrusse sul suolo , spargendo pezzi di torta ovunque, anche sui due maghetti .
Zio Vernon corse in cucina e vedendoli, Sara fu sicura di aver visto del fumo uscirgli dalle orecchie.
Sparò varie scuse ai signori Mason, dicendo che Harry era disturbato e che Sara era la sua sorvegliante incapace affidatagli dal San Bruto.
Sara e Harry lulirono tutto, sperando che magari se la sarebbero cavata, ma un gufo entrò dalla finestra, facendo fuggire la signora Mason, che a quanto pare era terrorizzata dagli uccelli.
Il gufo consegnò ai due ragazzi una lettera , e Vernon ormai stava ore esplodere -leggetela...- disse .
La lettera si aprí da sola , e parlò -

Cari signor Potter e signora Bane,
Abbiamo avuto notizia che nel luogo dove risiedete, questa sera alle nove e dodici minuti, è stato praticato un incantesimo di Librazione .
Come sapete, i maghi minorenni non sono autorizzati a compiere incantesimi fuor della scuola e un altro episodio potrebbe portare all'espulsione.
Vi preghiamo inoltre di ricordare che qualsiasi attività magica che rischi di essere notata dalla comunità dei Babbani è un reato grave all'articolo 13 dello Statuto di segretezza dei maghi.
Buone vacanze.
Cordialmente, Mafalda Hoprick-

Sara e Harry erano congelati sul posto.
Zio Vernon si avvicinò ad entrambi - non ci avevi detto che non potevi fare magie ... te lo devi essere scordato immagino...
Beh, ora ti chiudo in camera , e non tornerai in quella scuola, e quanto a te - si girò furioso verso la ragazza , senza paura- vattene immediatamente.-
Sara si mise davanti ad Harry e tirò fuori dal borsello una boccetta.
- vuoi minacciarmi con dell'acqua, mocciosa?-
- no, Pozione Restringente, non è considerata un incantesimo, perciò se vi faccio diventare grandi come formiche e poi vi schiaccio, nessuno apparte me e Harry lo saprà.
Magari terrò uno di voi in vita, cosi lo prenderanno per pazzo. Chi mai crederebbe che una ragazzina ha pestato la tua famiglia -
Però i Dursley non sembravano convinti.
Sara allora verso una goccia della pozione su una sedia , che si ridusse alle dimensioni di uno sgabello.
Indietreggiarono, e Sara si godette le loro espressioni spaventate.
Ad interrompere quel momento di gloria, fu il campanello.
-Dudley...va ad aprire - disse Vernon.
Il paffuto ragazzo andò all'ingresso.
Poco dopo tornò in salotto , pallido come un lenzuolo - mamma...c'è un signore vestito tutto di nero -
Sara prese un battito. Se era lui, era davvero nei guai.
- Petunia, non ho tutta la notte, consegnami la ragazza -
Dietro Sara, Harry sobbalzò.
Severus fece il suo ingresso in cucina - per colpa della tua irresponsabilità mi tocca pure andare nelle case babbane-disse rivolto a Sara, e tirò fuori una lettera, del Ministero- muoviti, non voglio restare in qursta sudicia abitazione un minuto di più-
Sara nome riusciva a camminare. Le gambe non le rispondevano.
Allora il professore l'afferrò per un braccio a la trascinò all'entrata, mentre Vernon faceva lo stesso con Harry, prendendolo però per un orecchio.
- vedi di non farti più vedere in casa mia, Severus - disse Petunia disgustata.
- per una volta sono d'accordo con te -
Sara lanciò uno sguardo preoccupato verso Harry, come per scusarsi per quello che gli sarebbe successo quella notte.
La porta si chiuse, e riuscì a sentire la malvagia risata di Vernon.

- sai benissimo che non puoi fare magie fuori da scuola, il ministero non ha mai avvertito gli incantesimi che fai qui perché questa casa è registrata come una casa di maghi, ma farli a casa di Potter, una casa Babbana !-
- non siamo stati noi! - ribatté Sara.
Ma Severus, che non si prese nemmeno la briga di usare la legilimanzia per controllare , la chiuse in camera, sequestrandole la bacchetta - non uscirai da questa casa fino a settembre , e non inviterai nessuno-
- non è giusto!- disse Sara tirando un calcio alla porta.
Severus si chiuse nella propria stanza.
Di cose giuste a lui ne erano successe poche , e l'unica di cui fosse davvero orgoglioso, si stava trasformando nella persona che più detestava, per colpa di Harry. O almeno era quello che pensava lui.

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