Harry e Sara andavano in giro per la Stanza delle Necessità per vedere chi fosse riuscito ad evocare un Patronus.
Hermione, Melanie, Magnus, Barnaby e Cho ci era riusciti.
Magnus e Melanie erano diventati rossi quando i loro Patronus si erano formati, rivelando due Pantere. All'inizio quello di Magnus era diventato un Leone, ma vedendo quello di Melanie era diventato una Pantera.
- Non pensavo che la gente potesse averceli uguali -
- Harry usa il cervello- gli disse Sara sorridendo al loro amici - Remus non ti ha spiegato che il tuo Patronus si modella secondo quello della persona che ami?-
- no...-
- Mmh...se ad esempio quello di tuo padre era un cervo, quello di tua madre era una...cerva - qualcosa dentro Sara scattò, sorprendendola. Conosceva in effetti qualcuno il cui Patronus era una cerva...
- Sara guarda !- esclamò Barnaby prendendola per il braccio, indicando il gatto argentato che giocava con il Patronus di Sara.
Un coro di " aww " si sparse per la sala, facendo arrossire i due.
- concentratevi sui vostri Patroni!- urlò Sara.
La porta della stanza si aprì e si richiuse. Harry e Sara si guardarono attorno per vedere chi era entrato, ma non vide nessuno. Si accorse che tra gente vicino alla porta era sceso il silenzio.
Poi sentì qualcuno che gli tirava i vestiti vicino alle ginocchia. Guardò giù e vide, con sua sorpresa, Dobby e Chilly che li guardavano.
-Ciao, Dobby!- disse - Cosa c'è che non va?-
- Chilly come mai qui?- chiese Barnaby, e l'elfa corse da lui spaventata.
Gli occhi dei due elfi erano pieni di terrore e stavano tremando.
-Harry Potter, signore- squittì l'elfo, tremando dalla testa ai piedi -Harry Potter, signore; Dobby è venuto ad avvertirla;ma gli elfi domestici sono stati avvisati di non dire niente-
Corse verso il muro e sbatté la testa. Harry, che aveva avuto molte esperienze sulle usanze di auto-punizione di Dobby,
cercò di fermarlo, ma Dobby sbatté sulla pietra, il colpo fu attutito dagli otto cappelli.
-Cosa è successo, Dobby?- chiese Harry, afferrando l'elfo per il suo piccolo braccio e tenendolo lontano da qualsiasi
cosa su cui si potesse farsi male.
-Harry Potter lei...lei...-
Dobby si piccchiò molto forte sul naso con la sua mano libera. Harry fermò anche quella.
-Chi è lei, Dobby?-
L'elfo lo guardò, con i suoi
occhioni, e ammutolì.
- la Donna rospo!- squittí Chilly, e Barnaby la trattenne dal buttarsi sul pavimento- sta arrivando !-
- FUORI - gridarono Harry e Sara , aprendo le porte.
Tutti uscirono velocemente dalla Stanza.
- Chilly, Dobby, avete l'ordine di dire agli altri elfi di mentire alla Umbridge, e di non farvi male - disse Harry prendendo Dobby e portandolo fuori.
Mentre correvano per i corridoi, qualcosa afferrò Harry per le caviglie , facendolo cadere - professore ne ho preso uno!- strillò Draco Malfoy, nascosto dietro un vaso.
Sara stava per lanciargli un incantesimo Obliviante, ma vide la Umbridge arrivare tutta abitata verso di loro - perfetto ! Bravissimo Malfoy , va avanti e cerca di prenderne altri...Potter, Band , con me - afferrò i due ragazzi per le maniche e li trascinò nell'ufficio del preside.
L'ufficio era pieno di persone. Silente era seduto dietro la sua scrivania, aveva un'espressione serena, le punte delle dita
unite. La professoressa McGrannit stava rigida vicino a lui, la faccia estremamente tesa. Cornelius Caramel, il ministro
della Magia, stava oscillando e stava sulle punte dei piedi vicino al fuoco, apparentemente calmo per la situazione;
Kigsley Shackbolt era vicino alla porta di guardia, e il lentigginoso e di bell'aspetto Percy Weasley era eccitato vicino al muro, nelle sue mani c'era un grande rotolo di
pergamena, apparentemente fatto per prendere appunti.
I ritratti dei vecchi presidi e presidentesse non facevano finta di dormire quella sera. Tutti erano seri e in allerta, guardando
cosa stava succedendo davanti a loro. Come entrarono Harry e Sara, alcuni cambiarono postazione e bisbigliarono nell'orecchio del vicino.
Si liberarono dalla stretta della Umbridge mentre la porta oscillava dietro di loro. Cornelius Caramel stava sorridendo verso di loro con una specie di soddisfazione nella faccia.
-Bene- disse -Bene, bene, bene -
Harry rispose con lo sguardo più cattivo che poteva fare.
- vaffanculo - sussurrò Sara guardandolo disgustata.
-Stavano tornando alla torre dei Grifondoro e a quella di Corvonero -disse la Umbridge. C'era una nota di contentezza nella sua voce, lo stesso
comportamento maligno che Sara aveva sentito guardando la professoressa Cooman dissolversi miserabilmente nella
sala d'ingresso -Il ragazzo di Malfoy lo ha trovato-
-Lo ha fatto, lo ha fatto?- disse Caramel in modo elogiativo-Devo ricordarmi di dirlo a Lucius. Bene, Potter e Bane Penso che sappiate perché siete qui?-
Harry voleva rispondere con un ribelle sì; aprì la bocca ma cambiò idea quando vide la faccia di Silente. Silente non lo
guardava direttamente in faccia , i suoi occhi erano fissi su un punto oltre le sue spalle , ma mentre Harry lo stava guardando, lui mosse la testa di un millimetro da tutte e due le parti.
Harry cambiò la parola.
- S..no -
- no - disse decisa Sara.
- Scusa?- disse Caramel.
- No- dissero Harry e Sara fermamente.
- Non sapete perché siete qui?
Così non avete idea- disse Caramel, con voce che si incurvava al sarcasmo - perché la professoressa Umbridge vi ha portato
in questo ufficio? Non sapete che avete infranto molte regole della scuola?-
-Regole della scuola?- disse Harry guardando Sara - le abbiamo infrante ?-
- non mi pare - disse la ragazza, mentre si tratteneva dal ridere in faccia al Ministro.
-O decreti del ministero?- aggiunse Caramel arrabbiato.
-Non ne sono stato informata- disse Sara piano - tu Harry?-
- nemmeno -
-Allora, ho una notizia per voi -disse Caramel, la sua voce adesso era ancora più rabbiosa -lo sapete che due organizzazioni illegali sono state scoperte in questa scuola?-
- davvero?- disse Sara fingendosi sorpresa - se parla del Club di Pozioni le assicuro...-
-Penso, Ministro- dissa l'Umbridge calma vicino a lui -che potremmo essere più chiari se usassimo il nostro informatore-
-Si, si, chiamala- affermò Caramel, annuendo, e gettò uno sguardo cattivo a Silente -Non c'è niente di meglio che un
bel testimone, non è vero, Silente?-
-Niente affatto, Cornelius- disse grave Silente, inclinando la testa.
Sara, pentendosene subito dopo, pensò che Barnaby si fosse scordato che la Umbridge aveva mezzo il Veritaserum nel the e l'avesse bevuto per davvero.
Una ragazza entrò. Era di Corvonero, una delle amiche di Cho, e si stava coprendo la faccia con le mani.
Quando alzò il viso, Caramel prese uno spavento, balzando indietro vicino al fuoco e mandando il proprio mantello sulle fiamme.
La faccia di Marietta, la ragazza, era terribilmente ricoperta da brufoli grandi come mandorle di un colorito violaceo che componevano la parola " spiona ". Era l'effetto dell'incantesimo che Hermione aveva apposto sulla pergamena dove avevano firmato.
-Oh, molto bene, sei una ragazza sciocca, glielo dirò- Disse l'Umbridge scocciata. Il sorriso le rimase incollato sulla faccia e disse -Bene, ministro. Miss Edgecombe è venuta nel mio ufficio questa sera subito dopo cena e mi ha detto che aveva qualcosa da riferirmi. Disse che se io fossi andata in una stanza segreta al settimo piano, che qualche volta chiamano stanza necessaria, avrei trovato qualcosa di mio
interesse. Le ho chiesto di dirmi qualcosa di più e lei ha ammesso che quello era una specie di ritrovo.
Sfortunatamente, a questo punto scoppiò
quest'incantesimo...- Disse guardando impazientemente verso il volto nascosto di Marietta - La ragazza vide la sua faccia riflessa nel mio specchio e, sconvolta, non riuscì a dirmi di più-
-Bene, adesso- disse Caramel, fissando
Marietta con uno sguardo che lui pensava fosse gentile e paterno - questo è un atto di coraggio, mia cara, andare a riferire alla professoressa Umbridge. Hai fatto esattamente la cosa giusta. Ora, però mi devi dire cosa succedeva durante questi incontri. Qual'era lo scopo? Chi era presente?-
Ma Marietta non voleva parlare, agitava soltanto la testa, con occhi grandi e spaventati.
-Come sicuramente ricorda, ministro, Vi ho mandato un rapporto in Ottobre su una riunione tenuta da Potter e a cui
parteciparono alcuni studenti, alla locanda Testa di Porco ad Hogsmeade...-
-Avete delle prove di questo?- interruppe la professoressa McGrannit.
-Ho avuto una testimonianza da Willy Widdershins, Minerva, di quello che è accaduto in quella locanda. Era bendato pesantemente, è vero, ma il suo udito è abbastanza fino - Disse l'Umbridge -Lui ha sentito ogni parola detta da Potter ed è venuto subito a scuola a riferire. -
-Oh, quindi è per questo che non ha continuato la sistemazione dei bagni rotti!- Disse la professoressa McGrannit, alzando un sopracciglio. -Che visione
interessante del vostro sistema di giustizia!-
-Corruzione impudente!- ruggì il ritratto del mago corpulento, con il naso rosso, appeso dietro la scrivania di
Silente - Il ministro non ha interrotto gli affari con i piccoli criminali, no signore, non l'ha fatto!-
-Grazie, Fortescue, per quello che fai- disse piano Silente.
-Lo scopo della riunione di Potter con gli altri studenti - continuò la professoressa Umbridge - era persuaderli a creare una associazione illegale, il cui scopo era imparare lezioni che il ministero aveva definito inappropriate per ragazzi in età scolare...-
-Penso che stai sbagliando, Dolores - disse calmo Silente, scrutandola da sopra gli occhiali a mezza luna appoggiati a metà del suo naso.
-Oho!- disse Caramel, continuando a dondolare sulle punte dei piedi - Si, sentiamo adesso l'ultima storiella inventata da Silente per scagionare Potter! Va avanti, va avanti! Così Willy Widdershins sta mentendo? O era una copia di Potter che si trovava alla Testa di Porco quel giorno? O è qualcosa di più complicato, un inversione di tempo con che un uomo morto e una coppia di Dissennatori invisibili tornati in vita?-
Percy Weasley rise di gusto -Oh, molto buona questa, Ministro, molto buona!-
Sara e Harry lo avrebbero voluto picchiare.
-Cornelius, non nego , e né, sono sicuro, di quello che ha fatto Harry , che Harry fosse in quel bar quel giorno, né che stesse provando a metter su un gruppo di Difesa dalle Arti oscure. Soltanto, sto precisando che Dolores sta sbagliando dicendo che quel gruppo è illegale. Se ricordi, il decreto ministeriale che vieta tutte le società degli allievi è stato attuato due giorni dopo l'incontro di Harry a Hogsmeade,
quindi non ha infranto alcuna regola quel giorno alla Testa di Porco...e non mi pare facciano cenno della signorina Bane, anzi, la professoressa McGranitt mi ha gentilmente informato che si stava godendo un appuntamento col suo fidanzato -
Percy stava guardandolo come se qualcosa di pesante lo avesse colpito alla faccia. Caramel rimase a metà del suo dondolio, con la bocca aperta.
L'Umbridge fu la prima a riprendersi.
-Questo è vero, Preside- disse, sorridendo dolcemente -ma ora siamo a quasi sei mesi dall'introduzione del decreto numero 24. Se il primo incontro non era illegale, tutti gli altri che sono venuti dopo lo sono-
-Bene- disse Silente, esaminando con gentile interesse la punta delle sue dita unite - di certo lo sarebbero, se fossero
continuate dopo l'entrata in vigore del decreto. Ha una prova effettiva che queste riunioni siano continuate? -
-Prova?- ripeté Umbridge, col suo terribile sorriso da rospo -Non stavi ascoltando, Silente? Perché pensi che Miss Edgecombe sia qui?-
-Oh, ci può dire delle riunioni di questi sei mesi?- disse Silente, alzando le sopracciglia -Io avevo l'impressione che
avesse parlato della riunione di stasera-
-Marietta cara- disse l'Umbridge immediatamente - dicci da quanto tempo si tengono queste riunioni. Puoi semplicemente annuire con il capo o scuotere la testa. Sono andate avanti negli ultimi sei mesi?-
Marietta, con stupore dei due ragazzi, scosse la testa.
- mi scusi, ma io cosa c'entro ?- chiese dalla Sara facendo un passo verso la Umbridge .
- tutti quegli scherzi...il tranello nel mio ufficio...SEI STATA TU - disse la Umbridge.
- ha le prove ? Mi pare che Marietta non abbia detto niente di un gruppo di scherzi - disse Sara sorridendo calma.
- ha detto che c'eri anche tu !-
Sara sospirò e alzò le mani - va bene , va bene , confesso.
Andavo nella Stanza delle Necessità per creare pozioni e stare in pace col mio ragazzo. Non penso le interessino i particolari piccanti -
- è vero?!- ringhiò la Umbridge verso Marietta, e lei annuì.
Allora la professoressa le prese la testa tra le mani e iniziò a scuoterla, e a quel punto Silente si alzò, con la bacchetta in mano - non posso permettere che maltratti i miei studenti , Dolores-
Sara si fece avanti, superando uno stupefatto Ministro, e gli mostrò i corsi delle mani. La McGranitt guardò la Umbridge schifata - come si è permessa...-
La donna rospo però ignorò quel commento - qualcuno...ha avvertito Potter del mio arrivo...ma non importa. La signorina Parkinson è entrata nella stanza e ha trovato questa - e tirò dalla tasca la lista dei nomi, con scritto ESERCITO DI SILENTE.
Passò la lista a Caramel.
- ma guarda...Bane, Potter....qui c'è scritto esercito di Silente. SILENTE - ripeté piano Caramel.
Sara guardò Harry come per dirgli " te l'avevo detto che era un nome idiota ".
Silente lo raggiunse e gli prese il pezzo di pergamena. Guardò l'intestazione scritta da Hermione mesi prima e per un momento sembrò incapace di parlare. Poi tirò su la testa, sorridendo - Bene, il gioco è finito - disse semplicemente -Vuoi una
confessione scritta da me, Cornelius... o ti basta una confessione di questi testimoni?-
Harry e Sara videro la Mcgrannit e Kingsley che guardavano tutti gli altri. C'era timore nelle facce di tutti e due. Non aveva capito cosa era successo, né, apparentemente cosa faceva Caramel.
-Confessione?- disse lentamente Caramel -Cosa... non ..?-
-L'armata di Silente, Cornelius - disse Silente, sorridendo mentre sbatteva in faccia la lista dei nomi a Caramel -Non
l'armata di Potter, l'armata di Silente-
-Ma... ma -
Il significato infuocò improvvisamente la faccia di Caramel. Facendo un passo indietro terrorizzato, gridando, e toccò il
fuoco di nuovo.
-Tu?- bisbigliò Caramel, intento a spegnere il mantello.
-Si- disse tranquillo Silente.
-Hai organizzato tutto tu?-
-L'ho fatto- disse Silente.
-Tu hai reclutato questi studenti per...per formare la tua armata?-
-Questa sera era la prima riunione- disse Silente, annuendo.
-Volevo vedere se erano interessati. Capisco ora che è stato un errore invitare miss Edgecombe, naturalmente-
Marietta annuì. Caramel passava il suo sguardo da Silente a Marietta, con il petto gonfio.
- Allora tu stavi tramando contro di me!- gridò Cramell.
-Giusto!- disse Silente sereno.
-NO!- gridò Harry. Sara rimase zitta, guardando il pavimento.
-No, professor Silente -
- Non parlare, Harry, o dovrò farti lasciare il mio ufficio-disse Silente calmo.
- Si, sta zitto, Potter!- abbaiò Caramel, che guardava Silente con una specie di piacere terribile.
-Bene, bene, bene.. Ero venuto stasera aspettando mi di espellere Potter e invece...-
-Invece devi arrestare me - disse Silente, sorridendo - E' come perdere un knut e trovare un galeone, no?-
-Tu adesso verrai scortato al ministero, verrai processato e poi andrai ad Azkaban!-
-Ah - disse calmo Silente - si, si. Penso che potremmo fare un piccolo strappo-
-Strappo?- Disse Caramel, con la voce che non nascondeva la gioia -Non penso, Silente!-
-Bene- disse il Preside -sono dispiaciuto di doverlo fare-
-Oh, veramente?-
-Bene, solo che vi vedo tristi sapendo che io me ne vado, che fare? Calma! Mi dispiace ma non sono tranquillo affatto,
Cornelius. Non ho alcuna intenzione di farmi mandare ad Azkaban. Potrei scappare, forse , ma non ne ho il tempo, e
francamente, ho un sacco di altre cose da fare-
-Quindi- disse Caramel riprendendosi -avresti intenzione di attaccare Dawlish, Shacklebolt, Dolores e anche a me, Silente? -
-Per la barba di Merlino, no,- disse il Preside sorridendo -a meno che tu non voglia forzarmi-
- non vuole attaccarvi!-gridò la McGranitt
-Oh si lo farò, Minerva!- disse Silente acutamente.
-Hogwarts ha bisogno di voi!-
-Ne ho abbastanza!- disse Caramel, tirando fuori la sua bacchetta - Dawlish! Shacklebolt! Prendetelo!-
Una luce argentea scoppiò in tutta la stanza; ci fu un bang come di uno sparo e il suolo tremò; una mano prese Harry e Saraper la collottola e li buttò a terra mentre un secondo flash si spense, vari ritratti urlarono, Fanny strillò e una nuvola di fumo si formò nell'aria. Tossendo, videro una figura nera cadere davanti a loro, sentirono vari rumori, un tonfo e qualcuno che stava piangendo,poi il suono di un vetro rotto, passi frenetici, un altro forte rumore; poi silenzio.
Harry si girò per vedere chi lo stava strangolando e vide la professoressa McGrannit che stava di lato a loro aveva preso tutti e tre: lei, Harry e Marietta per un braccio. La polvere stava ancora galleggiando in aria. Ansimando un po', Sara vide un'alta figura muoversi verso di loro.
-Tutto a posto?- chiese Silente.
-Si!- disse la professoressa McGrannit, alzandosi e trascinando Harry , Sara Marietta con lei. La polvere stava sparendo. I resti dell'ufficio cominciavano ad apparire nella nebbia. La scrivania di Silente era capovolta, tutte le sottili
tabelle erano sparse per terra, gli strumenti d'argento in pezzi. Caramel, Umbridge, Kingsley e Dawlish erano stesi
sul pavimento. Fanny la fenice formava dei cerchi intorno a loro, cantando piano.
-Sfortunamente, ho dovuto colpire anche Kingsley, o sarebbe stato sospetto- disse Silente con voce bassa-Velocemente stava cancellando la memoria di Marietta
mentre intanto guardava da tutt'altra parte, ringrazialo e fagli le scuse da parte mia, per favore, Minerva.
Saranno tutti svegli tra poco ed è meglio se non scoprono che abbiamo avuto il tempo per parlare. Dovete fare come se
il tempo non fosse passato, mentre sono per terra, loro non si ricorderanno-
-Dove andrai, Silente?- chiese la professoressa Mcgrannit-A Grimmauld Place?-
-Oh, no - disse Silente, con un sorriso torvo - non me ne vado per nascondermi. Presto Caramel desidererà che io non
abbia mai lasciato Hogwarts, te lo prometto. Sara, vedi di portare a termine il tuo compito e di continuare ad opposti alla Umbridge -
-Professor Silente...- iniziò Harry.
-Ascoltami, Harry- disse velocemente-Devi studiare Occlumanzia più che puoi, mi hai capito? Fai tutto quello che ti dice il professor Piton ed esercitati tutte le notti prima di dormire per chiudere la mente ai brutti sogni ,capirai
perché abbastanza presto, ma devi promettermelo-
L'uomo chiamato Dawlish stava muovendosi. Silente prese Harry per il polso-Ricordati chiudi la mente -
Ma mentre le dita di Silente si chiudevano sulla pelle di Harry, la cicatrice iniziò a farli male, voleva allontanare Silente, colpirlo, urtarlo...
-Capirai...capirete entrambi -bisbigliò Silente.
Fanny girava nell'ufficio molto vicino a lui. Silente lasciò Harry, alzò la mano e afferrò la coda dorata della fenice. Ci fu un fascio di luce e loro partirono.
-Dov'è?- gridò Caramel, alzandosi dal pavimento - Dov'è-
- Non lo so!- gridò Kingsley, anche lui alzandosi in piedi.
-Bene, non può Smaterializzarsi!- pianse l'Umbridge - Non si può fare all'interno della scuola-
-Le scale!- pianse Dawling e si scagliò fuori dalla porta, lasciandola aperta e scomparendo, seguito da Kingsley e
dall'Umbridge. Caramel esitò, poi si posizionò lentamente in piedi, pulendosi la polvere dalla fronte. Ci fu un lungo e teso silenzio.
-Bene, Minerva- disse Caramel, in modo cattivo, raddrizzandosi le maniche della camicia strappate - Penso che questa sia la fine del tuo amico Silente-
-Pensi così, eh?- disse la professoressa McGrannit arrabbiata.
Alcuni ritratti lo guardavano, uno o due
stavano facendo dei grugniti.
-Sarebbe meglio che buttassi fuori questi tre - disse Caramel, guardando dietro alla professoressa McGrannit con un cenno di capo verso Harry, Sara e Marietta.
La professoressa McGarnnit non disse niente, ma portò i tre verso l'uscio. Mentre la porta si chiudeva dietro di loro, Sara sentì la voce di Phineas Nigellus.
-Sapete, Ministro, che sono in disaccordo con Silente su molte cose. Ma deve ammettere che ha classe!-
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•BANE•
Fanfiction-Bane- disse Severus guardando la bambina di due anni seduta sul duo divano - da oggi il tuo nome non è più Potter, ma Sara Bane - Lei cresciuta fin da piccola nel mondo magico , scoprendone ogni segreto. Lui cresciuto tra i babbani, all'oscuro di...