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-idioti -commentò Sara guardando Magnus, Fred, George e molti altri studenti in infermeria. Tutti avevano cercato di ingannare la linea dell'età con una pozione invecchiante. Ma erano stati sbalzati indietro con una barba addosso.
- però abbiamo delle barbe strepitose, secondo te alla Veela piacerà?- chiese Magnus accarezzandosi il pizzetto nero.
- ripeto, siete degli idioti - ribattè Sara tirandogli una sberla in testa , per poi uscire dell'infermeria seguita dalle risate dei gemelli Weasley.
Sara aveva gia iniziato a preoccuparsi per i G.U.F.O, soprattutto per quelli di Storia Della Magia e Erbologia , le materia in cui aveva più difficoltà.
Andò a ripassare in Sala Grande, e si fermò ad osservare per un po' il Calice di Fuoco e i ragazzi che ci gettavano dentro il nome.
Tutti sembravano molto eccitati all'idea di venire scelti, ma forse non avevano compreso che in quel torneo c'era la possibilità di morire.
Di Corvonero non si era ancora proposto nessuno, mentre di Grifondoro la loro cacciatrice, Angelina, e per Tassorosso Cedric Diggory . Non ci aveva mai parlato molto, anche perché era sempre circondato dai suoi amici.
- non metti il tuo nome del calice ?-
Sara si girò , e davanti a sé si ritrovò il ragazzo di Beauxbatons della sera prima.
- non ho diciassette anni, e non parteciperei comunque, devo studiare e non mi interessa mettermi in mostra - ribattè lei, cercando di utilizzare il tono piu maleducato che aveva.
- avrei detto il contrario - rispose il ragazzo prendendole una ciocca di capelli. Sembrava piuttosto divertito , come se stesse accarezzando un animale da esposizione - Joseph Moreau, piacere -
- il mio nome e i miei capelli non sono affari che ti riguardano , Moreau - sbottò Sara alzandosi e guardandolo in faccia.
Era poco più alto di lei, e queste le diede ancora più fastidio - parli troppo bene l'inglese per essere un francesino - notò lei.
- dalla parte di mia madre sono inglese , ecco perché ho una buona pronuncia - rispose lui sorridendo.
Un braccio si avvolse attorno alle spalle di Sara, e l'odore di erba bagnata le riempì le narici - questo francese ti sta dando fastidio?- chiese Barnaby calmo, anche se si poteva sentire una nota di rabbia nella sua voce.
Joseph deglutí intimorito. Barnaby lo aveva sovrastato con la sua stazza , facendolo arretrare - no no, assolutamente - e se ne andò, riunendosi ai suoi amici.
Barnaby e Sara scoppiarono a ridere vedendo la sua reazione.
- per fortuna che dovevano trattarli bene i nostri ospiti- disse Sara divertita.
- la prossima volta si ricorderà di non infastidire i miei amici - disse Barnaby.
Sara notò che stava ancora tenendo il braccio sulle sue spalle, e arrossì.
- di...di Serpeverde si è proposto qualcuno?-
- non mi pare , io sono andato da Hagrid per aiutarlo con gli Schiopodi, mia zia mi ha mandato una lettera con scritto cosa mangiano- Barnaby fece spallucce , poi accorgendosi del braccio, lo tolse imbarazzato.
- a quando le nozze ?- scherzò Melanie arrivando da dietro .
- oh ma sta zitta - ribattè Sara, ancora visibilmente rossa , mentre Barnaby aveva borbottato qualcosa a proposito di Niffy e se n'era andato.
- ti piaaace~ - disse Melanie sorridendo verso l'amica con un sorriso perverso.
- non sono come te , non ho tempo di pensare a queste cose.
E anche se fosse non penso che lui ricambi -
- sarai intelligente quanto vuoi, ma in amore non ci capisci proprio niente - sospirò la rossa accarezzandole la testa come se fosse il suo animaletto domestico.
- piuttosto va a controllare che l'idiota col pizzetto non vada a sbavare dietro alla Veela - ribattè Sara rimettendosi a studiare.
Melanie cambiò subito umore e si diresse verso l'infermeria incavolata .
Sara rimase a studiare in Sala Grande fino al momento del sorteggio dei campioni.
- metti via i libri e mangia santo Merlino - disse Magnus , ora senza pizzetto, mentre si abbuffava.
Joseph si era messo davanti a loro , e le lanciava strane occhiate.
Sara cercò di non farci caso, ma quel biondino voleva farla incavolare. Ci mancava poco che non gli sbattesse la faccia nella gelatina , ma si ricordò che era un Prefetto e doveva comportarsi come tale .
Magnus se ne accorse , allora mise un braccio attorno alle spalle dell'amica e fece il dito medio a Joseph , poi il segno di tagliargli la gola.
Il ragazzo distolse lo sguardo velocemente , borbottando qualcosa in francese. Probabilmente che i ragazzi di Hogwarts erano rozzi.
Finalmente dopo cena , Silente si alzò e andò verso il Calice, che era stato spostato davanti al tavolo degli insegnanti
-Bene, il Calice è quasi pronto a prendere le sue decisioni-annunciò Silente - Ritengo che abbia bisogno di un altro minuto. Ora, prego i campioni che verranno chiamati di venire da questa parte della Sala, passare davanti al tavolo degli insegnanti ed entrare nella stanza accanto-e indicò la
porta dietro il tavolo-dove riceveranno le prime istruzioni-
Estrasse la bacchetta e tracciò un ampio gesto; tutte le candele tranne
quelle all'interno delle zucche intagliate si spensero all'istante, sprofondando la Sala nella semioscurità. Il Calice di Fuoco ora splendeva più luminoso che mai, e lo sfavillio bianco e bluastro delle fiamme era quasi doloroso allo sguardo. Tutti lo fissavano, in attesa... qualcuno continuava a controllare l'orologio...
Le fiamme ridiventarono rosse all'improvviso. Dall'interno del Calice si sprigionarono scintille. Un attimo dopo, una lingua di fuoco dardeggiò nell'aria, un pezzetto di pergamena bruciato ne volò fuori... tutta la sala trattenne il respiro.
Silente afferrò il foglietto e lo tenne in mano col braccio teso, in modo da poter leggere alla luce delle fiamme, che erano tornate di un bianco bluastro.
-Il campione di Durmstrang- lesse con voce forte e chiara -è Viktor
Krum-
Magnus si alzò in piedi euforico e cominciò ad applaudire , come se volesse sovrastare tutti gli altri .
Viktor si alzò dal tavolo dei Serpeverde e si diresse goffamente verso la porta indicatogli da Silente.
-Bravo, Viktor!- esplose Karkaroff, così forte che tutti lo udirono, anche sopra gli applausi -Lo sapevo che avevi la stoffa!-
I battimani e i commenti si spensero. L'attenzione si concentrò di nuovo sul Calice, che qualche istante dopo tornò a farsi rosso. Un secondo foglietto di pergamena ne schizzò fuori, sospinto dalle fiamme.
-Il campione di Beauxbatons» annunciò Silente dè Fleur Delacour!-
La ragazza Veela si alzò con grazia dal tavolo dei Corvonero e seguì Viktor.
Alcune ragazze di Beauxbatons si erano messe a piangere per non essere state scelte .
- patetiche - borbottò Sara cercando di non strozzarle.
Quando anche Fleur Delacour fu scomparsa nella sala accanto, calò di
nuovo il silenzio, ma questa volta era un silenzio carico di un'eccitazione quasi palpabile. Era la volta del campione di Hogwarts...
E il Calice di Fuoco divenne ancora una volta rosso; scintille ne piovvero fuori; la lingua di fuoco scattò alta nell'aria, e dalla sua punta Silente prese il terzo pezzetto di pergamena.
-Il campione di Hogwarts- scandì -è Cedric Diggory!-
Stavolta gli applausi durarono molto di più rispetto ai precedenti, soprattutto dai Tassorosso.
-Ottimo!- gridò allegramente Silente, e alla fine il clamore si calmò-Bene, ora
abbiamo i nostri tre campioni. Sono certo di poter contare su tutti voi, compresi gli studenti di Beauxbatons e Durmstrang, perché diate ai vostri campioni tutto il sostegno che potete. Acclamando il vostro campione, contribuirete in modo molto...-
Ma Silente s'interruppe all'improvviso, e tutti capirono che cosa lo aveva
distratto.
Il fuoco nel Calice era tornato rosso. Le scintille sprizzarono. Una lunga
fiamma dardeggiò repentina nell'aria, e su di essa galleggiava un altro foglietto di pergamena.
Automaticamente, così parve, Silente tese la lunga mano e afferrò la pergamena. La allontanò da sé e lesse il nome. Per un lunghissimo istante, Silente fissò il foglietto, e tutta la Sala fissò Silente. Poi il Preside si schiarì la voce e lesse:
-Harry Potter-
Molti professori scattarono in piedi, ed anche Sara - COSA - aveva strillato.
Tutti lo stavano fissando in silenzio, e molto erano anche arrabbiati.
Sara non capiva com'era stato possibile. Era rimasta tutto il giorno accanto al calice , e non aveva visto Harry mettere dentro il nome.
Al tavolo principale, il professor Silente si era alzato in piedi e aveva fatto un cenno alla professoressa McGranitt.
-Harry Potter!- esclamò di nuovo-Harry! Vieni qui, per favore!-
Harry si decise ad alzarsi, e lentamente avanzò verso il tavolo degli insegnanti.
Harry sparì dietro la porta , e poi gli insegnanti lo seguirono.
Sara si alzò e corse dietro agli insegnanti , nonostante Magnus le avesse urlato di sedersi.
- professor Silente !-
Tutti si girarono verso di lei.
Harry sembrava rassicurato dalla sua presenza .
- cosa ci fa qui signorina Bane...- Cominciò la McGranitt.
- Harry non può aver messo il nome ! Sono stata in Sala Grande tutto il giorno, e non l'ho visto - disse velocemente interrompendola.
- grazie Sara- disse Silente con tono gentile - sai se Harry ha chiesto a qualcuno più grande di farlo ?-
- non è il tipo professore - rispose la ragazza .
Silente rifece le stesse domande a Harry , ed ad entrambe il ragazzo rispose di no.
- allora Silonte ha fatto sbalio con la linea - disse madame Maxime.
- Silente non può aver sfatto sbagli, e se è convinto che Harry sia innocente , allora è cosi - disse la McGranitt lanciando un'occhiataccia a Severus. Probabilmente aveva provato ad incolpare Harry.
Sara stette zitta mentre incolpavano Hogwarts di volete la gloria, stette zitta quando Malocchio incolpò Karkaroff, ma quando Fleur incolpò Harry, non ci cedette piu.
Si avvicinò alla ragazza ,superando i professori - ascoltami, tu non hai idea di che tipo di persona sia Harry, non hai idea di cosa ha dovuto sopportare fin'ora, razza di Barbie troppo cresciuta , perciò se non sai le cose chiudi il becco ! -
- signorina Bane !- la ripresa Vitious - non si permetta di alzare il tono con...-
- Bane ha ragione , Potter non ha messo il suo nome , qualcuno ce lo ha messo perché spera che muoia!- sbottò Malocchio, e il silenzio calò dentro la stanza.
- sono parole forti Moody - disse Ludo.
-Sappiamo tutti che il professor Moody considera sprecata la mattina, se non scopre sei complotti per ucciderlo prima dell'ora di pranzo- disse Karkaroff ad alta voce -A quanto pare sta instillando la paura di essere assassinati anche nei suoi studenti. Una strana qualità in un insegnante di Difesa contro le Arti Oscure, Silente, ma senza dubbio avrai avuto le tue buone ragioni-
-Ah, io mi immagino le cose?-ringhiò Malocchio -Io avrei delle visioni, eh? È stato un mago o una strega molto abile a mettere il nome del ragazzo in quel Calice...-
-Ah, che prove ci sono?-intervenne Madame Maxime, le grosse mani alzate.
-Perché hanno raggirato un oggetto magico molto potente!- ribatté Malocchio -Era necessario un Incantesimo Confundus di potenza eccezionale per indurre quel Calice a dimenticare che al Torneo partecipano solo tre scuole... Suppongo che abbiano inserito il nome di Potter come rappresentante di un'altra scuola, per assicurarsi che fosse l'unico della sua categoria...-
-A quanto pare ci hai riflettuto parecchio, Moody- disse Karkaroff freddamente-ed è in effetti una teoria molto ingegnosa anche se, naturalmente, ho sentito dire che di recente ti sei convinto che uno dei tuoi regali di compleanno conteneva un uovo di basilisco abilmente camuffato, e lo hai fatto a pezzi prima di scoprire che era un orologio a cucù. Quindi ci comprenderai se non ti prendiamo del tutto sul serio...-
-C'è gente che volge a proprio vantaggio occasioni innocue- ribatté Malocchio in tono minaccioso -Il mio compito è di pensare come pensano i maghi Oscuri, Karkaroff come tu dovresti ben ricordare...-
-Alastor!- ammoni Silente.
Quest'ultimo tacque, anche se continuò a osservare Karkaroff
soddisfatto. Il volto di Karkaroff era paonazzo.
- quello che dice il professore non è del tutto errato, non è la prima volta che qui succedono cose insolite...-azzardò Sara.
- perché questa ragazzina parla ancora ? Non dovrebbe nemmeno essere qui - ringhiò Karkaroff.
- quella ragazzina potrebbe sbattere il tuo sedere congelato nella tua lugubre scuola in meno di cinque minuti se ne avesse l'occasione - ribattè Malocchio.
Harry prese la mano a Sara, come a ringraziarla del sostegno.
Era bello sapere di avere qualcuno dalla propria parte , e se pensava che era proprio la sua famiglia, la cosa lo rendeva felice.
Sara ricambiò la stretta .
Maxime uscì dalla stanza insieme a Fleur, e Viktor insieme a Karkaroff.
Sara, Harry e Cedric uscirono insieme , diretti alle rispettive stanze.
- davvero non hai messo il nome del calice ?- chiese Cedric.
- no- ribattè secco Harry.
- beh...ciao allora - Cedric scese verso le cucine, dove si trovava la sua Sala Comune , mentre Sara accompagnò Harry fino alla propria.
- qualcuno mi vuole davvero morto...pensi sia Voldemort ?-
- è morto Harry - ribattè Sara,che ancora gli stava stringendo la mano.
- l'anno scorso...la Cooman mi ha detto che sarebbe tornato grazie al suo fedele servitore... e se fosse Codaliscia ?-
Sara si rabbuiò - allora sarebbe solo colpa mia...io l'ho lasciato scappare -
- ma perché io non ho voluto lasciarlo uccidere a Lupin e Sirius !- ribattè Harry.
Non voleva che lei si sentisse in colpa, non dopo le cose che aveva fatto per lui.
- se mai...dovesse tornare...-
-potrai contare su di me Harry - lo interruppe Sara sorridendo.
Harry la abbracciò.
Non capiva perché volesse cosi tanto aiutarlo. Per lei loro erano solo amici, perché mai avrebbe dovuto mettere a rischio la propria vita per lui?
- grazie...ma spero non ce ne sarà bisogno - rispose Harry staccandosi.
Sara non capì il gesto dell'abbraccio , ma forse per i Grifondoro era normale.
- sai...una volta il professor Silente mi ha detto una filastrocca - disse la ragazza - un Grifondoro morirà per te , un Serpeverde ucciderà per te , un Tassorosso morirà con te e...- gli accarezzò la testa - un Corvonero troverà un modo per far si che nessuno muoia -
Harry rise. Le preoccupazioni del torneo stavano sparendo lentamente - allora sono fortunato ad avere una Corvonero per amica - o per sorella, pensò.
- esattamente , ora va a dormire, o dovrò toglierti dei punti - rispose Sara tirandogli un pugno affettuoso sul braccio.
Harry andò davanti al dipinto della signora Grassa, mentre Sara andava nella sua Sala Comune.

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