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○10 anni dopo...○

<< perché deve sempre mandare me a fare le provviste >> sbuffò una ragazza dai capelli blu.

Aveva le mani piene di borse contenenti una varietà infinita di ingredienti per pozioni, e pesavano, eccome se pesavano. Ad ogni passo sentiva i barattoli di vetro al loro interno sbattere tra di loro.

Fortunatamente Diagon Alley era sempre rumorosa e piena di vita, e nessuno avrebbe fatto caso a lei.

" per fortuna che ho gia preso i miei libri " si disse, perché sarebbe morta nel portare le provviste e i libri per il nuovo anno ad Hogwarts.

All'improvviso si sentì chiamare da una vociona familiare:<<ciao Sara!>>

La ragazza si girò e vide Hagrid, il custode delle chiavi, insieme ad un ragazzino magro, dai capelli neri e disordinati, con gli occhi verde chiaro dietro a degli occhiali dalle lenti spesse.

<< ciao Hagrid!>> rispose Sara sorridendo.

Il ragazzo quando la vide si toccò quella che sembrava una cicatrice sulla fronte. I capelli non la coprivano proprio del tutto.

Sara ebbe la sensazione di averlo già visto da qualche parte.

<< anche tu a fare spese ?>> chiese il mezzogigante. Sara notò che dietro di lui c'era un carrello con sopra libri, un calderone e una gabbia con all'interno una civetta bianca.

<< no, quelle cose le ho prese la settimana scorsa, sto facendo delle commissioni per Severus >> nel dirlo alzò le innumerevoli buste che teneva tra le mani.

Il mezzogigante sorrise, e sembrò ricordarsi di non essere solo << ah giusto! Harry ti presento Sara Bane, frequenta il secondo anno >> disse Hagrid dando una pacca sulla schiena al più piccolo, come per farlo avvicinare.

Sara tentò di porgergli la mano, passandosi le buste dalla destra alla sinistra << piacere Harry...?>>

<< Potter >> disse il ragazzo stringendole la mano e sorridendole in maniera timida.

<< quel Harry Potter ? >>chiese Sara alzando le sopracciglia << all'interno dei negozi tutti dicevano cose come " il bambino che è sopravvissuto è venuto nel mio negozio ", non si fa che parlare di te >>

<< L'ho notato >> rispose Harry imbarazzato.

<< Ti serve una mano? >>chiese Hagrid indicando le borse.

<< no tranquillo, adesso devo tornare a casa, è quasi sera >> rispose Sara educatamente, anche se in realtà aveva paura che Hagrid avrebbe rotto gli ingredienti, ma non glielo avrebbe mai detto. Era un caro amico.

<< accidenti hai ragione, eccome se è tardi >> Hagrid sembrò accorgersi solo in quel momento che il sole stava tramontando << almeno vieni con noi, mangiamo un boccone >> le chiese guardando sia lei che Harry.

Entrambi i ragazzi declinarono l'offerta.

Durante il tragitto fino al Paiolo Magico Harry decise di chiedere qualcosa alla ragazza. Alla fine era una studentessa più grande di lui, e l'unica fonte di informazioni che aveva oltre ad Hagrid.

<< tu...a che casa appartieni? >>
<< Corvonero >>rispose fieramente la ragazza <<tu hai già in mente in quale casa ti smisteranno?>>

<< no, ho scoperto di essere un mago solo ieri >> rispose Harry ridacchiando. Non sapeva perché, ma sentiva di potersi fidare di Sara.

<< i tuoi genitori te lo hanno tenuto nascosto? Sei un Nato Babbano ? Adottato? Sei cresciuto con un genitore babbano che odia i maghi?>> Sara si accorse di essere stata invasiva, e si chinò la testa << scusa, tendo a fare troppe supposizioni >> disse con una risatina.

<< no, tranquilla >> la tranquillizzò Harry, divertito da alcune delle opzioni << sono cresciuto coi miei zii, sono dei babbani >> decise di tralasciare quello che aveva appena scoperto sui suoi genitori, anche perché pensò che a Sara non sarebbe interessato.

<<ooh, capito >> rispose lei annuendo.

<< e...dove abiti? >> le chiese, sperando fosse abbastanza vicino da andarla a trovare un giorno.

<< a Spinner's End con il mio patrigno, Severus Piton , sarà il tuo professore di pozioni. Mi ha mandato qui a prendere dei rifornimenti per la sua riserva personale >>
- che tipo di insegnante è? -
- tutti dicono sia cattivo, ma tu dagli una possibilità, e non farlo arrabbia- Sara andò a sbattere contro il muro che li separava dal cortile del Paiolo Magico, facendo cadere una borsa, e si sentì un rumore di vetro che si infrangeva.
- ACCIDENTI- gridò. Era sul punto di piangere. Nella sua testa si stava già immaginando il padrino che la metteva in castigo fino all'inizio della scuola.
Hagrid mosse l'ombrello, e gli oggetti all'interno della borsa si ripararono - non dirlo a nessuno che ho usato reparo - disse sottovoce, facendole l'occhiolino.
- Grazie! Se fossi tornata a casa con qualcosa di rotto Severus mi avrebbe tenuto in punizione fino a Settembre - disse saltando dalla gioia e abbracciando il mezzogigante.
Hagrid rise e finalmente aprì il passaggio attraverso il muro.
- come torni a casa ?- chiese Harry.
- ho la metropolvere - notò che Harry era molto confuso, però non aveva il tempo di spiegarglielo - a settembre imparerai tutto ciò che c'è da sapere, e se avrai bisogno di me chiedimi pure, ciao ciao! - entrò nel Paiolo Magico ed utilizzò la Metropolvere per apparire nel camino di casa sua.

Severus era seduto sulla poltrona al fianco del camino, con in mano un libro. All'improvviso le fiamme del camino divennero verdi, e diede una rapida occhiata all'orologio per vedere se la figlioccia fosse in orario.
Sara fece prima passare le buste, e quando fu sicura che il patrigno le avesse spostate, passò anche lei, apparendo nel salotto di casa.
- sei in ritardo - le disse chiudendo il libro ed afferrando le buste da per terra.
- scusa - rispose lei alzandosi e pulendosi i vestiti - ho incontrato quel ragazzino di cui parlano tutti...Larry Sotter penso -
Severus alzò un sopracciglio - forse intendevi Harry Potter -
- oh si, giusto - Sara prese le buste dalle mani del più grande e andò in laboratorio per sistemare gli acquisti sugli scaffali .
- cosa stava facendo - chiese Severus raggiungendola. Aveva la testa piena di domande; come si erano visti? L'aveva riconosciuto? Che si erano detti?
- stava facendo compere per il suo primo anno, era con Hagrid - rispose Sara mentre saliva sullo sgabello per raggiungere lo scaffale alto per metterci un'ampolla. Ci pensò Severus, togliendogliela dalle mani e mettendola al suo posto.
- non sembra sapere molto del mondo magico, ha detto che ha vissuto con i suoi zii babbani - continuò mentre sistemava un barattolo pieno di vermi.
- mpf, dovrà studiare sodo, semplice - rispose secco il mago, prendendo gli ultimi ingredienti e sistemandoli - come te, non pensare che ti lascerò oziare l'ultimo mese -
-Sissignore - sospirò Sara scendendo con un balzo ed andando in cucina.
Un gatto nero le passò tra le gambe, strusciandosi sulle caviglie - ciao Loki - disse Sara cominciando a prepararsi la cena.
Il gatto nero la fissò con tutta la sua felina eterocromia. Aveva un occhio verde e uno azzurro. Iniziò a miagolare per reclamare il cibo.
- si si, tieni - gli riempì la ciotola, per poi sedersi a mangiare a tavola .
- che pozioni ci insegnerai quest'anno?- chiese la ragazza ,vedendo con la coda dell'occhio la slanciata figura di Severus fare avanti e indietro per la cucina.
-Pozione Dilatante- rispose sovrappensiero . Normalmente non si lasciava sfuggire niente, nemmeno alla sua figlioccia .( al contrario di silente-che-non-è-di-parte-manco-per-niente

Vi avverto, ci saranno citazioni al trono del muori )
Stava pensando ad Harry. Magari il ragazzino sapeva o ricordava di aver avuto una sorella, forse l'aveva riconosciuta quando si erano visti, oppure Hagrid si era lasciato sfuggire qualcosa. L'opzione più probabile sarebbe stata l'ultima, ma non poteva esserne sicuro.
Rispose di " si" ad una domanda di Sara, senza averla nemmeno ascoltata.
Subito la vide afferrare un paio di forbici - ma che fai- chiese con tono irritato.
- hai detto che posso tagliarti i capelli -
- fila a letto- disse Severus afferrando le forbici e indicando il piano superiore.
Sara sbuffò, ma obbedì, e salì le scale con il piccolo Loki che la seguiva.
Severus decise che era il momento anche per lui di andare a dormire, allora si recò al piano superiore.
Passò davanti alla camera di Sara, e la vide intenta a sfogliare il libro di pozioni alla ricerca della pozione dilatante.
- ho detto che è ora di dormire - disse lui dal corridoio, spaventando la ragazza, che si infilò subito sul letto a soppalco, rischiando di cadere dalla scaletta- notte Severus !- gridò poi.
- notte Sara - rispose il mago chiudendo la porta.

//se trovate eventuali errori grammaticali, avvertitemi indicandomeli , grazie//

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