nove

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Qualche minuto dopo l'uscita di Diego, arrivò mio fratello, con volto serio.
Perché non faceva altro che rimproverarmi?

-cos'è successo?- chiese con tono dispiaciuto -quello che ti avevo detto, non capisco perché mi abbia mentito, anzi non capisco me stessa- ammisi -e la novità, sarebbe?- disse mio fratello ridendo, lo guardai in malo modo, mentre lui portò un braccio attorno al mio collo lasciando un bacio frà i capelli. Restai ferma e "godermi" quel momento di affetto che mi dimostrava mio fratello.

Affetto.
Quella parola così grande, ma al contempo così misteriosa per me. Che cos'era? Come si dava? Non lo sapevo, e forse non avrò mai l'opportunità di provarlo. Come facevano a volermi bene se io non ne ero capace?

Partendo dalle mie "madri" come facevano ad amarmi, o a volermi ancora bene dopo tutto ciò che avevo fatto. Forse aveva ragione Fabio a non volermene, ma perché mi aveva preso con sé? E perché tutto questo risentimento nei miei confronti ? Fabio aveva così tante cose da farmi capire, che non ne avevo neanche più voglia di tentare.
Soprattutto di parlare con lui.

È assurdo, o almeno, quasi assurdo che una figlia non voglia parlare con il padre vero? È una figura importante alla fine, dovrebbe essere una di quelle persone, che nonostante tutto stia sempre là, affianco a te.
Ma con me non è mai stato così, o almeno, inizialmente si era così. Ma non so che cosa sia successo esattamente ed ecco, anche mia madre se n'è andata. Portandomi, fortunatamente con lei.

Per questo motivo la ringrazierò sempre.
Ma anche Isabel e Giorgio, nonostante la distanza e nonostante anche quello che sia successo tra loro, sono sempre presenti. E questa cosa l'apprezzo e anche molto.

Tutte queste persone hanno dimostrato il loro affetto nei miei confronti, e io allora perché non ne sono capace? Perché non sento niente? Sono davvero così vuota?

La testa mi faceva male.
Volevo solo capire il motivo di tutto quello. Perché ero così?

Sospirai portandomi una mano sulla fronte, il silenzio di quella casa era sempre un buon momento per farmi scoppiare la testa. E nonostante questo continuare a pensare.
Sì, pensare anche alle cose più banali, come questa.

Ma in sostanza l'affetto è qualcosa in cui bisogna crescerci no? Se ci cresci sai darlo, non esiste alternativa. Volevo solo essere fortunata come quelle ragazze della mia età, che nonostante tutte le cose che hanno, si lamentano sempre di qualcosa. Che nella loro vita manca qualcosa, vorrei poter condurre la loro vita. Senza problemi, con gente attorno che mi supporta, e mi aiuta in qualsiasi situazione.

Ma come ho sempre detto, e come dirò sempre, l'essere umano è nato per stare da solo. E io sono una di quelle persone che non ha mai avuto niente di tutto ciò, ci sono sempre stata io per me stessa, è brutto quando non hai una spalla su cui piangere, nessuno che ti aiuti.
Ma ti fa crescere, e ti fa capire che nella vita, non hai bisogno di nessuno per andare avanti.

Zorba|| IziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora