ventitré

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Stavo con la testa appoggiata sul petto magro di Diego, in silenzio, analizzando per quanto mi fosse possibile, ciò che avevo provato prima. Chissà se Diego provava la stessa cosa. Il campanello suonò, Diego lentamente si alzò ed andò ad aprire.

Restai sul divano, con un nodo alla gola, speravo solo che non fosse chi pensavo. Non volevo mi trovasse, non volevo che i sensi di colpa tornassero a prendersi possesso del mio corpo, non volevo stare ancora male. Basta. 

-Diego, hai visto Martina? E' successa una cosa con suo padre e...non so dove sia finita.- disse la voce di mia madre, sembrava molto preoccupata. Che cosa stavo facendo? -sì, lo so...è qua. Con me, tranquilla.- rispose - posso... Posso entrare?-chiese - si, certo - rispose.
Mi alzai, sistemandomi per quanto potevo.
-oddio Martina - disse mia madre appena mi vide, si avvicinò velocemente e mi strinse a sé. Era insolito da parte sua.

-mamma... Sto bene- disse appena si stacco da me - lo so... Lo so, ma mi sono preoccupata. Sei corsa via, in quel modo... E non volevo ti succedesse qualcosa - disse, Matteo entrò nella stanza - ehi bimba, come stai? - chiese avvicinandosi a me - sto bene fratellone- sorrisi mentre lui posò un braccio attorno alle mie spalle, Diego rimase in disparte sorridendo leggermente - grazie Diego, davvero- disse mia madre sorridendogli - non devi, l'ho fatto molto volentieri- sorrise per poi guardarmi. Consapevole di ciò che stava dicendo, mia madre notò i nostri sguardi, sorrise ma rimase in silenzio - comunque, per quella persona - disse Margherita - si è ripreso. Non è nulla di grave.. Stai tranquilla - disse, annuì.

Come faccio a stare tranquilla se la persona che mi rende la vita impossibile è ancora su questa terra - non ti preoccupare davvero, non tornerà. Starai tranquilla, fidati - disse Matteo. Lo spero davvero.
-torni a casa? - chiese -se vuoi, possiamo prendere qualcosa di veloce e mangiamo assieme - propose - si dai, vieni anche tu Diego? - chiese Margherita guardando il moro, mi rivolse un'occhiata veloce e sorrise - se non do fastidio, molto volentieri - sorrise - ma quale fastidio bro- sorrise Matteo - beh alla fine siete una famiglia - alzò le spalle - puoi venire tranquillamente anche te. Non c'è niente di male- sorrise Margherita, lui annuì

-dai bro noi iniziamo a scendere- disse Matteo uscendo da casa assieme a Diego. Io e Margherita restammo in casa per qualche minuto in più - qualcosa è successo tra te e lui eh-disse mamma - eh? - risposi, lei sorrise - ho notato come vi guardate. Dai Marti, buttati- sorrise - si, dal palazzo- risposi facendola ridere.

Il problema era proprio quello. Dovevo buttarmi?

Zorba|| IziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora