quaranta

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Delle volte mi chiedo perché sto ancora in questo paese, ormai non ho più nulla a che vedere con questo posto. Non mi è mai piaciuto viverci, vivere in un posto dove qualsiasi cosa è considerata un tabù, vivere in un posto dove ormai l'ignoranza regna e qualsiasi persona con un minimo di ambizione o con un pensiero diverso deve solo scappare perché quasi perseguitata. Dove anche se siamo in democrazia, io non ho quasi il diritto di esprimere le mie idee. E allora perché si stupiscono se noi giovani ce ne andiamo?

Mi chiedevo spesso, e l'ho chiesto mille volte anche a Fabio perché stavamo ancora qua, perché questa gente aveva questa testa di merda dove hanno sempre e solo ragione loro, sono degli stupidi e nemmeno se ne rendono conto. Mi chiedevo come facevo io a viverci, la comodità di una lingua che conoscevo, il sapere ogni angolo e pezzo di strada probabilmente, ma non era la vita che volevo e nemmeno quella che chiedevo. Non ho mai chiesto niente a dir la verità, è venuto tutto da sé. Ma forse erano anche le persone che mi tenevano ancora ancorata a questo posto, mia madre, mio fratello, quei pochi amici che mi son rimasti ma che ormai non sento quasi più e per ultimo Diego...

Ora lui sarà tornato a Milano, probabilmente sta pensando anche di tornare, ma è solo tempo sprecato, lui né ha anche perso abbastanza a restare con me, a cercare di soccorrere una persona che dalla sua prigione non riuscirà mai ad uscire. Per me non c'è alcun tipo di speranza, o almeno ora non vedo nessun tipo di speranza. Solo con lui sono riuscita a vedere un pizzico di luce, ma che per mia sfortuna è durata poco, forse sono davvero io quella sbagliata, non merito di ricevere amore perché non so darlo, come posso prendere una cosa che non riesco a darla? 

Credevo che qua non mi avrebbe mai trovato, ma sapevo che non sarebbe stato difficile. Non avevo nessun altro posto dove stare, e tornare qua era stata la mia unica opzione. Ma non posso starci, stare qua comprende fare del male alla gente attorno a me, e io non voglio. Clemente dice che non è così, che se fosse come penso, non mi avrebbero ospitata. Probabilmente è così, ma mi sento in parte un peso per entrambi, perché so, che Margherita non vuole sbilanciarsi, non vuole incominciare una relazione con me in mezzo, perché ha semplicemente paura di una mia reazione. Aveva detto di non voler provare più niente per nessuno, perché la prima e l'ultima volta che è successo le ha fatto male. Mio padre ha sbagliato, ma non può chiudersi come sto facendo io per colpa di una persona di cui non vale nemmeno la pena.

L'unica soluzione era lasciare andare tutti, lasciare che Margherita si crei una nuova vita con Clemente, lasciare anche che Fabio si dimentichi di me come ha sempre fatto, lasciare che Diego si innamori davvero di una persona che merita il suo amore, perché nonostante io sia incazzata a morte con lui, so che ha tanto amore da dare, e che per me non c'è più spazio qua. Devo fare come la gente della mia età, emigrare. Ma non per cercare lavoro, per sopravvivere e cambiare finalmente vita.



Zorba|| IziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora