diciotto

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«Scusa è che ho visto nel mio futuro
E ci stavi così bene»

Scusa-Izi

Diego mi cercava, insisteva per rivederci e capire il motivo per il quale sono corsa via. Ma volevo dirglielo, non volevo sentirmi dire le solite cose.

Avevo paura che mio padre avesse ragione, non potevo però farmi abbattere così.
-Marty perché non fai venire Diego qua? - disse mio fratello - dovrei? - chiesi -sì direi... Sta chiedendo di te, come stai e tutto il resto. Diglielo te no? - continuò, annuì

Sospirai e presi il cellulare. Aprì la chat con Diego, la guardai per qualche istante indecisa.
fanculo

You:
Ciao Diego
ti va di venire a casa?
Voglio parlarti

Diego❤️:
Va bene, cinque minuti
e arrivo.

Inconsapevolmente sorrisi - gli hai scritto eh- rise mio fratello - sei cotta vero? - chiese - ma vai a fanculo - risposi ridendo, lanciandogli poi un cuscino posato sul divano, mentre quest'ultimo rideva.

[...]

Aprì la porta e gli occhi scuri di Diego si incastrarono nei miei, sorrisi e lo feci entrare in casa.

-dovevamo parlare, giusto? - disse Diego quasi nervoso, annuì e mi sedetti sul divano, facendogli cenno di seguirmi.
Si sedette affianco a me, prese la mia mano e la strinse nella sua, mi sentì a disagio - dai... - disse - volevo scusarmi per essere corsa via così, ma se l'ho fatto è perché ho pensato a ciò che ha detto mio padre... - dissi tenendo la testa bassa, come se il pavimento in quel momento fosse più interessante - che ti ha detto? - chiese - mi ha detto che uno come te non può andare in giro con una come me, cioè... Sono un disastro e te non meriti di sopportarmi- dissi.

Diego rimase in silenzio, mise due dita sotto al mio mento rialzando la testa, in modo che potesse guardandomi in volto - non ci devi neanche pensare- disse serio - io e te stiamo bene assieme, perché dobbiamo far smettere tutto questo. Il problema è ciò che ti dice lui? Dammi la possibilità almeno di farti capire quanto io ci tenga a te - disse tenendo sempre i suoi occhi nei miei

Sospirai
-non lo so Diego...-risposi, prima che potessi accorgermene le sue labbra furono sulle mie, per un momento sentì qualcosa avvolgermi lo stomaco, era una sensazione insolita ma così bella, che se avessi fatto la scelta sbagliata, sarebbe stata la prima cosa che mi sarebbe mancata.

-non allontanarmi... - disse accarezzandomi dolcemente

Non voglio
-ti prego...- continuò
Non lo farò
Senza rispondere posai la testa sul suo petto, chiudendo gli occhi, le sue braccia andarono attorno al mio corpo, accarezzandomi.

Non sono mai stata così bene

Zorba|| IziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora