"Un po' devo inventarti da zero. Invitarti da me, dopo fare la notte così posso amarti davvero"
Fumo Da Solo- Izi
-buongiorno.- dissi appena vidi che mio fratello, con i capelli scompigliati e lo sguardo assonnato -giorno.- rispose lui con voce roca, mentre andava verso la cucina.
Dopo qualche minuto tornò in sala, dove stavo io e si sedette affianco a me, con una tazzina di caffè bollente in meno e lo sguardo perso in qualche angolo della stanza -Matteo, tutto bene?- risi sventolando davanti al suo volto la mano. -sì, sì tutto bene.- sorrise portando alle labbra la tazzina e bevendo un sorso di caffè -comunque.- disse mentre con il palmo della mano si strofinava l'occhio sinistro -cosa?- chiesi -cos'è successo ieri sera? Ti ho vista uscire assieme a Diego, e casualmente rientrata come una furia.- disse incuriosito mentre sbuffai pesantemente. -non è successo nulla.- dissi annoiata -l'unica cosa che non dovevi fare, fratellone, è semplicemente farci conoscere. Stavo bene dove stavo.- continuai -va bene, ma mi dici cos'è successo?- chiese incuriosito -ma la curiosità non era donna? Ho una sorella e non lo sapevo?- dissi ridendo per sviare il discorso, era troppo pesante di prima mattina -smettila di sviare il discorso, e soprattutto di dire stronzate.- rise -ti ha fatto qualcosa?- domandò preoccupato -dovresti preoccuparti per lui, in quel caso. E comunque no, non gli ho fatto niente. Mi ha fatto solo incazzare.- risposi, lui con un'occhiata mi incito a continuare -mi ha detto che ho bisogno di aiuto, aiuto per che cosa? Non lo so nemmeno io, ma neanche volevo saperlo, crede di conoscermi, ma sinceramente nemmeno io so chi sono.- risposi
Matteo rimase in silenzio, assimilando ciò che gli avevo detto.
-non ti sei mai chiesta chi eri?- chiese -non avrei motivo di farlo, anzi forse li ho...ma non voglio saperli.- risposi -ma sai che ti dico?- disse girando la testa verso di me -cosa?- chiesi incuriosita -sbagli, sbagli perché non è giusto che tu non sappia niente di te. Devi sapere chi sei, e se l'unica persona che ti può aiutare è Diego secondo me dovresti provare.- disse Matteo -ma provare cosa? Non sa neanche chi è lui.- risposi incrociando le braccia sotto al seno -no, Marti, tu non conosci Diego. Te l'ho detto fin dal primo momento, prova a conoscerlo davvero.- disse -ma se quando ci ho provato mi ha abbandonato alla prima difficoltà, cosa devo conoscere?- dissi innervosita.
Iniziamo bene la giornata.
-ti stava cercando di spiegare, aveva organizzato diverse cose...da quanto mi ha detto, ma tu non gli hai dato neanche tempo di dirtele.- disse, facendomi sentire inconsapevolmente in colpa nei confronti di Diego. Da quanto provo i sensi di colpa? -quindi, che vuoi fare?- disse mio fratello, con un sorriso vittorioso -non lo so, magari adesso provo a scrivergli. Va bene?- dissi sbuffando -meglio per te.- rise mio fratello alzandosi dal divanetto con la tazzina del caffè vuota ormai da tempo.
Scossi la testa e afferrai il mio cellullare, non ero sicura di ciò che stavo per fare.
[...]
Bussai alla porta color ciliegio e attesi che venisse ad aprirmi, sentivo una strana ansia prendere possesso di me, ed era insolita questa cosa. Non credevo potessi sentirmi come se, da una parte, avessi preso una piccola "cotta" per Diego. Come se lui potesse avere qualche risposta per la mia vita, come se lui potesse essere utile in qualcosa. Non sapevo come comportarmi.
La porta si aprì, gli occhi di Diego si posizionarono nei miei, lui sorrideva io sorridevo appena, mentre questa insolita sensazione -ciao.- sorrise spostandosi da un lato per permettermi di entrare -ciao.- risposi una volta entrata -sono felice che tu finalmente sia tornata, mi fa piacere poter parlare con te.- sorrise mentre mi guidava verso il salotto, per poi accomodarsi assieme a me sul divano.
Anche a me era mancato poter parlare con lui.
**
Diego
Ero felice che mi avesse scritto, così come ero felice di poter finalmente passare del tempo con lei. Mi era mancata, ma non quella mancanza che giorno dopo giorno nel bene o nel male andava via, ma quella mancanza che finché non rivedi quella persona non la colmerai mai.
Era da tempo che non provavo una cosa del genere, non capivo perché. Ma anche le cose più semplici, con lei, prendevano pieghe diverse, avevano qualcosa di magico. Non sapevo se volesse davvero sistemare tutto, speravo solo che le cose che le avevo detto, avessero smosso qualcosa.
Almeno ci speravo.
Il silenzio regnava nella stanza, noi eravamo stesi l'uno affianco all'altra e come di solito abbiamo sempre fatto, stavamo fumando tranquillamente.
-metti un po' di musica?- chiese interrompendo quel momento di tranquillità -va bene.- risposi alzandomi e mettendo la mia playlist. La musica iniziò a prendere il sopravvento. Sembrava tutto così naturale.
[...]
-Diego.- disse Martina, girando lentamente il capo verso di me -dimmi.- dissi sorpreso solo in quel momento di quanto fosse tardi, e di tutto quel tempo passato assieme, sia in silenzio che fra risate e scherzi -volevo dirti una cosa.- continuò giocherellando con una pellicina -avanti dimmi.- dissi -volevo dirti che forse, ho davvero bisogno del tuo "aiuto".- disse imitando le virgolette con le dita, sorrisi, aveva capito -va bene Martina.- risposi sorridendo -non è un problema?- chiese quasi intimidita -se fosse stato un problema, sicuramente non te lo avrei proposto scema.- dissi lasciandole un bacio dolce sulla guancia, che fece sentire una strana sensazione al mio stomaco.
Cosa mi stava succedendo?
La ragazza mi sorrise, estremamente imbarazzata da quella mia reazione, mentre ero rimasto lì, fermo a sentire che ciò che mi stava succedendo, guardavo i suoi occhi. E nonostante la poca luce, capì quello che mi stava succedendo. Ed era una delle cose più strane, ma belle che avessi mai provato.
Forse mi ero davvero innamorato.
Ma alla fine neanche sapevo realmente se fosse così, magari era solo quel momento, magari era solo la mia testa troppo appannata, magari non capivo bene. Ma una piccola parte di me diceva che non era quello su cui mi stavo autoconvincendo. Diceva che era tutto ciò che non mi aspettavo. E forse, avevo quasi paura di provare quel sentimento. Non era normale tutto ciò, ma mi piaceva, forse anche troppo.
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Zorba|| Izi
Fanfiction«Sembra storto 'sto mondo, ma non lo è. Sembro stronzo, ma in fondo sto come te» #2 in "Izi" [15/11/2019] #1 in "Izi" [04/03/2020]