=>Nashi
"Fullbuster, ti stai facendo un nemico potente" ringhiai, un piede sulla sedia accanto a quella dove Sylvia stava tranquillamente mangiando un panino. Il mio panino. Drighignai i denti, cercando di trattenermi dal picchiare una piccola tredicenne innocente che ha solo subito la cattiva influenza del fratello maggiore. Fratello con il quale non dovevo trattenermi per nulla.
"Storm!" sbattei i piedi a terra per segnalargli la mia frustrazione e lo raggiunsi in un istante. Il corvino era seduto al bancone, un sorriso sereno impresso sul viso.Inutile precisare che vederlo così indifferente mi fece solo arrabbiare di più. Soffiai via dal mio viso una ciocca di capelli rosa che mi intralciava la visuale e cercai di metter su la mia espressione più temibile.
"Vedi di tenere a bada tua sorella prima che possa fare qualcosa di cui potrei pentirmi. E mettiti dei vestiti addosso!" sbraitai, osservando per un momento di troppo il suo petto nudo e il simbolo della gilda che spiccava sul di esso in un blu scuro. Aveva lo stesso marchio del padre, ma quel carattere a volte così odioso fatico ancora oggi a capire da chi l'abbia preso.
"Perché? Ti da così fastidio la visuale?" iniziavano a prudermi le mani e non feci nemmeno caso che una di esse aveva appena preso fuoco.
"No, mi da fastidio la tua faccia" ed è proprio su quella faccia che andò a finire il mio pugno. L'impatto lo fece cadere dalla sedia ma riuscì in qualche modo a restare in piedi. Vidi di sbieco zia Mira dietro il bancone che sorrideva a Gale Redfox, i capelli verdi scuro coprivano solo in parte i piercing che gli contornavano le sopracciglia. Davanti a lui c'era un intero piatto di bulloni e lui li mangiava come fossero popcorn osservando attentamente l'inizio di una delle tante risse giornaliere. Sopra ad un tavolo poco lontano mio padre e Gajeel si stavano tirando testate e urlavano qualcosa su chi era il dragon slayer più forte lì, forse dopo avrei potuto prendervi parte e dimostrare che a volte l'allievo supera il maestro. Intanto Elfman mostrava fiero alla moglie incinta una piccola maglietta con su scritto, indovinate un po', "vero uomo", già, chi se l'aspettava. Sapevo che la mamma, Levy, Ezra e Juvia erano sul retro a cucinare un dolce per sta sera e che Rosemary era con loro, mentre Reiki e Nova stavano discutendo accesamente con lo zio Gray su una qualche tecnica di combattimento. Makarov era uscito con Wendy e con i piccoli gemelli Redfox. Quella mattina quasi tutti i membri principali della gilda erano in sede, e allora non sapevo che proprio quella coincidenza avrebbe determinato l'inizio dei problemi. Terminata la mia rapida ispezione riportai l'attenzione sul mio sfidante. Ero più che pronta a fare a botte.
"Non sai chi stai sfidando" mi minacciò Storm, cercando di nascondere la scintilla che era presente nei suoi occhi come nei miei. Combattere. Siamo maghi, siamo nati per questo.
"Sto sfidando un polaretto nudista. Rimettiti i pantaloni!" esclamai, ridendo poi della sua faccia stupita. Ed ebbe inizio la rissa. Non so bene come ma urtammo il ferro di Gale, che spostò la sua attenzione dal suo cibo a terra al cercare di schiacciarci con il suo braccio trasformato in un enorme acchiappamosche , facemmo cadere dal tavolo Natsu e Gajeel e loro si unirono alla rissa. E poi fu solo un gran casino, polvere, colpi, magie che schizzavano ovunque.
"Lasciami i capelli, papà!"
"Gajeel, maledetto, hai assunto le sembianze di mia figlia? Come osi!"
"Sono dietro di te, cervello bruciato"
"Gale, passami del ferro!"
"Cos'hai, ti si è ghiacciato il cervello?"
"Fai subito sparire questa pista da pattinaggio o giuro che ti uso come legna nel camino"
"Non distruggete la gilda, ragazzi"
Purtroppo, quando ho detto che i colpi schizzavano ovunque, intendevo proprio ovunque, e la testa di Nova Dreyar non faceva eccezione. Il silenzio fu immediato, ci fermammo tutti a metà strada, spensi le mie fiamme, Storm mi mollò i capelli, Gale smise di mangiarsi il lampadario...Ehi! Il lampadario? Sul serio?
Un tuono ruppe il sacro silenzio che si era creato, ed una voce altrettanto tuonante e furiosa pose fine al litigio.
"Nashi, Storm, Gale, tredici giri della città. Ora" nessuno mosse un muscolo, ma tutti perdemmo colorito. Non di nuovo. Non un altra volta. Purtroppo, la nostra esitazione fu una condanna.
"Trenta giri. ORA" scattammo in fila indiana, ed ebbe inizio la nostra tortura.
"Guarda cosa hai combinato" mentre ero impegnata a mantenere il ritmo della corsa feci notare a Storm dove la sua irresponsabilità ci aveva portato.
"io?"
"Sì,tu"
"hai iniziato tu, fiaccola"
"Tua sorella ha mangiato il mio cibo"
"E tu hai picchiato me"
"Tua la sorella, tua la responsabilità"
"Tacete, ragazzini"
"Sei più piccolo di me"
"Ma sono più grande di Nashi"
"Di tre mesi!"
Un fulmine che cadde a pochi centimetri dai miei piedi ci fece sobbalzare e segnò la fine dei nostri battibecchi, almeno per i seguenti tre minuti. Nova ci osservava, non sapevo come, non sapevo dove, ma sapevo lo stesse facendo. Continuammo così fino al ventiduesimo giro, quando una forte esplosione interruppe il nostro ennesimo litigio. Normalmente un esplosione non sarebbe stata nulla fuori dall'ordinario, ma percepivo delle onde magiche strane, fuori posto, e così anche i miei compagni.
"Che cos'era?" chiese Gale, gli occhi rossi che scattavano da me a Storm e viceversa. Automaticamente cercai lo sguardo blu del corvino, e la preoccupazione e la confusione che ci lessi dentro fece muovere i miei piedi prima della mia testa, in capo al piccolo gruppo sentivo i suoni e gli odori sempre più vicini. E non mi piaceva per nulla ciò che i miei sensi percepivano.
Ci catapultammo verso la struttura della gilda con il cuore in gola, l'aria mi sembrava troppo pesante per poter essere respirata. Sfrecciavamo tra le persone che ci guardavo curiose, i più perspicaci avevano capito che qualcosa non andava, mentre i più innocenti avevano interpretato quel botto come uno dei tanti che accompagna le nostre risse. Ma loro non sentivano quello che sentivo io. Fin da là il mio naso percepiva odore di bruciato e di...sangue.
Svoltammo l'angolo e quello che ci si parò di fronte ci fece arrestare sul posto. I curiosi si affacciavano alle finestre e ai lati della strada. Mormorii e facce preoccupate sparirono dal mio mondo, vedevo solo la mia gilda, in pezzi.
Distruzione. Rovine di quella che una volta era la nostra sede.
Rovine di casa mia.
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Our Time [Fairy Tail Next generation]
FanfictionDa quando Acnologia e Zeref sono stati sconfitti, tutti i membri di Fairy Tail sono andati avanti, hanno combattuto per crearsi un futuro, hanno allargato la loro famiglia. La nuova generazione è nata in tempo di pace. I ragazzi sono cresciuti tra m...