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=>Gale

Nella merda, eravamo nella merda. Ma nulla di nuovo o di troppo diverso rispetto a quando facevamo arrabbiare Ezra-san. Okay, forse eravamo leggermente più nei guai. Avevo provato ad azionate i miei poteri per trasformare il mio braccio in ferro ma il tutto era sfociato nel ridicolo, tutti noi facevamo gesti assurdi che con l'aggiunta di magia sarebbero risultati fighissimi. Nashi era letteralmente andata fuori di testa, si vedeva dal suo sguardo che provava una quantità di rabbia assurda.
Eravamo tutti infuriati, ma lei era quella che sapeva tenere di meno a bada le emozioni. Quei bastardi erano quelli che ci avevano portato via Nihal ed i nostri genitori, e di sicuro, con o senza magia, non gliel'avremmo fatta passare liscia. Come avessero fatto a scoprire la nostra posizione e ad attaccarci proprio nel posto per loro più vantaggioso non me lo spiegavo. Non capivo come potessero aver seguito i nostri spostamenti e anticipato il nostro percorso.
"É quello che ha teletrasportato I nostri genitori" disse Reiki, senza distogliere lo sguardo dal pelato che avevo voglia di prendere a calci in culo.
"Allora,ragazzini, ho l'ordine di farvi fuori. Chi vuole essere il primo?" domandò, sfregandosi le mani. Teletrasporto eh? Interessante.
"Provaci, brutta imitazione di un Monaco" ovviamente Nashi tenere la bocca chiusa non sapeva nemmeno cosa significasse ma almeno lo aveva distratto e io potevo cercare un modo per evitare di farci uccidere.
Mi spostai in fondo al gruppo e tirai fuori la mia lacrima portatile mentre quei due discutevano animatamente.
"Oh ma chi abbiamo qui? Fammi indovinare..."
"Ti do un indizio: ti ridurrò in cenere"
"Oh, ma certo. Dragneel. Come ho fatto a non notare i capelli, poi hai gli occhi di tua madre"
"Non osare nominare i miei genitori, bastardo"
Sentì diversi rumori alle mie spalle e capí che probabilmente la rosata aveva appena dato il via alle danze.
Mi infilai dietro ad un albero con Kausumi e cercai il più velocemente possibile il luogo che avevo in mente.
Avevo letto della foresta Yin, c'erano molte leggende al riguardo. Era il luogo preferito per i cattivoni mentre gli eroi lo evitavano come la peste. Non avevo idea di esserci finito dentro, però.
Comunque, come nel simbolo dello Yin e lo Yang, nel nero c'è un pallino bianco, nel male uno sprazzo di luce. Se avessi trovato l'esatta posizione di quel pallino allora avremmo anche potuto vincere.
"Gale, che diavolo stai facendo?" sentì Reiki urlarmi contro, mentre teneva a bada tre dei soldati. Non percepivo una grande quantità di magia provenire da loro, ma erano in superiorità numerica e noi eravamo senza poteri.
"Cerco un modo per salvarci il culo. Teneteli a bada" gli urlai di rimando, spostandomi insieme alla bambina dietro ad un altro cespuglio giusto in tempo per vedere il nostro precedente nascondiglio venire frantumato.
"Muoviti, ferraglia, non dureremo a lungo" Nova si muoveva agilmente evitando gli attacchi, ma sul suo corpo spiccavano già delle ferite causate dalla magia del nemico.
Kasumi accanto a me sembrava paralizzata, non sapevo cosa ci facesse lì e al momento non avevo tempo di chiederglielo.
Dopo alcuni minuti, nei quali grida ed esplosioni mi riempirono le orecchie, trovai quello che cercavo.
E forse qualcosa di più.
Sullo schermo della mia lacrima lampeggiavano dei caratteri magici che avevo imparato a riconoscere. Sarebbe potuto sembrare un virus se non avessi decifrato la scritta.
"Mamma" sussurrai lievemente, osservando con occhi sgranati lo schermo ed i caratteri che continuavano a susseguirsi su di esso.
Mia madre stava cercando di craccare il sistema per mettersi in contatto con me.
La mia mano iniziò a tremare, ero elettrizzato dal poterla rivedere ma terrorizzato da ciò che avrebbe potuto dirmi.
"Gale!" venni richiamato alla realtà da Storm che, senza maglietta, stava combattendo schiena contro schiena con Nashi. Erano tutti circondati e presto sarebbero stati sopraffatti. Sarebbe stata solo una questione di tempo e avrebbero anche notato la nostra mancanza, a quel punto saremmo stati tutti spacciati.
Ma  fortunatamente avevo individuato la posizione di quel pallino di luce che avrebbe ribaltato le sorti della battaglia.
"A nord-est ! Raggiungete una radura, là i nostri poteri dovrebbero tornare a funzionare" urlai, infilando temporaneamente la lacrima in tasca e buttandomi nella mischia, mettendomi Kasumi sulle spalle.
Raggiunsi il fianco di Nova e insieme riuscimmo a mettere fuori gioco un paio di guardie. Reiki ci raggiunse, liberandosi di tre uomini che gli impedivano il passaggio.
"Nova, Reiki, ho bisogno di voi. Mia madre sta cercando di mettersi in contatto con me. Devo andarmene da qui, ma non posso mantenere il contatto con lei e proteggere Kasumi allo stesso tempo" spiegai, evitando per un pelo una palla di energia.
"Storm e Nashi?" domandò Nova, tirando un calcio ad un uomo mantenendo la concentrazione. In tutti gli anni passati ad andare in missione insieme avevamo imparato a non contestare mai un piano, fintanto che era stato ideato da me o da Reiki. Allo stesso tempo qualsiasi idea uscisse dalla bocca di Nashi era già bocciata in partenza. Bullismo, dite? Forse un po'.
"Se raggiungono la radura riusciranno benissimo a cavarsela da soli" risposi, consapevole che più che d'aiuto saremmo stati solo d'intralcio alla loro furia omicida. Quei due insieme facevano già paura normalmente, figurarsi arrabbiati. Ovviamente questa cosa nessuno dei due l'avrebbe  mai sentita uscire dalla mia bocca.
Mi guardai velocemente intorno, notando che il pelatino era sparito, probabilmente aspettando di vedere se il suo intervento fosse stato necessario.
Dovevamo aprirci un varco e allontanarci.
"Ragazzi!" urlai, attirando l'attenzione di tutti i miei compagni.
Gli feci un cenno verso nord-est, e tutti capirono.
"All'attacco!" urlò Nova, iniziando a correre verso la barriera di maghi che ci bloccava la strada.
Ci radunammo tutti, tutte le nostre forze indirizzate in un solo punto, la bambina si teneva stretta al mio collo mentre prendevo velocità.
Avete mai giocato a bowling? Ecco, l'effetto fu più o meno quello.
L'impatto fu tale da sbalzare un bel po' di guardie per aria come birilli. Procedemmo dritti tra gli alberi, rallentando solo quando fummo sicuri che i soldati non potessero più vederci.
"Non fermatevi finché non trovate la radura Yang. La riconoscerete a vista, comunque dovrebbe assomigliare ad una sorta di spiazzo esposto a luce diretta. Là i nostri poteri dovrebbero funzionare di nuovo"dissi ai miei compagni, senza rallentare il passo.
"un premio alla fantasia di chi ha scelto i nomi" mormorò la rosata, alzando le sopracciglia scettica.
"Capito, ci vediamo dopo" rispose invece Storm, ignorando il commento sarcastico della ragazza.
"Fate attenzione" si raccomandò Reiki mentre i due si allontanavano.
Nashi gli fece un cenno con la mano
"Salutate zia Levy da parte nostra. E ditele che stiamo arrivando" detto ciò, le nostre strade si divisero.
Ero più che pronto a parlare con mia madre, anche se non immaginavo minimamente che ciò che mi avrebbe detto potesse rendere ancora peggiore la situazione in cui ci trovavamo.

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