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=>Nashi

Mi bloccai per un momento di troppo. La struttura di base della gilda era in parte ancora in piedi e un varco nel muro segnalava un entrata verso ciò che più temevo. L'odore di sangue mi impregnava le narici e la polvere mi bruciava gli occhi, il solo pensiero di poter perdere qualcun'altro mi ancorava al suolo. Ma non Storm, lui si mosse in fretta e, mentre mi passava di fianco sentì la sua mano fredda toccarmi il braccio. Bastò a risvegliarmi. Mi diedi della stupida per essere stata così impressionabile. Ci precipitammo all'interno e cominciammo a spostare massi su massi a mani nude, usare la magia era troppo rischioso, potevamo colpire qualcuno o farci cascare i pochi resti in testa. Chiamammo a gran voce i nomi dei nostri compagni e famigliari ma nessuno rispondeva. Proprio mentre il mio respiro iniziava a farsi pesante un grosso ammasso di rocce si smosse da un angolo della sala. Mi voltai di scatto e seguì Gale che corse verso quello che sembrava un enorme pugno. 

"Master Makarov!" sentì Gale urlare e subito dopo la mano si aprì e tornò a dimensioni normali. Il cuore rallentò quando vidi Reiki, Rin, i gemelli Redfox e Wendy sani e salvi. E accellerò di nuovo quando mi resi conto che quella non era nemmeno una piccola parte dei membri della gilda. 

"Sylvia" Reiki tossì questo nome, e la temperatura sembrò abbassarsi. Mi voltai verso Storm che pallido come non mai si mise ad urlare il nome della sorella e a scavare in ogni cumulo di rocce possibile. Il cuore mi si strinse in una morsa letale. Cercai di andare oltre la puzza di bruciato e quella di sangue e riuscì a distinguere l'odore di Sylvia. Mi gettai a terra e presi a scavare finché una mano insanguinata si parò, tremenda e dannatamente reale, davanti ai miei occhi.

"Storm, è qua!" urlai  a squarciagola nonostante lui fosse a pochi metri da me. Un paio di secondi e la ragazzina era fuori dalle macerie. Sentì un senso di nausea pervadermi alla vista dell'enorme taglio che era presente sulla sua gola, il sangue continuava a fuoriuscire insieme a raccapriccianti rantolii che nel bene significavano che era ancora viva e nel male che se non avessimo fatto qualcosa non lo sarebbe stata ancora per molto. 

"Wendy! Ti prego corri!" mi alzai di scatto andando incontro alla donna che si precipitò subito sulla ragazza in braccio al fratello. Lo guardai preoccupata per un momento, l'espressione di orrore mista a rabbia che deformava il suo viso mi inquietava. Deglutì, raggiungendo Gale che teneva stretti a sé i fratellini di soli quattro anni. Accanto a lui Reiki, seduto tra le macerie, teneva stretto a se Rin che, in lacrime, fissava i fratelli, sembrava più che scosso mentre non si curava del taglio che gli attraversava il braccio. Il vecchio teneva lo sguardo fisso sul trio poco lontano, uno sguardo estremamente triste.

"Non sono riuscito a proteggerla" la voce naturalmente roca dell'uomo risuonò come un sussurro che le mie orecchie non faticarono a captare. Mi chinai ai suo fianco, tirando fuori lo sguardo più incoraggiante del mio repertorio.

"Sei stato forte, considerando la tua veneranda età. Forza, vecchiaccio. Non ci faremo abbattere nemmeno questa volta. Per chi l'hai presa? Sylvia si sveglierà presto e scommetto si infurierà se ti vedrà così giù di morale perché ne hai sottovalutato la resistenza" sapevo che l'idea di non riuscire a proteggere quelli che per lui erano figli e nipoti non lo lasciava mai in pace, ma erano troppe le colpe inesistenti di cui si faceva carico. Lui ci aveva sempre guidati, ci ha aiutati a crescere, ed ora tocca a noi proteggererlo. Quel vecchietto tanto fragile quanto potente. Nostro nonno.

"I miei nipotini" gli occhi del master si riempirono di lacrime di commozione e, anche se non lo ammetterei mai, dovetti distogliere lo sguardo per evitare di mettermi a piangere con lui. Il pensiero di ciò che era successo mi investì come un camion e dovetti sedermi a terra, sentivo che le rivelazioni che mi avrebbero fatto non sarebbero state facili da mandare giù.

"Nonno, che cosa diavolo é successo?" sputai quella domanda per necessita ed il sapore amaro che mi lasciò in bocca mi fece storcere il naso. Dove erano finiti i miei genitori? Dove erano tutti? Chi ci aveva fatto questo e perché? Speravo che queste mie domande avrebbero avuto risposta, ma a quanto pare quello ancora non era il momento.

"Nashi, vi spiegherò tutto quello che so. Ma ora occupiamoci di Sylvia e andiamocene da qui, non é sicuro. Puoi radunare tutti i membri che sono rimasti in città e che non erano qui nel momento dell'accaduto? Al dormitorio, troviamoci lì." volevo rifiutarmi, pretendere una spiegazione e non lasciare da soli Storm, Reiki e gli altri ma allo stesso tempo sapevo che quella era la cosa più logica da fare. 

"Conta su di me" mi alzai in piedi e mi diressi verso Gale, inginocchiandomi vicino a lui che stringeva Alexa e Daiki tra le sue braccia. Gli sorrisi gli feci un cenno verso i gemelli. Dei bambini così piccoli non dovrebbero stare in posti del genere, la loro pace e innocenza non dovrebbe essere spezzata nemmeno negli incubi.

"Chi vuole venire con Nanà alla ricerca degli zii? Prendiamo un gelato come carburante per andare più veloce" i bambini sul momento si strinsero di più al fratello ma poi, Alexa per prima, fecero qualche passo verso di me. Me li caricai sulle spalle come sacchi di patate e loro si misero a ridere ed urlare. Rivolsi un ultimo sguardo a Gale per essere sicura fosse d'accordo e poi corsi fuori facendo finta di essere una locomotiva.

I bambini si sistemarono meglio sulle mie spalle ed io mi persi nei miei pensieri mentre mi dirigevo automaticamente verso casa di Lisanna e Bixlow, a quanto ne sapevo quella giornata l'avrebbero passata lì perché lei era incinta e non stava per nulla bene. Elfman ed Evergreen dovevano andarli a trovare e con un po' di fortuna se ne erano andati dalla gilda prima dell'esplosione. Girammo tutto il pomeriggio e verso sera avevo radunato solo una decina di persone, molti erano in missione, altri erano spariti non so dove. Quando finalmente varcai l'entrata del dormitorio, con due bimbi dormienti in braccio ed un gruppo di maghi preoccupati al seguito, tutto ciò a cui pensavo erano le domande a cui speravo avrei dato risposta. Mi scordai completamente del gelato.

Our Time [Fairy Tail Next generation] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora