=> Storm
Camminavamo spediti, seguendo passo dopo passo Nova e Gale, in testa al gruppo.
Quella diavolo di città era di una grandezza notevole, molte viottole si diramavano dalla strada principale, ormai affollata. Il fatto che nessuno avesse prestato più di tanta attenzione a delle galline giganti e al nostro marchio ci fece presupporre che in quel posto la magia fosse cosa da tutti i giorni, come a Magnolia.
"Kasumi, non abbiamo ancora avuto modo di parlare." Reiki guardò la bambina che annuì flebilmente, gli occhi viola scuro puntati a terra.
"Dove sei stata tutto questo tempo? Come ci hai trovati e perché ci cercavi?" non si fosse trattato di Reiki, con viso e voce dolce come un marshmallow, la bambina sarebbe già scappata a gambe levate o scoppiata a piangere, fortunatamente, si trattava proprio di lui e dunque Kasumi rispose, voce flebile ma stabile.
" Sono entrata in una gilda. A Crocus. Si chiama East Wind" abbassò il colletto del vestito che portava, mostrando sulla clavicola il marchio azzurro, una specie di spirale.
"Saresti potuta entrare in Fairy Tail. Lo sai" mi intromisi, facendole un mezzo sorriso. Mi era dispiaciuto che se ne fosse andata così, tre anni prima. Era solo una bambina che aveva appena perso tutto.
"Vi avevo già recato troppo disturbo e dolore" mormorò piano, passandosi una mano sugli occhi lucidi.
Una stretta al cuore mi prese all'improvviso.
"Quello che è successo non è stata colpa tua"
"In parte sì. Io ho chiesto aiuto a Nihal. L'ho portato io alla morte. E sempre io sono stata messaggera dell'accaduto" vidi Reiki irrigidirsi e distogliere lo sguardo. Non le dava alcuna colpa, ma sentire parlare della morte di Nihal ancora lo feriva.
"Kasumi, siamo maghi. Il nostro compito è aiutare la gente. Siamo consapevoli del margine di rischio e, fidati, nessuno ti ha mai dato nessuna colpa." le misi una mano sulla testa, sperando di confortarla almeno un po'. Il corpo esile e minuto mi ricordava mia sorella, scatenando un qualche tipo di istinto fraterno, immagino.
Lei tirò su col naso, mormorando un grazie e cercando di trattenere le lacrime. Avrei voluto abbracciarla, ma non potevamo fermare la nostra marcia, quindi mi limitati ad accarezzarle i capelli.
Il silenzio regnò sovrano per qualche minuto, ormai i nostri piedi si muovevano automaticamente.
"Vi ho cercati perché ho saputo che cosa era successo e dove stavate andando. Ho pensato che... Che se l'isola é riemersa e Hell's Hunter é ancora lì, potrebbero esserci anche gli abitanti del villaggio e la mia famiglia. Io... Sono un egoista. Sono venuta a chiedervi di aiutarmi un altra volta... Solo che ora non starò in disparte a guardare, so combattere! Posso aiutare... Io... Per favore... Aiutatemi a salvare il mio villaggio... " la sua voce tremava, e non potei fare altro che fermarmi e spingere anche gli altri a farlo. Reiki ci guardò comprensivo, mentre gli altri, un sorriso triste sul volto, aspettarono pazientemente, mentre mi inginocchiavo di fronte a Kasumi, la quale si scacciava velocemente le lacrime dal viso.
Il rosso mi affiancò, sorridendo le e prendendole le mani.
"Non sei un egoista. Anzi, pur di salvare la tua famiglia sei venuta a cercarci da Crocus, hai messo da parte la paura e l'orgoglio. Ed è stato estremamente coraggioso" la rassicurò, mentre Nova e Gale si lanciavano un occhiata comprensiva. Erano dragon slayer, nonostante la distanza che si era creata tra noi non dovevano aver avuto problemi a sentire la conversazione.
"Non devi nemmeno chiederlo. Salveremo la nostra e la tua famiglia. Prenderemo a pugni quella gilda da quattro soldi." ghignai, mentre la bambina abbracciava di slancio Reiki che iniziò ad accarezzarle la schiena.
Sorrisi, e così fecero tutti.
"Ragazzi, non vorrei passare per l'insensibile..."
"Ma tu sei insensibile, Gale"
"Brutto ghiacciolo sciolto. Direi che allora la tua fiamma puoi trovartela da solo"
"Forse faremmo più in fretta, sicuro di non avere il setto nasale deviato? "
"No, dottore improvvisato. Siamo arrivati"
Gale indicò una casa a qualche metro da noi, passandosi poi una mano tra i capelli e facendo l'occhiolino.
"Chi è il migliore?"
"Nova, grazie per averci portato qui" battei scherzosamente una mano sulla spalla della bionda, mentre il ferro si surriscaldava.
"Ehi! Non scherziamo!"
"Smettila di fare il bambino e andiamo" sbottai, agitando una mano in aria e infilando l'altra in tasca mentre mi dirigevo verso la casa indicatami da Gale.
Era un bell'edificio su due piani, di un giallo polenta che entrava in contrasto con le tende scarlatte. Salì i due gradini che precedevano la porta e presi a bussare con forza.
Non capivo cosa Nashi poteva farci là dentro né come ci era arrivata.
Gli altri mi raggiunsero ed insieme aspettammo una risposta. Stavo quasi per bussare di nuovo, spazientito, quando la porta si aprí.
Purtroppo non vidi quello che speravo di vedere.
Sempre che Nashi non si fosse trasformata in un bell'imbusto mezzo nudo.
"Oh, sembra di essere davanti ad uno specchio" ignorai il commento di Gale, osservando quello che era stato definito dal ferro vecchio un mio sosia. Col senno di poi, in quanto ad atteggiamento una minima somiglianza c'era, effettivamente. Ma solo quella.
Aveva i capelli biondo cenere, i miei erano neri; gli occhi verdi, i miei erano blu; e addosso solo dei pantaloni della tuta, i miei erano jeans.
Quindi no, non mi assomigliava per nulla, e tantomeno mi ispirava simpatia. Aveva più o meno la nostra età ed era mezzo nudo nello stesso edificio dove era Nashi. Non mi stava per niente simpatico.
"Chi siete voi?" il ragazzo fece una smorfia confusa, osservandoci uno ad uno per poi appoggiarsi allo stipite della porta.
"Siamo..." iniziò Reiki, ma non lo lasciai finire. Quel tipo aveva come gonfiato il petto, per sfidarci, era ovvio.
"Dov'è lei?" sbottai, avvicinandomi al ragazzo. Quello sguardo menefreghista mi faceva venire voglia di tirargli un pugno. Mi ricordava uno di quegli stupidi banditi di periferia che si credevano i re del mondo, potenti e invincibili, finché non venivano a sapere che eravamo maghi. Per di più di Fairy Tail, la gilda più potente di Fiore, e allora scappavano con la coda tra le gambe.
Non mi piace usare il mio potere per intimidire i più deboli, tendo a lasciar correre. Che credano pure di essere più forti. Ma se tocchi un membro della mia famiglia non puoi sperare che io lasci correre né tantomeno di passarla liscia.
"Non so di chi stai parlando" strinsi i denti, lanciando uno sguardo a Nova, per essere sicuro che fosse proprio quella la casa giusta. La bionda annuì, lo sguardo duro puntato sul ragazzo.
"Dov'è Nashi?" riprovai, cercando di mantenere la calma.
"Chi?"
"Non ti consiglio di scherzare con me, ragazzino" sentivo la pazienza che piano piano scivolava via, mossi un passo verso il bell'imbusto e li vidi.
Sul divano, dietro di lui, degli indumenti che conoscevo fin troppo bene e che mi fecero perdere la ragione.
Il top sporco e sbrandellato di Nashi giaceva sul cuscino rosso, i pantaloni, o ciò che ne restava, gettati a terra insieme alle scarpe.
Delle immagini orrende mi attraversarono la mente e persi la ragione.
Bastò un secondo.
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Our Time [Fairy Tail Next generation]
Fiksi PenggemarDa quando Acnologia e Zeref sono stati sconfitti, tutti i membri di Fairy Tail sono andati avanti, hanno combattuto per crearsi un futuro, hanno allargato la loro famiglia. La nuova generazione è nata in tempo di pace. I ragazzi sono cresciuti tra m...