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Riportammo tutti al villaggio sani e salvi, ovviamente. Avevamo provato a fare il più in fretta possibile, sperando che potesse rimanere anche a noi qualcuno di serio da picchiare, ma da quanto avevo sentito da Storm le cose non erano andate proprio bene. Sapevo solo che Nashi le aveva prese, ma mi sfuggivano i dettagli, e soprattutto mi sfuggiva la novità. Nashi le prendeva sempre.

Attraversammo l'ultimo sentiero che ci portò finalmente fuori dal bosco, io e Reiki guidavamo il gruppo che chiacchierava eccitato all'idea di rivedere i propri cari.
Giungemmo al villaggio non appena il sole sparì completamente dietro le montagne, e ci dirigemmo verso la capanna prestabilita per l'incontro. Tutti i maghi si erano invece sparpagliati per tornare a casa loro, con noi era rimasta solo un'anziana con la quale avevo già avuto occasione di parlare.
Era la nonna di Honoka e Haru, ed era una vecchietta piuttosto vispa. Mi ci trovavo bene.
Purtroppo davanti alla casa non trovammo l'accoglienza in cui speravo. Non chiedevo mica i fuochi d'artificio, ma magari prendersi la briga di aspettare fuori... Bah, menefreghisti.

Spalancai la porta sorridente, facendo ricadere tutta l'attenzione su di noi. I due fratelli, che erano seduti al tavolo con una donna anche lei piuttosto anziana, si alzarono di scatto, rovesciando le sedie a terra. Pensai che ovviamente la visione di un mago così figo ritornato vincitore da una lunga battaglia lì avesse destabilizzati. Ciò spiegava anche perché Storm e Nova, svaccati su un divanetto, non ebbero la stessa reazione: loro erano già abituati alla mia magnificenza.
"Ghihi, i maghi più forti di Fairy Tail sono tornati" annunciai, incrociando le braccia.
"Ah, ce ne eravamo andati?" domandò Storm ironico, guardando interrogativo Nova. Spiritoso, lo stripper.
"Simpatico, ghiacciolo, intanto sappiamo tutti quanto tu tema il  confronto" lo sfidai, infilando una mano nella mia tasca ed estraendone un chiodo che mi infilai tra i denti.
"Tu credi, ammasso di ferro?" si alzò in piedi, con l'intenzione di venirmi incontro. Ma lo fermai, tendendo il braccio verso di lui, la mano con il palmo aperto e rivolto verso il mago.
"Fermo, Fullbuster. Non vorrai rovinare un momento così commuovente?" feci il labbruccio, riferendomi ai due nipoti che erano letteralmente saltati addosso alla nonnina alle mie spalle. Sorrisi, raggiungendo i miei compagni e dandogli un po' di privacy.
Ricevetti un pugno in testa da Storm. Ahia, colpo a sorpresa.
"Sciogliti" gli sibilai, come la peggiore delle maledizioni.
"Arruginisci" ribatté lui.

"Grazie, grazie. Non so davvero come ringraziarvi" si intromise Honoka, con le lacrime agli occhi. Era sempre una grande soddisfazione, vedere le persone felici.
"Dovere" rispose Nova, facendogli un cenno con la mano.
"Mi dispiace non potervi pagare... Ma avete visto come non siamo in una buona condizione economica in questo momento" si scusò la nonnetta, facendomi fare una smorfia. Non l'avevamo mica fatto per i soldi. Non quella volta, ma nemmeno le altre. La ricompensa alla fine era solo una piacevole conseguenza dell'aver aiutato gli altri. Non dico che i soldi non ci servissero, ma comunque non avevano mai significato nulla di troppo importante per noi.
"Non dire stupidaggini, vecchia. Non vogliamo essere pagati" la ripresi, ghignando. Nova continuò la mia frase.
"Però avremmo bisogno di un posto dove stare per la notte. Domani mattina dobbiamo ripartire presto e avremmo proprio bisogno di un bel sonnellino ristoratore" disse, passando lo sguardo tra tutti i presenti.
"Ripartite così presto?" domandò dispiaciuta Honoka, lo sguardo che vagava su di noi in cerca di spiegazioni.
"Sí, dobbiamo raggiungere la nostra famiglia. Hanno bisogno di noi" la spiegazione concisa di Reiki sembrò bastare alla bruna che sorrise dolcemente, mentre il biondo era sul punto di fare un altra domanda, venendo però fermato sul nascere dalla sorella. Certo che quell'Haru aveva davvero poco tatto. Era persino peggio di me.
"Capisco. Sono sicura raggiungerete il vostro obbiettivo. E spero che potrete tornare di nuovo a farci visita, con la vostra famiglia, magari." ci sorrise, e noi annuimmo convinti in risposta.
"Per la notte potete stare qui. Nella stanza dove dorme la vostra amica ci sono altri letti" ci accolse la guaritrice, le braccia incrociate ed un espressione serena in viso.
Tutto era sistemato, ma una domanda mi frullava in testa da un po'. La nonna dei nostri nuovi amici era una maga, ma ancora non sapevo che tipo di poteri avesse. E in più, c'era la possibilità che Haru e Honoka avessero ereditato le sue capacità?
"Vecchia" la richiamai, giusto un istante prima che lei uscisse dalla porta con i nipoti per tornare a casa con la promessa di ritrovarci qua domattina all'alba per i saluti.
"Sí?"
"Che magia possiedi?" domandai, ricevendo subito un'espressione stupita come risposta. Ci mise poco però a tramutarsi in un sorriso furbo.
"Ha a che fare con quello che c'è qua... E qua... Dentro ognuno di noi" disse, puntando prima la testa e successivamente il cuore. Aveva a che fare con gli organi interni?
La bruna notò la mia espressione confusa e sconcertata e tradusse le parole della nonna.
"Sempre così enigmatica... L'anima, la sua magia ha a che fare con le anime" mi spiegò, ricevendo uno schiaffetto sul braccio dalla vecchia.
"Non svelare così i miei segreti!" si lamentò, un sorriso raggiante e divertito sulle labbra raggrinzite dal tempo.
Le anime.

Mi rivolsi ai due fratelli.
"Forse anche voi siete maghi" la buttai lì, senza pensare esattamente all'effetto che volevo ottenere.
Loro mi guardarono dubbiosi, per poi rivolgersi uno sguardo carico di comprensione.
"Forse lo siamo" mi disse Haru, sorridente.
"Se scopriamo di esserlo ci preoccuperemo di proteggere al meglio il nostro villaggio. Diventeremo forti. Magari fonderemo una gilda" propose Honoka, uno scintillio negli occhi che mi fece dedurre che sarebbe stata un ottima maga.
"La trovo un idea grandiosa" commentò Reiki, alzando un pollice in direzione dei fratelli.
Forse quando saremmo ritornati in quel posto, perché sentivo che lo avremmo fatto, ci sarebbe stata una gilda di maghi ad accoglierci e ad introdurci in un piccolo villaggio pieno di felicità e tranquillità.

"Buonanotte" i tre si chiusero la porta alle spalle, lasciandoci da soli con la vecchia guaritrice che ci guardava contenta.
Mi sfregai le mani e guardai i miei compagni, un sorrisetto furbo che non faceva presagire nulla di buono.

"Allora...disegnamo i baffi a Nashi mentre dorme?"

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