Capitolo 16

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Non riesco a crederci.

Avevo appena dimenticato.

La risposta ai miei dubbi era davanti a me, così vicina ed invitante.

Voglio, voglio restare seduta e far finta di non aver visto niente, ma qualcosa me lo impedisce, devo ancora capire cosa.

Mi alzo in piedi provocando una reazione stranita degli altri

-qualcosa non va?- mi chiede Liam

-no, è solo che. ..mi sono scordata di firmare dei fogli di iscrizione- mento, la voce è instabile e tremante, Beth ammettilo sei pessima a mentire, mi ricorda il mio subconscio.

-vuoi essere accompagnata?- mi chiede Tom.

-eh? No tranquillo!- squittisco.

Diavolo! Ora che voce ho avuto?

Proprio in quel momento vedo Zayn uscire.

No, non adesso!

Mi precipito subito verso la porta e lo vedo camminare lungo il corridoio.

Cosa gli dico? Mi sento così confusa e mille parole si accavallano nella mia mente.

Cammino nella sua direzione, gli sono vicina, troppo.

Quando si ferma e si gira proprio davanti a me, una scossa di ansia mi perfora il cuore.

-mi vuoi dire perché diavolo mi stai seguendo?- mi chiede spazientito.

Rivivo il momento della festa, la sua voce era esattamente così. Profonda e spaventosa.

Non ho paura, non di lui.

Devo solo ringraziarlo e porgli qualche domanda,  dopodiché saremmo due perfetti sconosciuti, sì, due perfetti sconosciuti.
-sono la ragazza della festa- gli dico decisa cercando di prendere quanto più fiato possibile.

-mh..-mormora lui squadrandomi dalla testa ai piedi -be, qualunque cosa abbiamo fatto insieme non ricordo niente, dovrò essere stato ubriaco quindi la risposta è sì, se ti ho scopato l'ho fatto solo per divertimento- conclude lui.

Cosa?

Mi sarei aspettata qualsiasi risposta, ma non questa, questa no.

-noi non abbiamo fatto...- mormoro con disgusto non continuando.

-oh bhe, allora ti ho picchiato il ragazzo? Insultato? Preso di mira?-mi chiede lui come se ogni giorno facesse cose brutte alla gente e poi non se ne ricordasse neanche il volto.

-mi hai salvato da dei ragazzi che forzatamente mi stavano facendo aspirare roba pesante- lo interrompo -sei arrivato lì e magicamente hai saputo il mio nome facendo spaventare tutti- concludo.

L'espressione del suo viso cambia.

In un secondo il suo orgoglio scompare e la maschera che copre il suo volto si rompe per poi ricostituirsi immediatamente.

Inzia a ridere, una risata beffarda.

Il petto mi fa male e mi chiedo perché sono nata in questo schifo di mondo.

-quindi pensi che io sia il tuo salvatore? Tipo quello dei film o delle fiabe del cazzo?-continua a ridere e cerco disperatamente di trattenere le lacrime, ma fallisco.

-volevo solo ringraziarti e chiederti il perché sapevi il mio nome- continuo arrabbiata cercando di non singhiozzare.

-non vuoi saperlo veramente- mormora uscendo dalla tasca una sigaretta.

-sì invece!- urlo spingendolo.

Mi guarda esterrefatto, l'ho spinto,  letteralmente spinto.

I suoi occhi diventano sempre più scuri e arrabbiati ed il suo sorriso svanisce.

Il suo respiro inizia a farsi irregolare e serra il pugno cercando di controllarsi

-sei assolutamente. ..- inizia -sei assolutamente irritante-

Vuole farmi paura,ma io non voglio cedere, non con lui.

Abbasso il volto in lacrime, il suo sguardo è talmente intenso da farmi quasi male.

Alcuni secondi di silenzio si aprono tra di noi e aspetto che parli, so che parlerà.

Alzo nuovamente lo sguardo e lo osservo così come sta facendo lui con me

- Ho saputo il tuo nome perché ti ho visto parlare con Keira, ho notato che eri una gran bella ragazza e allora mi sono chiesto, perché non scoparla? Ti ho salvato per portarti in camera mia, ma purtroppo ti ho perso e te ne sei andata troppo presto. ..che peccato- mormora ridendo

-so che stai mentendo- dico ascigandomi le lacrime -tu..- continuo non trovando le parole

-tu cosa?-

si avvicina a me costringendomi ad appoggiarmi al muro

-non si deve mai parlare con me, Beth- continua pronunciando il mio nome con quanta più forza possibile

-tu volevi il tuo principe azzurro e io volevo scoparti, capita a tutti ,non si ha mai un lieto fine- conclude arrabbiato allontanandosi da me e andandosene.

Mi accovaccio a terra.

Mi lascia lì, senza fiato e distrutta.

Tutte le parole che non volevo mi dicesse sono uscite dalla sua bocca in maniera così semplice,  così ovvia.

'Capita a tutti Beth, non si ha mai un lieto fine'

Il suo intento era uccidermi e lacerarmi con una sola e unica frase.

Aveva vinto.

Hell bound (#WATTYS2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora