Proprio quando passiamo davanti un grande parcheggio, interamente vuoto, il riccio fa marcia indietro sfruttando lo spazio libero.
Zayn invece ha già girato la curva impedendosi di vedere le mosse della macchina che, fino a poco tempo fa, ci seguiva.
Perché ha girato? Lo farà anche Zayn?
Forse Zayn, mi riporterà da quei ragazzi o andrà in quel parcheggio e, essendo soli, mi scoperà come ha detto Derek. Potrebbe addirittura, chiamare il resto del gruppo. Rabbrividisco e le lacrime iniziano a strisciare sul mio viso proprio come le ruote del suv di Zayn scorrono sull'asfalto: veloci e silenziose. Improvvisamente, però le ruote si fermano, facendo accostare l'auto all'estremità dell'autostrada. Le sue mani iniziano a tremare e diventare bianche per la stretta eccessivamente forte che avvolge il volante. Il silenzio delle mie lacrime non è stato sufficiente.
-Che ti succede? Sei ferita? Ti hanno fatto del male?- mi domanda con voce piuttosto preoccupata ma notevolmente dolce.
La paura si impossessa di ogni parte di me, non riesco neanche a respirare, posso solo
Scuotere il capo ,per sconfessare la sua teoria, prima di affondare il volto tra le mani. Tutte le idee su Zayn svaniscono quando ricordo come aveva picchiato il ragazzo con la camicia bianca.
-aspetta, tu hai paura di me?- chiede, cambiando marcia e ripartendo.
Tra i singhiozzi riesco solo a dire -no, non di te. Ho solo paura di sbagliarmi-
-che cazzo stai cercando di dire?- alza la voce ma non appare minacciosa, più che altro concentrata.
Non so se dovrei davvero risolvere i miei dubbi, l'atmosfera tra noi sembra essersi rilassata. Insomma, sono comunque in macchina con lui e mi dovrà riaccompagnare a casa. .
-Dio, ho lasciato il borsone, con dentro le chiavi, sul pavimento della confraternita- urlo portando una mano alla testa - i miei torneranno molto tardi, sono ad uno spettacolo teatrale e io non so proprio.... - non so davvero cosa fare, è brutto non avere neanche un'amica da cui andare.
- merda, è davvero un gran problema- dice cambiando ancora marcia.
- non fa niente, aspetterò fuori la porta di casa fino al loro ritorno. - concludo con voce affranta.
- ma sei impazzita? C'è freddo fuori.- è premuroso da parte sua dirlo -voglio il mio giubbotto, chissà quando ti rivedrò - finisce la frase distruggendo ogni mia supposizione.
-certo, tranquillo. Tieni pure il tuo stupido giubbotto- urlo lanciando la giacca di pelle nera bagnata di un orrendo profumo - posso benissimo stare senza giubbotto- dico incrociando le braccia.
-conosco un albergo che é davvero fantastico, costa anche poco. È anche vicino casa tua- suggerisce.
- perfetto, domani chiamerò i miei genitori e mi farò venire a prendere lì, poi loro pagheranno il conto- sono sempre più stanca, ho bisogno di riposare. Chiudo gli occhi per un momento ma finisco per addormentarmi.Quando mi sveglio non sono per niente in un albergo di lusso, sono in una sala molto grande, occupata solo da un piccolo divano e circondata da vortici colorati.
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Hell bound (#WATTYS2017)
Romance-cos'è?- chiedo davvero incuriosita. - È una lettera greca, e con questa viene denominato il nostro gruppo, i Sigma- •Zayn Malik fanfiction•