Capitolo 58

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Zayn's pov

-preferisci venire con me?- chiede Harry aprendo la portiera della sua auto. Ha rifiutato il mio passaggio, e ora me ne offre uno?

-stai fottutamente scherzando vero?- rispondo infilando il casco e accendendo il motore.

Poco dopo mi ritrovo a seguire Harry in autostrada, siamo diretti verso un garage dove incontriamo Tom, quando il campus è troppo affollato. È in centrolontano dal college e dai dormitori

Quando finalmente arriviamo, un'altra auto, bianca e perfettamente lucida,ci aspetta all'interno del parcheggio sotterraneo.

Come al solito indossa una maglietta verde e, ovviamente, appena ci vede inizia a urlarci contro.

-Harry, alla buonora!- rimprovera. Ma che cazzo vuole questo coglione? Come cazzo parla? Dovrebbe già ringraziarci per non averlo mai pestato a sangue. Quasi mai.

-scusaci tanto, il coglione mi ha fatto perdere tempo- si giustifica Harry. Oh ma che cazzo ha nel cervello?Tom È la seconda persona, dopo Keira, alla quale lo dice.

-come immaginavo. Comunque sono stato costretto a chiamarvi per parlarvi di una cosa molto grave- maglietta verde abbassa la voce, gesticolando come un coglione per mimarci quello che vuole dirci.

Non sento un cazzo.

-si può sapere che cazzo stai facendo?- chiedo infastidito dai numerosi getti d'aria provocati dalle mani di Tom che continuano ad agitarsi.

-cerco di dirvi cosa pensano i Bianchi.- sgrana gli occhi e annuisce come per rafforzare la sua affermazione. È ufficiale: Io non lo sopporto.

-tu ci hai fatto venire qui, solo per dirci quel che pensano i tuoi amichetti cazzoni?- non riesco a crederci, ho sprecato venti minuti della giornata che avrei potuto trascorrere in palestra o a scopare con qualche puttana.

-sta zitto Zayn, quei 'cazzoni' proteggono la tua biondina. Quindi fa parlare Tom- mi ordina indicando Tom. Ma perché oggi tutti muovono queste cazzo di mani?

-ti ho già detto di non chiamarla biondina e poi di lei non me ne fotte un cazzo- dico serrando i denti e mantenendo la voce bassa.

-stavo proprio dicendo- si ferma un minuto per abbassare le maniche della t-shirt verde. Ma questo ha solo magliette verdi? -che fra noi Bianchi c'è un infiltrato- continua.

- e fino a qui,c'eravamo arrivati.- le parole escono veloci dalla mia bocca , Harry si gira con uno sguardo di rimprovero, ma posso giurare che stia trattenendo una risata.

-forse, dovrei dire due- dice il cazzone incrociando le braccia e guardandoci in modo accusatorio.

-aspetta, stai dicendo che sospettate di noi?- la voce di Harry risulta sorpresa e preoccupata. Non riesce a terminare la frase, perché le mie mani si lanciano al collo del coglione investigatore e iniziano a stringere sempre di più.

Colpi di tosse e lamenti escono dalla sua bocca, intanto le mie mani diventano sempre più bianche, la sua faccia sempre più viola.

-Zayn!- urla una voce che mi sembra di conoscere. Mi giro, allentando la presa. La puttana che ho scopato in questi ultimi periodi è in piedi davanti a Harry, mi guarda con uno sguardo spaventato e passa velocemente la mano sulla corta gonna dorata.

-kitty, che ci fai qui?- chiedo cercando elaborare una scusa valida, per giustificare la presenza di un bianco.

- mi chiamo Katy. E comunque io lavoro proprio nel bar qui sopra, non ricordi? Mi hai scopa...- la interrompo prima che possa finire.

-si può essere, con te ho fatto venerdì o sabato?- sono davvero confuso e ho bisogno di tempo per trovare un'idea.

-giovedì, porca puttana- risponde muovendo una mano fra i folti capelli rossi.

Cazzo mi sono confuso con l'istruttrice di tennis sopra la mia palestra, o con la cameriera del blue Moon.

-basta cazzo! Allora ce li hai i soldi oppure vuoi finire come il tuo amico?- urla Harry all'improvviso. Immobilizzando Tom e perquisendogli le tasche. Per fortuna ha trovato un'ottima copertura.

-te l'ho già detto, non ho niente- in maniera pronta il coglione sta al gioco. Si è risparmiato un occhio nero.

- adesso è meglio che vai, stiamo lavorando.- concludo cacciando la ragazza con voce amichevole.

-certo, ci vediamo presto Malik, vienimi a trovare più spesso.- mi saluta avvicinandosi pericolosamente a me, tirandomi l'elastico dei boxer e premendo le lunghe unghia rosse sui fianchi. Poi corre via e l'insopportabile rumore dei tacchi borchiati si percepisce sempre di meno.

Una volta lontana, Harry lascia Tom che inizia ad urlare contro di me.

-ma che cazzo vi è preso? Dovete ringraziarmi per non aver fatto saltare il vostro piano- grida mentre risistema il colletto della maglietta color prato.

- ringraziarti? Sai chi è quella? Lei è la sorella di Jake, se Harry non avesse avuto quell'idea sarebbe andata a dirlo al fratello. E quello che Harry ha fatto al tuo colletto, Derek l'avrebbe fatto alla tua faccia.- dico a bassa voce indicando la parte di maglietta strappata e rovinata.

-vuoi continuare a dirci dei bianchi? Cazzo- Harry è stanco e preoccupato.

-non c'è nient'altro da dire. I Sigma stanno riuscendo ad anticipare le nostre mosse, questa è la prova che qualcuno avverta Derek con anticipo. Ragionandoci, abbiamo pensato che gli infiltrati siate voi.- la sua voce é talmente disinvolta che per un attimo penso di continuare ad avvolgere il suo cazzo di collo con le dita.

-È assurdo, non potete pensare che... - la voce di Harry si blocca quando vede il nome che lampeggia sullo schermo. Tom continua a parlare.

-sta zitto coglione- gli ordino

Quando rispondo la voce della biondina risulta ansiosa e spaventata. Mi urla di andare immediatamente lì per un'emergenza. Cosa cazzo le è successo alle tre di notte?

Prima che possa spiegare a Harry quello che mi ha detto, rimonto sulla moto e pochi minuti dopo sto già sfrecciando in autostrada.

Hell bound (#WATTYS2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora