Capitolo 74

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-io vado a farmi una doccia, generalmente ti costringerei a venire dentro, ma so che è stata una dura giornata per te; quindi per questa volta ti lascio stare ma la prossima volta rimediamo- sospira con aria maliziosa, cercando un'asciugamano nella cassettiera difronte al televisore.

Pochi minuti dopo, cedo alla tentazione di chiudere gli occhi.

***

Un raggio di sole mi colpisce violentemente, stringo più volte le palpebre.

Guardo la sveglia. Merda sono già le nove.

Mi giro sul fianco destro notando che Zayn ha dormito qui stanotte. Zayn. Dov'è, deve accompagnarmi al college.

-Zayn, è tardissimo - urlo senza ricevere risposta.

Mi costringo a lottare contro il freddo di dicembre. Corro in cucina, ancora con i piedi scalzi.

Di Zayn nessuna traccia ma sul tavolo del salotto trovo un piccolo vassoio con sopra una tazza di caffè macchiato e un cornetto alla marmellata di fragole. Il mio preferito.

Mi siedo, ripensando a quello successo ieri. Per l'ennesima volta un brivido mi attraversa la schiena. Questo non è però, un brivido di paura, è uno dovuto all'incertezza. Nessuno sa chi è l'infiltrato e nessuno sa che reazione potrebbe avere Derek.

Noto un post-it sotto il piattino che tiene il cornetto. 'Buongiorno biondina, non sono riuscito a svegliarti'.

Mi siedo e inizio a sorseggiare il caffè.

Il liquido bollente si versa sulla maglietta per l'improvviso rumore. Qualcuno ha suonato alla porta. Vado ad aprire tamponando le Macchie con un tovagliolo.

-beth, da quanto tempo non ci vediamo noi due?- la figura dolce di Tom è in piedi davanti a me.

Non riesco a capire l'assurdità della situazione.

-non ti ho mica svegliata?- chiede salutandomi con un abbraccio.

-no, tranquillo. Le tende di questa casa hanno un colore fantastico ma non riescono a bloccare il sole.- spiego, invitandolo ad entrare,

-parli di tende alle nove di mattina, mi sa che non sei sveglia da molto- ride guardandosi in torno. Entrambi non riusciamo a trattenere un sorriso.

-hai davvero una bellissima casa, beth- si complimenta osservando attentamente ogni mobile.

-grazie mille, Tom. A cosa devo la tua visita?- chiedo cercando di scacciare le ipotesi di Zayn dalla mente. Lui e Harry sono convinti che Tom sia l'intruso.

-due buoni amici hanno per forza bisogno di un motivo preciso per vedersi?- la sua voce è calda e convincente.

-stavi facendo colazione, ti disturbo?- chiede vedendo il cornetto ancora sul vassoio.

-non mi disturbi mai, piuttosto tu hai mangiato?- la voce risulta tranquilla e rilassata, sono davvero felice che Tom sia venuto a trovarmi.

-prendo un caffè volentieri- dice accomodandosi sul divano di pelle nera.

-vado subito, tu resta qua- gli ordino sentendomi una vera padrona di casa.

-da quanto stai qui, ormai?- urla per farsi sentire.

-Da quando mio padre ha accettato l'offerta di Derek- rispondo prendendo una tazzina.

-hai avuto davvero un ottimo gusto nell'arredamento- continua

-grazie, ma io non ho fatto nulla. Questo è un prestito di Zayn.- spiego posizionando la tazza sotto la macchina caffettiera.

- ha fatto tutto questo per te? È stato davvero fantastico- esclama. Come hanno potuto sospettare di lui?

-si, ma queste accortezze sono in totale contrasto con tutte le frecciatine con le quali mi ferisce quotidianamente.-rispondo senza distrarmi nell'aggiunta di zucchero .

-eccomi qua- dico entrando in salotto.

Tom è piegato a terra e sta frugando fra i cassetti della console bianca che Zayn mi

Aveva proibito di aprire.

-che stai facendo? - chiedo, pretendendo una risposta plausibile.

Hell bound (#WATTYS2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora