Capitolo 73

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“Bisogna avere un cuore debole ed uno spirito duro.”

Ho capito la verità della frase grazie a Zayn.

Cuore debole e spirito duro, chi se non lui? Chi se non lui riuscirebbe ad esprimere queste parole con così tanta naturalezza.

Zayn, il ragazzo più complicato e allo stesso tempo semplice che io conosca.

-Pensi…pensi veramente a tutto quello che hai detto?- chiedo in maniera stupida.

-ti ho detto ciò di cui non parlerò mai, Beth- mormora espirando leggermente.

-allora…allora faremo finta di niente?- le parole si spezzano dentro la mia bocca.

Mi accarezza con il pollice la guancia creando dei piccoli vortici –non ho mai detto questo- emetto un sospiro di sollievo e faccio scontrare le nostre fronti per prendere più contatto.

-forse dovremmo andare- mormoro dopo alcuni secondi, annuisce prima allontanarsi da me per prendermi la mano.

Rabbrividisco a quel leggero ed innocuo contatto, un profondo silenzio penetra tra di noi e riesco a sentire il rumore di alcune macchine in lontananza.

-ti riaccompagno a casa- mi informa non appena saliamo in macchina, annuisco con un leggero sorriso prima di dirigere lo sguardo dal lato del finestrino.

Guardo l’orologio accorgendomi dell’orario  –sono solo le otto, ceni con me?- chiedo per cercare di raggiungere un discorso.

-forse dovrei ritornare alla confraternita- si limita a dire mentre guarda verso la strada

emetto un leggero sospiro –Zayn, ti prego- riesco solo a dire.

-cosa?- aggrotta le sopracciglia continuando a non guardarmi –bhe…resta- mi spiego meglio

-allora vuoi che rimango?- mi chiede con un sorriso sarcastico –sì- ammetto

-dillo-

-voglio che rimani- sbuffo divertita –allora?- chiedo poi

-la risposta te l’ho già data prima- mi fa notare.

Sgrano gli occhi –che senso aveva allora farmelo dire?-

-non so, volevo solo vederti pregare- ride, prima di svoltare in presenza di una curva

-sei assolutamente…-incrocio le braccia al petto

-assolutamente…?- chiede divertito cercando di farmi continuare

-lascia stare- scuoto la testa tenendo un finto ed innervosito cipiglio.

Annuisce prima di accostare la macchina oramai arrivata a destinazione –rimarrò solo perché me lo hai chiesto tu- conclude poi spegnendo il motore

-perché? Se non te lo avessi chiesto non saresti rimasto?- chiedo stupita.

Scuote la testa –un giorno ti renderai conto che è tutto inutile, Beth- le sue parole penetrano nella mia mente a raffica, mi guarda con la sua solita espressione, seria e autoritaria.

-un giorno non mi vorrai più- la sua ultima affermazione occupa invece un’espressione indifferente e naturale.

Scende dalla macchina mentre io cerco delle parole da dire –Zayn!- lo chiamo da lontano mentre prosegue salendo le scale –bhe, pensi male- continuo, storce il naso emettendo un leggero sorriso arrabbiato.

-pensare male? Perché?- domanda davanti la porta d’ingresso.

-perché è paradossale dire che non ti vorrò mai, mentre tu continuerai a respingermi io ti vorrò sempre di più- blocco la sua mano intenta a cercare le chiavi e cerco di cogliere il suo sguardo.

Hell bound (#WATTYS2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora