Capitolo 41: la prova e l'invidia del fratello

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"Un guerriero deve essere sempre pronto per la lotta, un Misumi deve essere sempre pronto per l'impossibile. Ricordalo Ayame."

Un sorriso comparve sul volto di Ayame mentre ripensava al vecchio detto della sua famiglia di cui suo padre sempre gli parlava.

Era da un po' che stava pensando ad un test per Emi. La giovane ragazza doveva essere messa in una situazione di vita o di morte (o almeno doveva pensarlo) per risvegliare completamente il suo potere da angelo. Non bastava sfruttarlo passivamente, doveva cercarlo dentro di sé e accettarlo per poter passare al livello successivo.

Ormai aveva imparato un po' di [magie] e [abilità] [dell'attributo sacro]. Abbastanza da potersi difendere decentemente.

"(Devo comunque chiedere a suo padre il permesso. Ma arrivati a questo punto penso che lo convincerò)"

"Ayame-shisho?"

"Vai a casa oggi. Hai lavorato abbastanza bene. Oh, approposito........tieni questo."

Dalla borsa accanto a sé Ayame tiro fuori un tubo dorato di piccole dimensioni (30 centimetri circa). Da una estremità era cava mentre dall'altra c'era un piccolo pomo.

"È un prototipo creato da mio fratello, provalo. Devi solo incanalare il tuo potere all'interno."

Emi lo prese con entrambe le mani e incanalò il suo potere. Una luce dorata e pura illumino il pomo.

"Ora accendi l'interruttore."

Dal l'oggetto fuorusci una lama di energia dorata sottile e non più lunga di un mentro, Emi rimase affascinata dall'arma.

"È una lama di energia sacra condensata, finché carichi il pomo funzionerà. Non ha bisogno di manutenzione o altro. Ma ricordati che non è un giocattolo. È come se fosse una spada super affilata, puoi mutilare e uccidere con facilità con essa. Te lo datta perché mi fido del tuo temperamento, usala solo se ci alleniamo o se sei in pericolo. Non tradire la mia fiducia. Non è facile riconquistarla, e poi......"

"Grazie!"

Ayame fu interrotta da un improvviso abbraccio di Emi. La ragazza era estremamente felice. Non solo perché Ayame aveva dimostrato di fidarsi della ragazza come amica (sapeva che regalare un arma creata da un Misumi ad una persona al di fuori del clan era segno di amicizia e rispetto) ma anche che la sua shisho aveva premiato i suoi miglioramenti.

Si accorse di cosa aveva fatto subito dopo. Cerco di lasciarla ma si fermò dopo aver sentito le mani di Ayame abbracciarla.

"Prego, Emi-san.......Emi.........prego, Emi.......il tuo nome è meglio senza l'onorifico."

Le due condivisero l'abbraccio per un po'. Le lezioni seguenti Emi si addestrò nell'uso della spada. Anche se era più portata nella [magia] Ayame voleva che avesse la possibilità di combattere anche negli scontri ravvicinati.

*****

"(Dovrei uscire con Akio-chan oggi? Stranamente è la prima volta che Ayame-shisho non vuole uscire insieme.......)"

Mentre camminava per la città Emi non si accorse delle figure che la stavano seguendo. Prima che potesse accorgersene un cappuccio nero gli fu messo in testa e delle strane manette ai polsi.

Con le sue forze Emi diede una testata ad uno dei suoi aggressori e colpi con un calcio l'inguine di un altro. Si tolse il cappuccio e cerco di lanciare delle [magie] o [abilità], ma era tutto inutile le manette non erano per delle normali persone. Erano equipaggiate con degli smorzatori di poteri.

"(Devo pensare in fretta)"

Come gli aveva insegnato Ayame la prima cosa che fece Emi fu valutare la situazione e farsi una sola domanda: "posso combattere o meglio scappare?" Senza esitare scelse la seconda. Ma non prima di prendere la sua borsa da terra.

 The Lord of Chaos ~ L'inizio Della Leggenda~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora