Capitolo 50: il [Knight Berserk] di Harrel (1)

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Harrel, la città costruita nell'est del territorio di Belzebub, alla base di una montagna, era famosa per una cosa in particolare: la sua armeria.

Come ogni [Demon Lord], Belzebub aveva nel suo territorio un armeria dove teneva ogni tipo di [artefatto] di cui veniva a contatto, i compiti di un [Belzebub] richiedevano di viaggiare tra i mondi molto spesso, e per questo che Harrel conservava una mole decisamente superiore e una grande diversità di armi e oggetti rispetto a tutti gli altri posti.

Gli [artefatti] erano divisi per pericolosità e potere. Quelle del più alto [Rango] erano protette da sigilli, muri e trappole che anche un [Re Drago] doveva temere. E per questo che i soldati a guardia della città erano pochi anche se ben addestrati.

Il loro numero era sufficiente per resistere ad un assedio e per mantenere l'ordine in città.

Una volta all'anno, come da tradizione, le porte dell'armeria erano aperte e permettevano ad i demoni di scegliere e/o essere scelti da qualche [artefatto]. Questo era un grande onore che solo in pochi fortunati al di fuori dei subordinati più fedeli e talentuosi ricevevano.

Almeno e questo che sapeva Daichi. E per questo che ora era dentro l'ufficio di suo zio a parlare.

"Non fraintendere oji-san. Non mi lamento di andare ad Harrel......ma, posso sapere il perché?"

"Molti prenderebbero al volo questa occasione senza farsi domanda. Sono felice di sapere che sei abbastanza prudente dal chiederti il perché."

"Oji-san, stai evitando la risposta?"

"Sei migliorato molto. Ma hai molti punti deboli, un buon [artefatto] può aiutarti a compensarli."

Questa era la verità, almeno una parte di essa. Belzebub era abituato a mentire, non gli piaceva farlo a suo nipote, ma non voleva che lui sapesse certe cose, almeno non ancora. Se gli avesse detto della minaccia verso il Maou avrebbe dovuto spiegargli della guerra. Quella maledetta guerra civile che lo aveva portato a commettere atti di cui non andava davvero del tutto fiero.

"Allora ok. So che partirai presto domani, perciò voglio salutarti ora."

L'abilità di mentire di Belzebub era perfetta, Daichi non dubito delle sue parole. E non noto l'espressione un po' colpevole di suo zio.

"È così. Saranno Francesca e Wrath ad accompagnarti ad Harrel. Con loro sarai al sicuro."

I due si salutarono per la notte. Nessuno dei due sapeva dell'attacco del [Culto di Trihexa] che era alle porte.

*****

Il giorno dopo, un Daichi e una Francesca entusiasti per il viaggio seguivano un Wrath ed un Malleo anoiati.

Il gruppo stava cavalcando dei mostri demoniaci. Wrath un [bicorno], un cavallo con corna da demone dal manto oscuro e dal corpo possente. Era il destriero che la ogni soldato voleva avere, fedele fino alla morte e inarrestabile. Ma era anche un mostro difficile da domare per normali demoni, e per le persone "pure" impossibile. Un [bicorno] sentiva l'odore di vergine da chilometri di distanza, e farsi domare o cavalcare da uno di loro era peggio della tortura.

Perciò Francesca e Daichi optarono per dei ben più lenti mostri.

"Ci sono dei mostri più avanti. Ci vuoi pensare tu?"

"Con piacere Wrath-sama!"

Daichi scese dal mostro e si diresse verso i mostri. Era un gruppo di 60 [coboldi].

"(La [fiamma demoniaca] non funzionerà. Posso batterli se li prendo di sorpresa.)"

Formando due spade [maledette] nelle sue mani e alcune che volavano intorno a lui, Daichi parti all'attacco.

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