Capitolo 23: Suzuki Emi (1)

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Il giorno dopo che Yuuto fu rapito e i suoi genitori uccisi, nel [New world], piu precisamente in Giappone.

In una grande villa nella città di Tokyo, la voce infastidita di un giovane ragazzo può essere ascoltata nell'atrio della casa.

"Perché oggi ci stai mettendo cosi tanto!!! Se non ti sbrighi andrò a scuola da solo!!!"

Quel ragazzo era che Suzuki Hibiki, e la ragazza che stava aspettando non era altro che sua sorella maggiore.

"Sto arrivando, perciò smettila di fare tutto questo casino, è ancora presto, e papa sta dormendo!"

Dalle scale che portavano al secondo piano, Suzuki Emi scese con calma, mentre gridava con un tono più basso del fratello.

"Non avrei gridato se tu non ci avessi messo tanto! E poi il vecchio ha il sono pesante, ci vorrà di peggio per svegliarlo!"

"La smetti di urlare, e poi non chiamare nostro padre "vecchio", dovresti portargli più rispetto........cosa ce!?"

Emi rimase leggermente sorpresa dal mutamento dello sguardo di suo fratello: passo da infastidito a sorpreso in pochi istanti.

"Tu.....ti sei più felice del solito oggi."

"*arrossisce*D-di che diavolo stai parlando ora!? Non so da dove ti vengono queste idee."

Emi nego fermamente, anche se il suo volto rosso come un peperone la tradiva. Quello che aveva detto suo fratello era vero, oggi lei era più felice e eccitata del solito, ma nessuno poteva biasimarla, oggi era il giorno in cui avrebbe confessato i suoi sentimenti al suo amato Yuuto.

Ieri sera, dopo una lunga chiacchierata con la sua migliore amica Akio, Emi aveva finalmente deciso di dire a Yuuto i suoi sentimenti, era cosi eccitata all'idea che si addormento tardi, questa era anche il motivo del suo ritardo oggi.

"(Diamine, giurò che te la farò pagare se rovinerai tutto Hibiki.)"

Emi conosceva suo fratello molto bene avrebbe fatto o detto qualcosa di avventato se avesse saputo di questo, perciò Emi aveva deciso di dirgli tutto solo quando e se Yuuto avrebbe accettato e ricambiato i suoi sentimenti.

"Hibiki-sama, Emi-sama, volete essere accompagnati in macchina oggi?"

Il capo dei domestici della loro casa si avvicino a loro e gli parlo in modo cortese.

"Caspita, siamo in ritardo! Muovito Emi, non voglio arrivare dopo quel maledetto otaku!"

Accortosi dell'ora Hibiki prese la borsa e usci di corsa fuori, Emi lo seguì con altrettanta velocità, mentre passava accanto al capo dei domestici, sussurro un "grazie". Di tutta risposta il l'uomo sorrise e rispose: "buona fortuna"

Lui conosceva Emi e Hibiki da quando erano nati (come quesi tutti quelli che lavoravano in quella casa) perciò era a conoscenza del giovane di nome Misumi Yuuto dopo che Emi gliene aveva parlato, e di cosa lei provava per lui, perciò l'aveva aiutata ad uscire da quella situazione.

*****

"Tsk, è in ritardo!"

Hibiki innervosito dal ritardo di Yuuto, camminava avanti e indietro davanti al cancello della scuola.

Di solito Emi sarebbe infastidita dal suo comportamento e lo guarderebbe con rabbia, ma oggi era diverso. Lei teneva lo sguardo basso mentre pensava.

"(Che cosa succede? Anche una persona diligente cone Misumi-san a volte può arrivare in ritardo, lo so. Ma allora perché ho questa strana sensazione.)"

"Emi! Io entro, mi sono rotto di aspettare."

"E-eh, cosa?"

Emi ancora sovrappensiero rispose in modo confuso al fratello, questo le fece irritare ancora di più.

 The Lord of Chaos ~ L'inizio Della Leggenda~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora