Capitolo 102: la colpa di Daichi e la storia del [Falso Principe]

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Mordred aveva affrontato tante situazioni brutte nella sua vita. Ma questa era tra le sue top five. Daichi non si era ripreso dagli eventi recenti.

Non mangiava, non riposava, continuava ad allenarsi senza fermarsi e basta. La sua partner era preoccupata dallo stile di vita che stava seguendo. La ragazza faceva del suo meglio per convincerlo/minacciarlo per dormire almeno un po'. Pultroppo, neanche nei momenti di inattività Daichi era in pace, i suoi sogni erano costellati da incubi continui. Dormire o rimanere sveglio? Che importanza aveva se la colpa per le sue azioni veniva sempre a visitarlo?

"(Belzebub! Ti farò pagare per questo!)"

Il [Demon Lord] era venuto a visitare suo nipote più volte, Mordred lo avrebbe cacciato tutti le volte, se non sapesse che la sua presenza aiutava il suo partner. Dopo tutto era suo zio, è il nuovo [Demon God] aveva la massima fiducia in lui.

Wrath probabilmente avrebbe visitato Daichi se ne avesse avuto l'occasione, era stata mandato in missione, e non sarebbe tornato per molti mesi. Sloth invece era anche lui incapace di aiutarlo, per uscire vivo dall'assalto dei mostri aveva usato la sua [abilità] più caratteristica, [indolente].

[L'abilità] era molto potente, ma aveva un caro prezzo, tutte le energie che Sloth risparmiava mentre dormiva o procastinava venivano immagazzinate per essere utilizzata in un momento opportuno, il problema era si manifestava dopo aver consumato tutto il potere. Il [Peccato] era entrato in modalità bradipo, ogni azione diversa da respirare era un fastidio per lui, se non fosse per i subordinati di Belzebub, il demone non mangierebbe o si farebbe neanche il bagno, Sloth era entrato in una specie di stato di coma, anche le sue facoltà mentali era per lo più in standby.

La cosa peggiore di questa situazione, era che nessuno sapeva quanto tempo sarebbe durata.

Il comandate delle difese della citta, Ray, era venuto qualche volta a trovare il nuovo [Demon God], insieme a Priscilla erano gli unici, pultroppo per loro, Mordred gli aveva cacciati più volte in malo modo al grido di:"non mi fido di voi bastardi".

"Daichi, mi spiace..........."

Mordred mormorò quelle parole con pura tristezza mentre guardava il suo partner aggirarsi nel sonno. La ragazza non aveva idee, come poteva aiutarlo? Come poteva dargli un conforto? O un modo per superarla?

Intanto, nell'ufficio di Belzebub, il [Demon Lord] stava parlando con Priscilla. Dalla chiara espressione che il demone stava facendo, era chiaro anche per un bambino che non era contento degli ordini che stava per impartirele.

"Priscilla, vai da Daichi e Mordred e digli di prepararsi, andiamo alla capitale"

"Ma Belzebub-sama, Daichi-sama non è incodizioni di viaggiare, non si è ripreso mentalmente da quello che è successo. Il piano prevedeva almeno un anno di.........."

"Stai contestando i miei ordini, Priscilla? So bene quale era il piano, ma eventi inaspettati mi hanno costretto a cambiarlo"

La succube, sussulto e tremo sotto lo sguardo freddo del suo [Demon Lord], si inchino e lascio subito la stanza, sperando di riuscire a parlare civilmente con Mordred senza rischiare la vita.

"*Sospira*non va bene............"

Il piano di Belzebub prevedeva di dare a suo nipote almeno 12 mesi di tempo per digerire quello che aveva fatto. Con pazienza e perseveranza il [Demon Lord] avrebbe indirizzato sempre di più i pensieri di Daichi verso la "giusta" direzione.

Probabilmente il fastidioso [artefatto divino] del [Demon God] avrebbe fatto resistenza, ma la ragazza non era stupida, se Daichi avesse perso fiducia in suo zio, sarebbe potuto diventare una minaccia per il regno, e sarebbe stato trattato di conseguenza.

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