Capitolo 63: le due principesse

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Esistono due tipi di divinità.

Le prime nascono dalla fede dei propri credenti. La fede da loro una forma, il potere e una personalità. Il loro modo di agire, di pensare e di essere dipende da quello in cui credono i propri fedeli. Queste divinità possono a loro volta genere una progenie, ma anch'essa avrà una vita completamente simbiotica ai propri credenti.

Il [Dio Puro], della sacra nazione di Lux all'inizio era nato come un dio della luce benevolo e tollerante, ma presto più aumentavano i suoi fedeli più si diffondeva la falsa credenza che solo l'umanità poteva dominare il mondo, e così un dio benevolo si trasformò in un dio suprematista e xenofobo.

Alex Schwert era un esempio del secondo tipo di divinità: gli dèi ascesi, era nato umano, figlio di un re e di una concubina. Per via della sua cecità fu scartato alla nascita da suo padre. Dopo che il [Dio Puro] distrusse il suo regno, il giovane Alex promise a sé stesso che lo avrebbe fermato.

Con la sua [percezione assoluta] e le sue abilità con la spada, Alex Schwert divenne ben presto un nemico pericoloso per Lux. Guidando il suo popolo alla rivolta con le sue eccelse capacità di comando contro il [Dio Puro], e con il sostegno di Lignum riuscì a sconfiggere più volte eserciti ben più grandi del suo.

Dopo anni, e diversi scontri con il [Dio Puro] in persona, i suoi sudditi e soldati iniziarono ad venerarlo, specialmente dopo che sviluppò una sua [abilità unica]:[Infinite Blades]. Pultroppo, come ogni eroe c'era solo un finale per la sua storia: la morte.

Ma la fede di chi credeva in lui lo riporto in vita, come Alex il [Dio Spadaccino] di Schwert. E con il suo nuovo potere riuscì a uccidere il suo nemico mortale.

Le differenze dei due tipi di dei erano solo il modo in cui nascevano, per il resto entrambi erano uguali. Il loro potere grezzo dipendeva dal numero di credenti e dalla loro fede. Anche se uccisi potevano ritornare in vita finché si credeva in loro (per questo anche i draghi considerano le divinità pericolose, bisogna sigillare i loro corpi o uccidere tutti i loro credenti per asssicurarsi che non ritornino).

Alex ebbe due figlie con una umana secoli dopo la fine della guerra. Ovviamente erano nate come semi-dee, ma al contrario del padre, essendo metà umane, non potevano ritornare in vita se uccise o perdere i loro poteri con la morte di tutti i loro credenti, in effetti avrebbero mantenuto il loro potere divino a discapito del destino di chi credeva in loro.

Ravenna Schwert e Amelia Schwert. La prima, era la secondogenita, nonché la donna più amata del regno, seconda solo a sua madre. Aveva 14 anni, lunghi capelli viola e occhi blu, era la personificazione della gentilezza e benevolenza, il suo stile di scherma era pulito, veloce e piacevole alla vista, quasi come una danza.

In contrapposizione c'era Amelia, lei aveva 19 anni, era nata con dei rari capelli neri con occhi dello stesso color, ereditati dal suo nonno paterno, aveva delle curve femminili e accattivanti che mischiate al suo sorriso malizioso la rendevano i...

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In contrapposizione c'era Amelia, lei aveva 19 anni, era nata con dei rari capelli neri con occhi dello stesso color, ereditati dal suo nonno paterno, aveva delle curve femminili e accattivanti che mischiate al suo sorriso malizioso la rendevano irresistibile a 9 uomini si 10, indossava sempre vestiti che mettevano in risalto le sue curve e che le permettevano di combattere, quando era giovane si fece tatuare delle striscie nere a tratti seghettate (simboli di anormalità) sulle braccia, gambe, stomaco e sopra il petto, quello fu il giorno in cui l'urlo della regina scosse tutta la capitale.

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