Capitolo 108: forgiare delle alleanze (2)

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(P.O.V. Amelia, al passato)

Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato, ormai da anni sapevo che in qualche modo avrebbero trovato il modo per togliermi il mio diritto di nascita. Io, Amelia, la delusione della famiglia reale, la principessa ribelle di Schwert che diventavo regina? Impossibile. Nessuno lo avrebbe accettato.

Era ovvio cosa era successo, i suoi consiglieri avevano preso al volo un opportunità, che probabilmente non sarebbe ricapitata. In un colpo solo mi avevano eliminato.

"Per forgiare un alleanza duratura con il nuovo [Signore del Caos], come per edito reale, principessa Amelia-sama, vi è stato ordinato di entrare a far parte della sua fazione."

Non era neanche quel schifoso vecchio a dirmi che ero stata venduta per avere una alleanza. Per tutta la durata della conversazione erano stati i suoi consiglieri a parlare. Il grande dio-re non aveva neanche il coraggio di guardarmi negli occhi. Che schifo e patetico uomo.

"Naturalmente principessa, tratteremo la vostra situazione in modo consono. Perciò dobbiamo, a malincuore, rendere la principessa Ravenna-sama erede al trono, spero che capirete."

A malincuore, disse. Come no, erano anni che provavano a liberarsi di me. La rabbia che avevo dentro di me non aveva confini, era la primogenita, e la più forte delle sue figlie, eppure l'uomo che dovrebbe essere mio padre rimane immobile e silenzioso mentre mi viene portato via il mio diritto di nascita.

Lo odiavo, con tutto il mio cuore, ma la mia ira non era rivolta solo a lui. Odiavo mia madre, quello stupido trono (che era mio diritto avere), ogni servo, soldato, avventuriero, contadino e nobile del regno. Scommetto che nessuno avesse provato ad accennare che non era giusto ciò che mi avevano fatto. Nessuno era stato dalla mia parte in tutta la mia vita, dopotutto, perché avrebbe dovuto essere diverso ora? Ero stata stupida al pensare il contrario. Ed ero stata stupida a pensare che la mia famiglia provasse un minimo di colpa, per come mi avevano trattato per tutta la vita.

"Oltre a questo, Amelia-sama........"

"Tsk! Siete solo dei codardi! Mi sono stancata di sentire le vostre cazzate!"

Mi allontanai dal punto di comunicazione, prima che la mia pazienza si esaurisse. Non volevo sfogarmi lì dentro. Mentre uscivo sentii quel vecchio codardo di mio padre osservarmi, i suoi occhi sotto la sua benda era puntati alla mia testa.

"Amelia............mi........"

"Vai all'inferno! E quando sei lì infilati le tue scuse dove non batte il sole! Tu e quella puttana che ti ha aperto le gambe, e fa finta di essere un regina, marcirete li dentro per sempre! È lo stesso vale per Ravenna!"

Sputai a terra mentre uscivo dalla stanza. Dubitavo fortemente che mia madre e la mia sorellina fossero d'accordo con questa decisione, ma non potevo pensare in modo razionale in quel momento.

"Principessa..........."

"Non ora elfa!"

"Si, signora."

Passarono i giorni, ma i miei sentimenti non si placavano, distrussi diversi campi di allenamento, ma la mia frustazione non faceva che aumentare. Mentre ero lì, non mi accorsi di chi mi stava osservando.

(Fine P.O.V.)

"(Non la presa bene, la sua mente e in uno stato di totale caos. Per non parlare del suo cuore, il dolore del tradimento della sua famiglia gli fa tanto male. Alex-san sta volta a davvero perso sua figlia.)"

"(Dubito che sia stata una scelta facile per lui, ma sapeva bene che se avesse dato la corona ad Amelia-san, probabilmente sarebbe stata uccisa da qualcuno del regno, così da far ascendere sua sorella. Ma rimane un dato di fatto che questo suo "esilio" non era la migliore delle soluzioni............*sospiro* ho accettato l'accordo per il mio cognato perché sapevo che un no da parte sua avrebbe portato a soluzioni più "drastiche", per sbarazzarsi di lei ma........)"

 The Lord of Chaos ~ L'inizio Della Leggenda~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora