Capitolo 4.

425 18 8
                                    

Leta's pov.

-Io..sono sconvolta...Dico senza guardare mia madre.

Mia mamma guardava ancora le luci che avevo emanato. Ma sentivamo dei rumori fuori che ci confondevano ancora di più.

-Concentrati e dì "Revelio" Dice mia mamma aiutandomi a tenere bene la bacchetta.

Io senza problemi,lo dico con spavalderia e faccio aprire delle porte che io e mia madre seguiamo e ci conducono a Lauren con un ragazzo fuori dal Ministero.

-Heyyy.. Saluto

-Cosa hai fatto???? Dice con fare da rimproveri Lauren.

-Non è il momento,se non ce ne andiamo entro...  ecco 10 secondi scatterà l'allarme perché non siete maghi e siete troppo vicino. Parla mia mamma.

Io guardo mia mamma e gli faccio segno di fare qualcosa ma il suo potere si stava per indebolirsi, non sappiamo per cosa.

-Mamma,che devo fare! Esclamò nervosa

-Non puoi fare niente,sei troppo all'inizio. Dice mia madre scoraggiandomi.

Io guardo Lauren,decido di agitare la bacchetta non potevo lasciare mia madre svenire qui, così ci ritroviamo fuori dal bosco. Lauren mi guarda sconcertata.

-Io devo andare. Dice il ragazzo che era con Lauren.

-Ehm,aspetta..io.. provo a parlare Lauren ma era ovvio che si era confusa quindi c'è l'attimo di disagio.

-È ovvio che lei ti vorrà parlare domani a scuola. Affermo io irritata e con un sorrisino finto.

-Va bene. Saluta il ragazzo.

-Mamma,io e Lauren dobbiamo parlare.. come anche io e te.. puoi portarci a casa? Chiedo rivolgendomi verso mia mamma che si era ripresa, e mi guardava sconvolta per
ciò che avevo fatto, cosi ci porta a casa, senza sapere come. Mentre lei esce dalla mia camera io mi siedo nel letto.

-Allora? Mi incinta Lauren agitata.

-Sono una maga... dico distogliendo lo sguardo, non essendo sicura di niente ormai.

-È una bellissima cosa Leta,CONGRATULAZIONI! Esclama sorridendo.

-Sono la figlia di Gellert Grindelwald..sai,te ne ho raccontato ricordi? Il cognome, la discendenza ecc. Chiedo seria.

-È una bruttissima cosa,Leta. Dice sdrammatizzando.

-Mia mamma mi ha spiegato che lui mi ha sempre voluto bene tantissimo e appena nata non si staccava da me,si stava quasi per allontanare dalla magia nera ma mia mamma l'ha allontanato per paura che io prendessi la sua strada. Lei ora mi ha spiegato che sono una maga e mi ha dato la bacchetta di sambuco, la più forte di tutte, che ha anche mio padre e ne esistono solo 2 al mondo. L'ho provata ed è uscita una luce verde, simbolo di magia nera. Prima mi sono arrabbiata e mia mamma ha visto gli occhi di mio padre in me e mi ha detto che è possibile che li ho presi da lui. Racconto tutto finendo senza fiato e mezza morta.

-Io..sono senza parole..vieni qui. Dive avvicinandomi e abbracciandomi.

-E tu che dici??? Chi era quello??? Dico guardandola con una faccia disgustata.

-Jack,il mio alpha quello su cui avevo sbattuto in palestra dice nascondendo un sorriso e raccontami la storia del branco, che lei farà parte del suo branco ecc.

-Oh ah. Dico esaltando

-Beh ora devo andare, è già tardi. A domani. Saluta abbracciandomi e uscendo senza un motivo dalla finestra. Io la guardo male.

Decido di mettermi a leggere dei libri di magia che avevo tenuto lontano fin da piccola. Sentivo rumori, allora mi alzo dal letto e vado per prendere la bacchetta poggiata sulla scrivania. Non si sapeva mai. Ma qualcuno appoggia la sua mano sulla mia. Volevo reagire,ma mi sembrava così dolce...una mano così conoscibile.

Alzo lo sguardo leggermente spaventata e vedo... Gellert?
Non so perché ma mi avvicino d'istinto, per abbracciarlo o sentirlo vicino. Ma lui si allontana e mi punta la bacchetta sul corpo. Dice qualcosa.. AVADA KEDAVRA. L'unico incantesimo che conoscevo. Una delle maledizioni senza perdono.

Mi alzo di scatto dal letto urlando. Era solo un brutto sogno,inizio a respirare affannosamente.
Vedo entrare mia mamma,un pò contrariata gli spiego tutto e lei mi abbraccia.

Dopo un pò a tranquillizzarmi ,esce e io mi addormento serenamente sta volta. Nel mentre dormivo o meglio facevo finta, perché sentivo rumori e mi ero risvegliata, vidi qualcuno accarezzarmi la fronte togliendomi i capelli di davanti.

-Credimi,piccola non lo farei mai. Neanche per potere,unica cosa che mi interessa. Dice una voce troppo conoscibile, troppi ricordi legati mi salirono in mente...era lui mio padre..ne ero sicura..e non era un sogno.

Non sapevo che fare allora decido di girarmi dall'altra parte,nonchè verso di lui, ma lui se ne va.

La figlia segreta di Gellert Grindelwald.|Sospesa|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora