Capitolo 2.

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Ci allontaniamo da quella classe,finalmente e ricominciamo a giocare con i nostri compagni. Gli ultimi 15 minuti,ci fermiamo ed andiamo negli spogliatoi. Dove per sbaglio Lauren si scontra con un ragazzo,che era in quel gruppetto della classe di prima.

Era a petto nudo e quindi Lauren era un pò incantata. Io non sapevo come salvare la situazione, allora magicamente ci pensa il ragazzo stesso.

-Beh...piacere signorine. Mi chiamo Jack. Mi dispiace per il comportamento del mio compagno. È così...stupido. Dice facendo una piccola risata e guardando Lauren con uno sguardo misterioso.

-Mhh,interessante. Grazie per le tue scuse rispondo io facendogli un sorriso. Ma lui nemmeno mi guarda e sente.

Allora tiro via Lauren.

-Non voglio parlare di quello..tu. EW NO.Ma voglio sapere se magari senti qualcosa in me...o se sai se sono una qualche creatura o qualcosa,non lo so. Dico parlando pianissimo.

-Non sei un licantropo e sinceramente non penso neanche qualche altro animale soprannaturale. Afferma sicura.

-Penso di dirlo a mia mamma. Finisco io.

Non era possibile tutto ciò, non potevamo aver sognato e tutto ciò mi causava una completa confusione.

Era l'ultima ora,quindi saliamo in classe e sistemiamo gli zaini per andarcene. Io esco dalla classe guardando in basso e sbatto su un qualcuno che mi fa volare a terra letteralmente.

Alzo la testa,con una sguardo abbastanza arrabbiato ma non c'era nessuno oltre Lauren accanto a me che guardava sconvolta.

-NON VOGLIO SAPERLO. Dico subito io giustificandomi.

Io e Lauren continuano a camminare fino all'uscita dove ci salutiamo. Mi prende mia mamma in macchina ma io non parlo di niente fino a casa dove gli racconto tutto.

-Amore...siediti qui. Dice facendo un segno di sedermi accanto a lei sul letto.

-Siii? Dico curiosa.

-Tuo padre...non è morto. Non intravedevo nessuna espressione facciale e ho dovuto pensarci un attimo per capire la gravità della cosa.

La mia faccia cambia espressione da curiosa, a qualcuno che pensa di prendere un infarto in pochi secondi.

-È VIVO?!!!!COME SI CHIAMA!!DOV'È. Dico finendo senza fiato.

-Amore...Gellert Grindelwald è tuo padre. dice abbassando lo sguardo.

-N-n-o...Non è possibile... no. NO. Io non faccio parte di quel mondo. Tu.. mi avevi promesso che mi avresti tenuto lontano da tutto ciò. Mi hai sempre mentito. Dissi senza fiato.

-....Ti ha sempre amato tantissimo,un'amore indescrivibile. Fortissimo. E io l'ho sempre tenuto lontano da te perché praticava la magia nera. Ed è il mago più potente al mondo. Afferma con un tocco di disgusto nel suo sguardo.

-COME HAI POTUTO TENERMI LONTANO DA MIO PADRE?! Gli urlo subito addosso.

Sapevo che era la persona più pericolosa di tutti i tempi, ma se davvero non gli importava di me o di mia madre ci avrebbe già ucciso. La mia testa era confusa, non sapevo se essere
felice, perché ho un padre.. ed è anche vivo.., o triste perché è una persona particolare, o arrabbiata con mia mamma che mi aveva fatto una promessa che non ha mantenuto. Poi tutte le bugie sul cognome, sulla magia e sulla discendenza.

Guardo mia madre cambiare espressione radicalmente,sembra pietrificata.

-I tuoi occhi....I suoi occhi.. Dice alzandosi e allontanandosi.

-Cosa! Esclamò confusa

- Hai esattamente i suoi occhi...uno bianco come il ghiaccio e uno scuro. Afferma spaventata.

Mi alzo di scatto e vado a guardarmi allo specchio,è vero. Cerco di tranquillizzarmi. Fatto ciò difficilmente mi riguardo. Tutto scomparso.

Mia mamma mi abbraccia, e dice "È il momento devi diventare la strega che avresti dovuto essere da sempre". "Combatteremo affianco e per sempre"

Senza darmi il tempo neanche di respirare mi prese la mano e mi portò nel Ministero della Magia dove entrammo in varie porte. Io non ne stavo capendo niente.

Arriviamo in un punto. Mia mamma dice qualcosa di strano e si apre la porta davanti a noi. Lì dentro c'era un solo scatolino lungo, l'intera stanza era tutta nera e non si vedeva neanche la fine. Lo prende e me lo porge.

-Soltanto un'altra. È soltanto un'altra la bacchetta di Sambuco. La bacchetta più potente di tutte, che ha anche tuo padre. Prova ad agitarla, voglio capire una cosa. Dice con voce bassa e stanca.

Io faccio come mi dice e la stanza si riempe di luce verde. Lei guarda come se sapesse cosa stava per accadere e non era niente di bello dal suo sguardo.

-Questa...è magia oscura... Afferma mia mamma.

Io resto senza fiato,non potevo parlare. Non sapevo più niente,la mia vita era stata tutta una menzogna e adesso addirittura emano magia oscura???

La figlia segreta di Gellert Grindelwald.|Sospesa|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora