La figlia segreta di Gellert Grindelwald.|Sospesa|

Capitolo 24.

Gli lascio un ultimo sguardo e vado nella mia libreria dove c'era Daniel che leggeva un libro.

-Heyyy dico abbracciandolo da dietro.
Ma come fai ad entrare?...mio padre ha detto che potevano entrare solo chi diceva lui.

-Beh si,ma ora lui non c'è ma tu si,quindi il comando passa a te. Dice ridendo sotto sotto.

-Ah...mi stavo chiedendo come fare per salvarli....dico puttandomi a peso morto sulla poltrona.

-Secondo me non devi essere troppo riflessiva come al solito, lo sei già stata una volta e se non era per te finiva male. Dice facendo una smorfia.

-Ottima idea.. andiamo ora.

-Ora?! dice Draco entrando in biblioteca

-Si,ma voi tutti starete fuori. Solo io entrerò. rispondo

-No. dice Draco

-Si,non vorrai disdire alla figlia di Grindelwald eh? dico lanciandogli un occhiata di sfida.

Lui ride. "Andiamo" dico io,alzandomi dalla poltrona e teletrasportandoci. Ci nascondiamo dietro un albero quindi io aspetto che Draco e Daniel facciano qualcosa. Cosa che non fanno.

Ci pensa qualcun altro. Vedo 2 lupi correre. Il bellissimo pelo nero di Lauren era indistinguibile. Subite delle guardie vanno a curiosare.

Così i 2 ne approfittano per attaccarli e io per entrare. Vedo che il ministero era pieno di persone che scendevano,salivano,destra,sinistra. Un casino.

Cerco di non farmi notare,quindi non facendo nessuna luce con la bacchetta dato che ero dietro ad una semplice colonna ma un mago si stava per avvicinare quindi mi teletrasporto alle scale per scendere.

Inizio ad scendere quando incontro un altro mago che per poco non grida ma io lo immobilizzo prima.

Mi sporgo nella piccola parte di muro che mi copriva e vidi 2 maghi. Pochi... Boh mi avvicinai e dissi Expulso. E i due svenirono.

Mi avvicinai alle celle e li vidi buttati a terra,subito sbloccai la cella di Tom e lo toccai ma scomparì. Era solo un illusione come quella di mio padre.

Scesi all'ultimo piano dove c'erano molti più maghi e solo 2 celle. Erano di sicuro lì.

Dissi la prima cosa che mi venne in mente "Imperio". Una delle maledizioni senza perdono. Così con la bacchetta di un mago andai a colpire gli altri. Poi dissi immobilus.

Ma mi sembrava tutto così semplice.
Allora finii col dire Homenum Revelio. Non c'era nessuno. Vidi mio padre e Tom legati strettissimi.

Mi avvicinai subito alla celle ma scattò l'allarme. Ci mancava solo questa. Sentii dire da mio padre di scappare ma non mi arresi. Sbloccai tutte e due le celle.

Andai da mio padre che era legato ad una sedia sospesa in aria,non sapevo che potevo succedere se la toccavo. Allora pronuncii Mobilicorpus. E mio padre cadde su di me.

Gli diedi la mia bacchetta e lui sembrò subito stare meglio,andai nella cella di Tom. Lo presi e gli misi un braccio sopra la mia spalla.

-Papà,teletrasportaci! urlai ma un Animagus lo stava per colpire ma dissi in tempo Oppugno e attaccò gli altri.

Mio padre ci teletrasportò all'ingresso,dove eravamo quasi circondati. Mio padre disse Sectumsempra e aprii una via.

Vidimo in fondo Draco e Daniel. E mio padre ci teletrasportò da loro. Daniel prese Tom e si teletrasportò con mio padre e Draco. Ma io era senza forze e caddi a terra.

Mi stavano per raggiungere quando Draco tornò indietro e mi prese la mano teletrasportandomi.

Eravamo a casa. Finalmente arrivati.

-Papà,scusami se non sono venuta prima. dissi abbassando lo sguardo.

-Sei stata fortissima,piccola. È tutto okay. Disse mio padre avvicinandosi a me e abbracciandomi.

Dopo andò a risolvere un po' di questioni.

Tom era in camera a riposare. Io mi avvicinai a Draco.

-Grazie,pensavo di svenire. dissi

-Non ti avrei mai lasciato,mai. rispose senza guardarmi.

Io lo abbracciai. Lui rimase sconvolto ma poi mi avvolse e mi lasciò un breve bacio sulla fronte.

Lauren's pov.

Io e Jack avevamo visto che era tutto okay,è un po' a malincuore. Eravamo in camera.

-Ci divertiamo? disse Jack interrompendo il silenzio

-Se intendi che vuoi perdere in un altra partita a Monopoli,si va bene. risposi con un sorrisetto.

-No,non in quel modo. disse

Si mise sopra di me nel letto e mi sfiorò le labbra. Non so cosa pensava ma non era quello che pensavo io. Infatti prese le carte Uno appoggiate al comodino e fece un sorriso malizioso.

-SCEMO! dissi divertita

-Ora ti batto. disse lui ridendo.