Carpe diem

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Dopo essere usciti dall'acquario si fermarono per prendere del cibo thailandese d'asporto, per poi andare a casa di Ryan.

«Prego... tanto ormai sei di casa, giusto?» disse facendole l'occhiolino mentre teneva la porta aperta.

Lei arrossì varcando la porta sommessamente.

«Non ti preoccupare, sai che non c'è nessuno» aggiunse per tranquillizzarla, facendole strada verso il salotto.

Rose sistemò le scatole di cartone ripiene di spaghetti sul tavolino al centro della sala, poi si sedette comodamente sul divano, in attesa.

«Quindi che film vuoi vedere?» le chiese dando inizio allo zapping.

«Ah, puoi lasciare qui, adoro questo film!»

«L'attimo fuggente?» lesse sullo schermo.
«Sei sicura? È un bellissimo film, ma a quanto pare lo abbiamo già visto entrambi» constatò voltandosi a guardarla.

«Io rivedo sempre i film più volte, ogni volta si scoprono cose che non si erano mai notate prima.»

«Giusto... Ok, allora» concluse, mettendosi a sedere vicino a lei.

Per il resto del tempo entrambi rimasero in silenzio, impegnati a mangiare e seguire scena dopo scena senza alcuna distrazione.

«Che fai?» chiese sconcertato quando la vide alzarsi all'improvviso con le scatole vuote.

«Sistemo il tavolino» gli disse continuando a raccogliere tutto dentro il sacchetto.

«Questo lo vedo, ma perché lo fai? Sei un ospite, dai a me» brontolò Ryan alzandosi per recuperare il sacchetto dalle sue mani.

«Non ti preoccupare non mi disturba. Ormai sono abituata, è una cosa che faccio senza pensare» lo rassicurò dirigendosi sicura in cucina.

Lui la raggiunse subito dopo posizionandosi sullo stipite della porta dove rimase a osservare ogni suo più piccolo movimento.
Sorrise compiaciuto di quella sua familiarità con la casa mentre l'osservava aprire e richiudere i cassetti con disinvoltura.

«Come ho detto, ormai sei di casa» constatò con un risolino.

«Scusa non volevo essere invadente!» esclamò lei all'improvviso dimenticando il frigo aperto alle sue spalle.

«Non mi dispiace per niente. Mi fa piacere vedere che sei a tuo agio tra le mie cose.»

Imbarazzata per quell'insolita spavalderia si affrettò a recuperare una bottiglia d'acqua nel frigorifero, sfuggendo così allo sguardo indagatore del ragazzo.
Notò una scatola di cartone al centro, ma nonostante la curiosità non indagò oltre.
Almeno fino a quando il biglietto al di sopra non cadde ai suoi piedi.

"Buon Compleanno! Ci spiace non essere con te, ma ci faremo perdonare. Promesso!"

                                            Mamma e Papà

Rose lesse quel biglietto almeno due volte per accertarsi di averlo letto correttamente.
Era davvero il compleanno di Ryan?
Perché nessuno le aveva detto nulla?

Change of PLANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora