Feeling defeated

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Aveva perso definitivamente.

Questa era la prima cosa che Bryan si era detto quando li aveva visti uscire insieme da quello stanzino chiuso a chiave.

Era evidente che le cose tra Rose e Ryan fossero cambiate, che si fossero evolute senza che lui se ne fosse reso conto.
E nessuno dei due sembrava aver minimamente pensato di farglielo sapere.

Ryan era lì poco distante che tranquillamente si faceva le sue vasche, mentre lui non faceva altro che supporre quante altre cose avessero già fatto alle sue spalle.

«Ti vedo distratto, Bryan. Che succede?» gli chiese Erik a bordo piscina.
Il ragazzo seguì lo sguardo dell'amico fino a intercettare la figura di Ryan.

«Pensavo aveste già sistemato le cose tra voi.»

«Ormai non saprei più cosa sistemare» replicò Bryan, entrando in piscina.

«Ehi, che stai dicendo... Da quando siete a questi livelli?» continuo l'amico, incredulo.

«Da quando entrambi vogliamo la stessa ragazza.»

«Quindi, chi ha vinto alla fine?» tentò di sdrammatizzare.

Bryan abbassò lo sguardo concentrandosi sulla pulizia dei suoi occhialini.

«Sinceramente non credo di essere il fortunato, e forse lo merito anche» constatò Bryan con un mezzo sorriso.

«Perché, cos'hai combinato?» gli domandò, appoggiandosi al divisore che separava le vasche.

«Ho detto a Rose di Alice.»

«E?» continuò Erik alzando un sopracciglio.

«E potrei anche aver insinuato che Ryan la stesse usando per superare i suoi sensi di colpa» confessò.

«Quindi è vero, ce l'hai ancora con lui. Per come la vedo io, è davvero preso da Rose. Non credo si stia approfittando di lei» affermò con decisione.

«Ehi, con questo non voglio insinuare che non lo sia stato con Alice. Sai come la penso, per me non ha mai giocato con i sentimenti di tua sorella, e a suo modo ha provato a gestire la situazione. Ma adesso è diverso. Non l'ho mai visto così, sembra quasi... innamorato.»

Bryan si volse a guardare l'amico.
«E se lo fossi anch'io? Perché pensate tutti che lui debba avere l'esclusiva» protestò, stizzito.

Erik alzò la testa dal divisorio con gli occhi sgranati. «Scherzi, vero? Sapevo che ti piaceva, ma innamorato? Wow, mi hai scioccato!» esclamò.

«Sì, la prima volta ho provato la stessa cosa. In ogni caso è inutile parlarne ora» suggerì con lo sguardo fisso su Ryan.

«Che vuoi dire?»

«Li ho visti insieme. In verità li ho solo visti uscire insieme da uno stanzino, ma quanto vuoi che conti se li ho colti sul fatto oppure no» spiegò Bryan.

«Vorrei dirti che ti sbagli, ma parliamo di Ryan chiuso in uno stanzino con una ragazza e visto che le piace pure...» replicò l'amico con un'espressione che faceva ben intendere i suoi pensieri.

«Sono preoccupato, Erik. Non sono sicuro che Ryan sia la persona giusta per lei. Se non fosse in grado di proteggerla come ha fatto con Alice?»

«Devi smetterla di colpevolizzarlo in questo modo, sai anche tu che quello che è successo non è stata colpa sua. Pensavo che aveste risolto la questione... Non avevate deciso di lasciarvi questa storia alle spalle?» continuò Erik, in apprensione.

Bryan abbandonò la schiena sul muretto della piscina alle sue spalle. «Lo so me lo ripeto in continuazione. Proprio non riesco a dimenticare quello che ha passato Alice.
Tu non l'hai vista quel giorno distesa senza vita sul pavimento.»

«Lo capisco, sfido chiunque a dimenticare una scena del genere. Come sta adesso?»

«Meglio, o almeno così dimostra.
Sembra essersi fatta dei buoni amici nella nuova scuola.
Ha anche ripreso a occuparsi di mille cose, sai com'è fatta» disse con un sorriso.

«Certo, per lei ventiquattro ore sono fin troppo poche» commentò Erik con un risolino.
«Mi fa piacere sapere che sta rimettendo insieme i pezzi. È una ragazza forte, non ti devi preoccupare» aggiunse dandogli una pacca sulla spalla.

«Non nego di esserlo. So che è in buone mani con i miei zii, ma ammetto di chiamarla comunque almeno una volta al giorno.»

«Sappiamo che in fondo sei un tenerone!» lo canzonò l'amico, unendosi alle sue risate.

Il richiamo scocciato del coach interruppe quella loro malinconica conversazione, allentando ulteriormente la tensione che si era creata durante quel loro scambio.

Bryan si infilò gli occhialini, pronto per immergersi sott'acqua, quando la voce di Erik lo fece esitare.

«Cosa farai se Rose decidesse di uscire con Ryan?» domandò con preoccupazione.

«Non lo so. Ho smesso di usare la testa da un po'... Probabilmente solo quello che mi sentirò di fare in quel momento» replicò Bryan con un finto sorriso, un istante prima d'immergersi sott'acqua.

Change of PLANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora