Chapter thirty-one

2.1K 86 0
                                    

Voleva restare ancora un po',al suo fianco,in quel letto ma sapeva che non poteva.Sua sorella,lo aspettava per parlare, così accostò la porta della camera dolcemente,facendo si che non si svegliasse prima del dovuto e andò verso la sala da pranzo.Sua sorella stava rovistando nel frigorifero,alla ricerca di una sacca di sangue di animale selvatico e ne trovò ma era l'ultima che rimaneva, così senza spudore la prese e la bevve davanti agli occhi del fratello che la guardava con aria divertente.

-sei sporca sul mento-

La ragazza sorrise, buttò la sacca ormai vuota e con il dito prese il sangue dal suo mento e lo leccò.

-sono ancora sporca?-
chiese lei aspettando una vaga risposta.

-no-
Si sedette vicino alla sorella,che iniziò a parlare.

-perchè in casa c'è odore di cibo?-
chiese lei alzando un sopracciglio,riferendosi ad un'umana.

-Any non è il nostro cibo e non lo sarà mai-
Puntualizzò lui.

-ha pure un nome, grandioso!-
Ironizzò lei per poi diventare seria.
-cosa farai?-domandó lui.

-quello che mi sembra più giusto,le dirò la verità su tutto,sulla sua storia e su tutto,poi mi farò una doccia-

-lo credo bene,puzzi di cane bagnato-
Rise lei.

LA MATE DELL' ALPHADove le storie prendono vita. Scoprilo ora