Jikook

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Jungkook’s pov

La guardo andare via e non aggiungo altro. Ovviamente non le credo. Ho visto bene i segni sul suo collo, ma non penso che qui, con Tae nei paraggi, si aprirebbe. Lo ama, ma quando si tratta di queste cose non gliene parla tranquillamente. Tae è molto protettivo con lei, e lo sarei anche io, quindi capisco il suo punto di vista. Questo tizio con cui si sta frequentando non mi convince per niente, ma devo stare attento a come e cosa le dico altrimenti rischio di farla allontanare. Sospiro esausto e passo una mano sul viso. Tae ieri sera non ha dormito neanche un minuto, era troppo preoccupato per farlo così ho deciso di fargli compagnia. È il mio migliore amico e non posso ignorare questi momenti. Sospiro ancora una volta e mi giro sentendo una porta chiudersi. Sorrido notando Jimin avvicinarsi. Ha tutti i capelli spettinati e una leggera bava attorno alla bocca. Ma quanto è carino? Mi schiarisco la voce e lo invito a sedersi accanto a me. Anche lui è rimasto insieme a me con Tae ieri sera.

-vatti a preparare. Abbiamo una missione. Oggi Tokyo è tornata con dei strani segni sul collo e voglio sapere cosa è successo. Giuro che questo lo ammazzo se l’ha anche solo toccata con un dito- sussurro stringendo i pugni. Noto Jimin serrare i pugni e assumere uno sguardo serio. Raramente vedo Jimin serio, lui è sempre allegro. Lo vedo alzarsi e senza farselo ripetere due volte va in camera.
Mi alzo anche io e lo seguo in camera, dato che condividiamo la camera. Abbiamo fatto la doccia la sera prima quindi ci basta solo vestirci, lavarci viso e denti e siamo pronti. Mi giro dando le spalle a Jimin e mi tolgo sia la maglia che i pantaloni. Mi sento un po’ in imbarazzo e non so perché…
Mi mordicchio il labbro indossando un maglione nero e un paio di pantaloni anch’essi neri.
Mi giro a guardare Jimin e lui ha indossato un maglione bianco e un paio di pantaloni.
Sorrido e mi avvicino. Passo una mano sui suoi capelli cecando di sistemarglieli e sento il battito del mio cuore aumentare. Cosa sta succedendo?... questo non è da me. Mi schiarisco la voce e faccio un passo indietro allontanandomi.

-stai bene- mormoro per poi girarmi e avvicinarmi alla porta e successivamente uscire.
Mi avvio verso il bagno ed entro avvicinandomi al lavandino. Giro il rubinetto dell’acqua fredda e metto le mani a barchetta in modo da raccogliere l’acqua e buttarmela successivamente in faccia. Mi sento tutto accaldato ed è come se l’acqua gelida non stesse facendo il suo lavoro. Mi sento ancora più imbarazzato di prima. Mi asciugo il viso e poi passo a lavare i denti.
Circa dieci minuti dopo siamo entrambi pronti, così mi dirigo verso la stanza di Tokyo. Sono quasi le 11:00 quindi ormai è tardi per andare a fare colazione così abbiamo deciso di portarla al parco, parlare un po’ e poi andare a pranzare fuori. Solo noi tre.

Busso due volte alla sua porta e aspetto il permesso per entrare. Sento un lieve “avanti” e faccio un cenno a Jimin prima di entrare.
Le sorrido e mi avvicino sedendomi poi accanto a lei sul letto. Sta indossando una felpa di Tae e un paio di leggings. È bellissima pure conciata così. Appoggio una mano sulla sua spalla e gliela accarezzo lentamente.
-che ne dici di andare a fare una passeggiata e pranzare fuori? C’è anche Jimin- quando vedo che sta per rifiutare tiro fiori la mia arma segreto. Il mio sguardo da cucciolo indifeso. La sento ridere e sorrido soddisfatto.
-ti aspettiamo fuori- mi alzo e le lascio un dolce bacio sulla testa. Ormai è diventata la sorellina di tutti qui dentro. Esco dalla stanza chiudendo la porta e mi avvicino a Jimin alzando il pollice in segno di vittoria
-andiamo dai- mormoro avvicinandomi alla porta d’ingresso. Indossiamo le scarpe, prendo il mio zaino e usciamo fuori aspettando poi Tokyo.
-offri tu? - mormora Jimin pizzicandomi piano il braccio
-che ruffiano che sei oh- ridacchio annuendo e sorrido imbarazzato. Mi sento sempre un ragazzino adolescente quando sono accanto a lui. Calcio un sassolino e circa cinque minuti dopo, Tokyo esce di casa. Sorrido vedendola e poi ci afferra le mani di entrambi.
-andiamo! - urla per poi tirarci percorrendo tutto il vialetto.
Il tragitto verso il parco è abbastanza silenzioso e le nostre mani rimangono unite fino a lì.
Una volta arrivati al parco le indico una panchina e ci sediamo tutti e tre lì. Non sapendo come iniziare la discussione quando Jimin in segno di aiuto.

Fake love ~ Min Yoongi (In Pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora