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Mi sveglio sentendo una scia di baci umidi sul mio collo. Sorrido godendomi quel momento e mi stiracchio avvolgendo poi le braccia attorno al collo di Yoongi. Stropiccio più volte gli occhi e continuo a sorridere come un ebete guardandolo negli occhi.

-ma buongiorno- Yoongi ridacchia e pulisce i miei occhi ancora assonnati.

Chiudo di muovo gli occhi e mi accoccolo ancora di più a lui. Vorrei immortalare questo momento per l’eternità.

-l’hostess ci sta guardando. Dobbiamo scendere- lo sento sghignazzare e si stacca da me alzandosi poco dopo prendendo successivamente le nostre valigie.

Arrossisco e abbasso lo sguardo indossando velocemente sia la mascherina che il cappello. Mi alzo slacciando prima la cintura e a testa china saluto cordialmente l’hostess e mi dirigo verso l’uscita dell’aereo. Una volta fuori abbasso leggermente la mascherina e chiudo gli occhi respirando a pieno l’aria.
-wow l’aria è così diversa da Seoul- sorrido guardandomi attorno seguendo intanto le altre persone che si stavano dirigendo verso l’uscita del gate.

-siamo ancora dentro un edificio non puoi sentire l'aria a pieno - Yoongi mi guarda e poi scoppia a ridere. Ed ecco un'altra figuraccia come sempre.

Una volta fuori dal gate entriamo direttamente nell'aeroporto e i miei occhi vengono catturati dall’insegna con una scritta gigante, accompagnata da una fontana.

“Aeroporto internazionale Leonardo da Vinci”

Catturata dal momento afferro il momento scattando una foto mandandola poi nella chat di gruppo che ho con i ragazzi.

-quindi non siamo a Roma? - mormoro confusa e mi avvicino nuovamente a Yoongi

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-quindi non siamo a Roma? - mormoro confusa e mi avvicino nuovamente a Yoongi. Afferro la mia valigia e con l’altra mano afferro la sua facendo intrecciare le nostre dita.

-mmh da quello che ho capito ci troviamo a fiumicino – mormora confuso guardando pima il telefono e poi attorno a sé cercando di trovare prima l’uscita.

-ho prenotato un’auto comunque – mormora sorridendomi mostrando quel suo bellissimo sorriso gengivale di cui non mi stanco mai.

Annuisco energeticamente e lo seguo senza porre domande fidandomi completamente.
Beh che dire. Abbiamo trovato l’uscita sì, ma un’ora dopo e centomila richieste di aiuto.
Una volta fuori scorgo l’auto e caccio un urlo di sollievo.

Yoongi scoppia a ridere per la mia reazione e dalla sua tasca prende le chiavi della Jeep rossa e la apre con un semplice click.

Mettiamo entrambe le valigie nel portabagagli e poi saliamo entrambi in macchina. Mi allaccio la cintura e sospiro di felicità. Non mi sentivo così da un po’ e poi finalmente sono in Italia. Certo mi dispiace essere qui senza Tae, ma la compagnia di Yoongi non mi dispiace mica.
Ridacchio al solo pensiero e poi scuoto la testa a Yoongi, che nel frattempo mi stava guardando curioso della mia improvvisa risata.

Il viaggio verso l’hotel è molto silenzioso. Nessuno dei due spiccica parola, ma le nostre mani non si staccano l’una dall’altra. Sono ancora incrociate e nessuno dei due ha intenzione di lasciare andare la mano dell’altro. Il suo pollice accarezza lentamente il palmo della mia mano e una scia di brividi percorre il mio corpo facendomi anche rilassare sotto il suo magico tocco. Come può il suo semplice tocco causarmi tutto ciò?
Scuoto ancora una volta la testa e sorrido ancora più ampiamente. Ci fermiamo ad un semaforo e ne approfitto per sporgermi verso di lui. Afferro il suo mento e lo giro verso di me. Inumidisco le mie labbra passandoci la lingua e poi chiudo gli occhi avvicinandomi ancora di più fino ad annullare la poca distanza che ci separava. Le nostre bocche si uniscono e le nostre lingue giocano, quasi danzando tra loro. Sento le sue mani scendere verso la mia schiena e il mio cuore quasi perde un battito quando all’improvviso qualcuno ci suona con il clacson. Imbarazzata, ma ancora vogliosa delle sue labbra torno al mio posto e noto che il semaforo è diventato verde.

Yoongi si scusa uscendo la mano fuori dal finestrino e riparte senza perdere ulteriore tempo.

Circa mezz’ora dopo arriviamo all’hotel e uscendo dall’hotel l’unica cosa che riusciamo a dire all’unisono è “wow”.

-sei riuscito a trovare questo all’ultimo minuto? Figurati se prenotavamo prima. È tutto bellissimo- sorrido osservando da cima a fondo l'immenso hotel, compreso anche di piscina.

Yoongi afferra la mia mano e fa il primo passo verso l’entrata.
Una volta dentro mi procinto io a parlare con la receptionist. Menomale che ho ripassato un po’ sull’aereo.

-salve abbiamo una prenotazione a nome Min – mormoro un po’ impacciata. Sento il braccio di Yoongi avvolgersi attorno al mio fianco e sorrido.
Dopo aver controllato, la receptionist ci porge la chiave della stanza. La ringrazio afferrandola e ci dirigiamo verso l’ascensore.
-è la numero 330 – mormoro osservando ancora la chiave nel frattempo che Yoongi chiama l’ascensore. -sembra molto lussuoso- alzo lo sguardo verso di lui ridacchiando alzando poi il pollice in segno di approvazione.

Lo vedo avvicinarsi ancora di più per poi appoggiare la bocca sul mio orecchio -e non hai ancora visto niente – sussurra mordicchiando un pezzo di pelle.

Deglutisco e quando le porte si aprono entro velocemente tirando bruscamente la valigia. Sono sicuro di assomigliare ad un pomodoro adesso.

Yoongi entra ridendo e schiaccia con l’indice il tasto numero 3. Si appoggia alla parete e mi osserva senza però dire niente.

-mi fisserai per tutta la settimana che staremo qui’? - lo guardo alzando un sopracciglio in modo giocoso.

Lui in tutta risposta si lecca le labbra continuando a guardarmi -veramente avevo intenzione di fare altro –

Noto un pizzico di malizia nel suo tono e sbuffo cercando di trattenermi. -smettila maniaco – scoppio a ridere sentendomi completamente a mio agio con lui. -ora che ci penso noi ci siamo incontrati per la prima volta in un ascensore – mormoro ricordando la bruttissima sensazione che ho provato quando l’ascensore si è bloccato. Scuoto la testa scacciando via quei brividi e quando le porte si aprono esco velocemente seguita poi da Yoongi.

-non potrei mai dimenticare il nostro incontro- mormora afferrando la chiave dalle mie mani dirigendosi poi verso la stanza.

-sembra infinito questo corridoio – mormoro camminando guardando tutte le porte.

-qui vieni- mormora Yoongi afferrando la mia mano tirandomi verso di lui. Basta solo appoggiare la chiave e la porta si apre subito.
Senza pensarci due volte lascio la valigia in balia di Yoongi e corro dentro la stanza buttandomi poi sull’immenso letto.

-ti pareva. Sembri un elefante spiaggiato – mormora portando poi dentro anche la mia valigia accendendo successivamente tutte le luci.

-tu sei una balena – gli faccio la linguaccia e poi mi tiro leggermente su con i gomiti -seriamente hai prenotato una stanza con il letto matrimoniale? - arrossisco leggermente. Ma perché la mia testa oggi pensa solo cose…

Yoongi fa un passo verso di me e sale a cavalcioni su di me.

-che fai – mormoro cercando di alzarmi ma la sua mano mi spinge verso il letto bloccandomi su esso.

-stai ferma- sussurra avvicinandomi a me. Sorride guardandomi e appoggia una mano sulla mia guancia. -sei così bella- sussurra facendo scivolare sempre più in basso la mano. Nel frattempo si piega verso il mio collo cominciando a baciarlo.
Non oppongo resistenza e chiudo gli occhi lasciandomi scappare un piccolo sospiro di piacere. La sua mano ha quasi raggiunto il bottone della mia gonna quando all’improvviso…

Fake love ~ Min Yoongi (In Pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora