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Yoongi continuava a guardare i ragazzi medicare Jimin più accuratamente stando in assoluto e rigoroso silenzio.

Rimase a guardarli per minuti e minuti fin quando una mano non gli afferrò brutalmente l'avambraccio, e egli scacciò un urlo che di virile aveva ben poco. Così facendo il ragazzo richiamò su di sé l'attenzione delle tre figure presenti in quella stanza: Taehyung non appena incontrò lo sguardo di Yoongi si alzò di scatto dalla sua sedia dirigendosi immediatamente verso di lui, con occhi che trasudavano puro odio e rabbia tanto che stava per iniziare ad urlargli le peggio cose che gli passavano nella sua mente da alieno strafatto ma appena la sua visuale cambiò Taehyung si pietrificò seduta stante sul posto, sgranando gli occhi vedendo chi aveva a fianco a sé il corvino .

Dopo attimi di silenzio, Jimin e Jungkook si fissarono qualche secondo non capendo questo silenzio scoppiato di colpo.

Con la loro inumana complicità si capirono, si alzarono e si diressero nella stessa direzione che Tae aveva percorso poco prima.

Una volta affiancato il compagno anche Jimin e Jungkook si ammutolirono ed infine quella misteriosa figura comparsa all'improvviso parlò: " vedo che siamo tutti qui, il nuovo studente, la coppietta e lo studente modello".

I nominati in causa si lanciarono tutti un' occhiata preoccupata per poi riprendere ad osservare quella persona ancora ignota "davvero ragazzi sono molto molto deluso da voi, mi sono arrivate certe voci sullo scandalo avvenuto poco fa alla mensa, ma da tutto quello che ho sentito Non ho capito nulla se non i vostri nomi, quindi Vi chiedo di seguirmi nel mio ufficio subito ! " disse con tono piatto colui che in quella scuola era in testa a tutti: il preside.

I ragazzi sapendo di averla fatta grossa questa volta chinarono tutti la testa e lo seguirono in religioso silenzio.

Mentre il "capo" si chiuse la porta alle spalle ed aspettò un' entrata decente da parte dei suoi ospiti, Jimin proferì parola " ragazzi Lasciate fare a me " .

Questa frase fece salire i nervi a fior di pelle alla coppietta che addirittura si alzarono dalla sedia e iniziarono a ribellarsi: "no! Hai fatto anche troppo " esclamò Jungkook " non ti permetterò anche di prenderti questi Fardelli " aggiunse Taehyung

" ragazzi basta! Non mischiamo i fatti con la scuola Vi prego, quello che è successo, è successo ora entriamo e finiamo quello che abbiamo cominciato..."

parlò Jimin per ultimo guardando i due con sguardo serio; quando si udì un 'd'accordo' da parte dei due, bussarono infine alla famosa porta della presidenza e dopo neanche qualche secondo sentirono un 'avanti' che acconsentì di aprire la porta e in fila indiana entrarono, sistemandosi perfettamente in riga difronte alla scrivania.

L'argenteo stava per prendere parola ma il suo superiore lo anticipò " bene voglio risposte precise senza se e senza ma " disse con la sua voce rauca.

Egli diede un'ultima occhiata ai suoi migliori amici , chiuse le palpebre con fare rassicurante e una volta riaperti i suoi occhi, l'unica cosa che puntava era il volto di quell'uomo: " bene voglio solo dirle prima di cominciare di lasciare andare Taehyung e Jungkook , la questione riguarda me e Min !" esclamò Jimin , il preside annuì senza protestare e congedò i due ragazzi nominati , essi con un saluto cordiale uscirono dalla stanza .

Una volta usciti l'argenteo riprese a parlare " bene allora , stavamo alla mensa e stavamo consumando i nostri pasti tranquillamente, quando delle urla hanno cominciato ad espandersi nella stanza , una palla da basket stava per colpirmi, ma Yoongi mi ha salvato dandomi una leggera spinta per farmi schivare la palla , ma ho completamente perso l'equilibrio e così sono caduto ferendomi  al braccio, ma questo è stato solo un incidente signore " il preside annuì ancora con in testa un' ultima domanda " quindi ... perché il signorino Min è completamente fradicio dalla testa ai piedi e sentendone la puzza...direi che si tratta di brodo degli spaghetti?

Figlio mio, lavati " lo aggredì con un tono saccente e con un sopracciglio alzato; Jimin non sapeva cosa dire , quando un altra voce si sentì nella stanza " perché uhmm... ho avuto una piccola discussione con una ragazza , dato che la stavo corteggiando, lei si è infuriata senza un motivo e mi ha rovesciato il suo pranzo addosso" disse Yoongi , portandosi una mano sul retro del collo imbarazzato, sperando credesse a quella bugia che più di tanto una bugia non era.

Il preside stava per congedarli quando all'improvviso i suoi occhi si incatenarono sul polso del corvino, si intravedeva del fondotinta sbavato ma non era quello il particolare che lo aveva incuriosito bensì un piccolo tatuaggio raffigurante qualcosa che per il preside era inconcepibile , ' un cigno' ecco cosa rappresentava il tatuaggio di Min Yonngi .

Della rabbia si formò nei suoi occhi e di colpo esclamò " bene ora è tutto chiaro, signorino Min lei è in punizione, dovrà seguire dei corsi extra , a fine mese dovrà sostenere un esame, se lo passa potrà restare e continuare i suoi studi normalmente ma se fallisce i suoi studi si interrompono qui e lei non potrà più mettere piede in questo istituto" quelle parole fecero gelare il sangue del corvino, mentre l'argenteo sgranò gli occhi non apprendendone il vero significato.

Stava per controbattere ma qualcuno lo precedette "mentre lei Park sarà il suo tutor e lo seguirà per tutto il tempo dentro e se necessario fuori da scuola" ; i ragazzi non capendo più nulla non provarono neanche a fiatare limitandosi ad annuire, si incamminarono verso la porta ma ancora una volta vennero interrotti "Park rimanga qui le devo parlare ancora mentre lei Min può andare a casa, le lezioni sono finite, domani si ritroverà in classe il suo programma aggiuntivo arrivederci" disse infine...Yoongi annuì e uscì fuori dalla stanza ma prima di richiudersi la porta alle spalle guardò Jimin parato di fronte a sé e lo salutò con un cenno del capo.

Quando finalmente chiuse la porta, un sospiro di sollievo uscì dalle sue labbra e a quel punto stanco e stressato di tutta quella situazione decise seriamente di ritornare a casa, non pensando più a nulla, mentre percorreva quei lunghi e vuoti corridoi le sue dita iniziarono a muoversi, immaginandosi uno strumento proprio sotto le sue mani ed allora gli venne una voglia di sfogarsi su quel bellissimo pezzo di legno formato da chiavi, corde e ben 88 tasti.

Esso era l'unico con cui si sfogava, esprimeva le sue emozioni sia positive che negative, le sue avventure quotidiane. Così uscì da quel cancello grigio scuro e prese la strada di casa .

Ovviamente Min Yoongi non sapeva ancora in che guai si era cacciato per colpa del suo cosiddetto tatuaggio a forma di cigno .



Perché mai il preside ha reagito così al tatuaggio di yoongi ?
Cosa vuole il preside adesso da jimin ?
Dove sarà finita la coppietta ?

Bene anche questo capitolo e concluso in due giorni sono riuscita a scrive questo capitolo di passaggio , beh io direi che dal prossimo FORSE le cose diventeranno più chiare o invece si complicheranno ancora di più ? .  Se volete scoprirlo vi basta attendere e leggere .

TRA PECCATI E DIVINITÀ                                                《Yoonmin 》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora