"Oh ti sei svegliato finalmente!" espose i suoi pensieri il ragazzo vicino allo stipite della porta.
Il giovane impanicato mandò giù un groppo di saliva senza però rispondere. In preda alla paura mischiata all'ansia iniziò a torturarsi le pellicine delle mani nella speranza che solo quel gesto potesse salvarlo. Lo sguardo vagava da destra a sinistra costantemente in cerca di una soluzione per la via di fuga; quando un'illuminazione non gli attraversò la mente.
L'idea appena recepita da quei pochi neuroni che rimasero funzionanti consisteva in un'azione stupida quanto rischiosa, ma in fin dei conti poteva essere l'unica possibilità per salvare la sua identità anche a costo di rischiare la vita come insegnatogli tempo addietro.
Puntò il suo sguardo sulla finestra di fianco al letto -dove era oramai seduto- cominciando a pensare ad un piano su come poter uscire di lì senza recarsi ulteriori danni al suo organismo -già provato dalla sera precedente- e senza che qualcuno lo seguisse.
Mentre la sua folle mente creava mille piani e strategie con tanto di schemi che a momenti potevano far fumare il cervello, il suo ex interlocutore ruppe tutto quanto con la sua voce.
"Il gatto ti ha mangiato la lingua?" domandò permettendo al suo sopracciglio di alzarsi stranito.
"Ti serve qualcosa?" aggiunse infine.
Una piccola lampadina-in mezzo alle macerie-nel cervello dell'argento si accese e non volendo far udire la sua voce al padrone di casa, per paura di mettere a rischio la sua preziosa identità, con uno scatto violento si portò le mani a stringere forte la testa e mugugnare ansimi di dolore, cominciando il suo teatrino fatto di pura finzione.
Il corvino notando i suoi atteggiamenti iniziò a preoccuparsi per la sua salute, dettato dalla paura avanzava verso il corpo del grazioso ragazzo permettendo alla sua bocca di esporre una serie di molteplici domande su cosa gli stesse accadendo e se voleva essere aiutato in qualche modo.
Tutte domande che però non ebbero una risposta concreta e fatta di parole...ma solo una costante di altri gemiti di dolore più forti e al tempo stesso più agognanti abbandonavano le labbra dell'angelo mascherato.
"Vuoi un'aspirina?" domandò infine il corvino non sapendo più cos'altro proporre e solo allora finalmente lo vide annuire.
Il Corvino scattò come una freccia nel bagno più vicino per trovare un antidolorifico da poter offrire al ragazzo, trovato tutto quello che potesse servirgli preparò l'occorrente su un vassoio non dimenticandosi di aggiungere anche un bicchiere d'acqua con il quale accompagnare i farmaci.
Ritornò a passo veloce nella stanza- stando attento a non rovesciare nulla- ma messo piede in camera, non vi rimaneva più nulla se non il suo letto sgualcito -dall'ex presenza sopra- ed una benda sporca di sangue e disinfettanti che quella notte stessa si era appuntato di mettere con cura sulla ferita del suo fatidico 'paziente'.
Nella sua mente, comparvero una serie di immagini e idee, capendo definitivamente che quell'angelo così delicato ma allo stesso tempo così furbo lo aveva tratto in inganno facendolo allontanare così che lui, con la sua grazia ed eleganza con la quale la sera prima lo aveva stregato, potesse uscire indisturbato dalla finestra.
Posò il vassoio su uno dei tanti mobili presenti e si avvicinò alla finestra- usata per la fuga-e guardò fuori in cerca di qualcosa e rise pensando che fosse un vero stupito ad non essersi accorto di nulla, si perse a guardare un punto non identificato lasciando spazio a due sole parole: "Doveva trovarlo".
Passate diverse ore dall'accaduto a quelle prime luci dell'alba, l'argentato camminò con testa china fino ad arrivare a scuola, sentiva la sua testa un macigno troppo pesante da sostenere, avendo la mente completamente sommersa nei troppi scenari avvenuti in così poco tempo tra la sera scorsa e tutto che quelle poche ore aveva vissuto a casa di uno sconosciuto, quando si ritrovò ad alzare lo sguardo si ritrovò davanti i suoi due migliori amici intenti scambiarsi uno di quei baci abbastanza intensi e bagnati da lasciar fraintendere molti scenari.
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TRA PECCATI E DIVINITÀ 《Yoonmin 》
Fanficstoria ambientata nell'anno: 2013 Tra enigmi presenti, passati e futuri, le divinità entreranno in contatto con i sentimenti puri e lussuriosi che coinvolgono il mondo mondano