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Sguardi taglienti, di fuoco e attrazione era "l'anima della festa", si potevano percepire in quella tesa atmosfera serale che si era creata; si poteva tagliare con una piccola lama quel filo invisibile di tensione che poteva quasi stringerti la gola e soffocarti talmente era stretto.

Sembrava un deja vu, un loop infinito in cui gli eventi si ripetevano nella stessa identica successione, un po' come quando la maestra ti spiega l'origine del pianeta Terra e di certo, non inizia partendo dalla nascita degli esseri umani, ma dall'esplosione di una grande massa incandescente: e così, si ebbe nuovamente un Yoongi che scopre il famoso locale per puro caso per potersi divertire e soprattutto allontanare dalla sua mente qualsiasi forma di depressione, aiutandosi con un bicchierino in più di qualche alcolico potente.
Girovagava per le strade ormai buie, non sapeva cosa fare. L’ora impressa sui cellulari era improponibile, chi mai alle tre del mattino starebbe ancora in giro?

Ma proprio quando stava decidendo di gettare la spugna, il caso, il "fato" o Gesù, un chiaro amante del vino e dell'erba, gli venne incontro, facendogli trovare quel bar notturno, con la sua insegna fluorescente a neon che emetteva colori diversi alternati.
Sembrava una cosa banale, ma quei colori erano studiati apposta per poter minacciare gli altri locali, affermandosi con il titolo di "miglior bar di Seoul" per cinque anni consecutivi, nonché dalla sua apertura, attirando così gente da tutte le parti, spinti dalla curiosità, venendo intrappolati dall'atmosfera erotica e confortevole e guadagnando ogni volta una generosa somma di denaro, capace di far sopravvivere un intero esercito per due mesi.

Dalla prima volta che il corvino entrò lì dentro, sentì un "non so che" di diverso, di speciale, non centrava niente con i comuni bar: sentiva sulla sua pelle che là dentro, c’era un qualcosa che non andava.
In effetti, oltre le pareti e sotto le travi, il palco aveva dei segreti che nessuno si sarebbe immaginato e nessuno potrebbe nemmeno dare una motivazione valida su tutto il caos che regna tra quelle quattro mura.
Dovevi solo lasciarti andare e sentirti tutt'uno con il mondo circostante per capirci qualcosa in quanto alla fine, ti immedesimi nei panni del piccolo detective pronto a tutto pur di scoprire grandi cose.
Se la sua pelle percepì dei misteri, il suo cuore sentì, sulle proprie fibre muscolari, delle fitte; le sue membra si attorcigliarono spinte dall'emozione che non provava da tempo e che secondo la sua testardaggine, non avrebbe mai più riprovato, facendo crescere attorno a lui una barriera, non sapendo che pian piano sarebbe caduta alla vista dell'angelo mascherato.                                                      

Da lì, la storia cominciò a prendere colore e chissà magari mettendo anche un po' di colore nella vita nel corvino che dopo la sua delusione amorosa, si obbligò a vedere il mondo in bianco e nero, sopprimendo ogni minima emozione fino a diventare una pietra, il suo sogno, no?

Ed ora, erano lì che si guardavano nonostante l’argento avesse una maschera, si rincorrevano con le iridi che chiedevano pietà, si rincorrevano come topo e gatto, ma chi avrebbe avuto la meglio?
Non appena la musica finì, il loro gioco si fermò insieme a quest’ultima, lasciando liberi di far guardare lo sguardo ben oltre loro, con un ultimo inchino -seguito da un caloroso applauso-  Aphrodite si nascose immergendosi nell’oscurità grazie alle luci appena spente, una volta finita la sua esibizione, uscendo di scena e  lasciando i clienti alla loro serata.

“Jimin sei stato divino, porti onore al tuo nome eh" disse il rosso contento entrando nel camerino del sottoscritto e dandogli una leggera gomitata per poi proseguire "Comunque, abbiamo avuto un bel po' di commenti positivi e sicuramente i clienti nuovi verranno ancora a vederti così come i veterani. Lo sai che alcuni hanno anche lasciato dei soldi di grossa taglia, commentando la coreografia? Ma...Jimin, dove vai?” gli domandò con ancora in mano il tablet su cui era aperta la pagina del locale, perché sì la loro idea non si era limitata solo alla presenza, ma anche alla piattaforma virtuale dove i clienti dopo aver visto l’esibizione avrebbero potuto votare e recensire il ballerino che si fosse esibito e in base a quei sondaggi, vedere chi aveva attirato maggiore attenzione del pubblico, ma se volevano -sempre sulla pagina -potevano addebitare dei soldi -ovviamente la cifra che si voleva senza un limite né un minimo- i quali finivano come mance in più al personale.

TRA PECCATI E DIVINITÀ                                                《Yoonmin 》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora