" Ehi piccoletto, non ti scaldare per così poco, altrimenti qui prendiamo fuoco sul serio" disse lo sconosciuto scettico non sapendo come comportarsi alle reazioni del minore
"Ironico pensare che lo stia dicendo proprio tu, ROSSO e poi, piccoletto un corno, sai che se voglio posso buttarti fuori da qui in un istante " sbraitò Jimin
"Intanto, calma i bollenti spiriti. Io sono caldo e caliente e i miei capelli ne sono una dimostrazione, non disprezzarli.
E poi, cosa dovevo dire?Ah sì...principino dei miei stivali, non oseresti mai, sono pur sempre più grande di te.
Porta rispetto. " bisbigliò a fior di voce il ragazzo; Jimin cominciò ad andargli incontro con un atteggiamento minaccioso -sembra un pulcino bagnato irritato, che tenero, pensarono la coppia dei due migliori amici-
" DAVVERO?-un passo- pensi che io non sia capace ?-un altro passo - lo pensi davvero, Hoseok ?" il ragazzo nominato sentii il terrore infondersi sempre di più a fondo nel suo corpo
" j-jimin ti prego dimmi che ti succede ? Non ti ho mai visto in queste condizioni e mi fai p-paura" disse completamente terrorizzato Hoseok avvicinandosi all'argentato.
Quest'ultimo appena vide il suo amico aprire le braccia, vi si tuffò senza pensare ad una sola parola di più, cominciando a singhiozzare silenziosamente, e il rosso lasciò che il più piccolo si sfogasse come meglio credeva. Dopo un paio di minuti Jimin si staccò dal suo corpo e con ancora il respiro che faticava a ritornare normale per via dei continui singhiozzi, si scusò per quella scenata e di tutto quello che era accaduto nelle ultime ore.
"Non ti preoccupare ...ora ci sediamo tutti e quattro e mi spiegate dall'inizio che cosa sta succedendo, senza tralasciare niente, neanche un piccolo dettaglio " e con uno sguardo severo guardò i tre studenti che annuirono all'istante.
Una volta seduti ad un tavolino, Jimin cominciò a raccontare- ma prima tirò un'occhiata a Hobi, cui subito capì di quale verità parlava il suo amico e subito portò l'indice alle labbra, segno che non avrebbe detto a nessuno quel loro piccolo ma allo tempo stesso un grosso e brutto segreto che nessuno doveva conoscere all'infuori di loro due - dalla sera dell'incidente fino ad oggi senza tralasciare niente.
"Non ci credo, quel bastardo! Lo ha fatto ancora! Wow non pensavo che i 'Min' uscissero allo scoperto così o meglio il figlio. Ma dimmi, almeno è carino? So che quella famiglia è riconosciuta per la sua straordinaria bellezza"
"Hobiiii, io mi sto lamentando e tu pensi al suo aspetto fisico? Beh, se vuoi proprio saperlo, non è male, ma di sicuro non è il mio tipo. Ma continuando con il discorso di prima, secondo me, il figlio non sa nulla, è pulito, perché? beh perché non ha mai reagito al mio cognome. Sicuramente se i 'Min' gli avessero parlato dei 'Park' non avrebbe cercato di salvarmi e non si sarebbe preoccupato in tal maniera per me " esordì l'argenteo.
"Beh scusami se mi interesso alla tua vita sentimentale, sono pur sempre il tuo tutore e in quanto tale, do il mio consenso per frequentarlo, sembra un tipo apposto e me lo confermi anche tu, no?
Hai detto che ti ha aiutato."
" Taehyung- il diretto interessato si girò verso di lui - seriamente hai rovesciato una ciotola di spaghetti in testa a Yoongi? Non potevi usare del sugo? Le macchie del sugo non se ne vengono facilmente e lui si sarebbe infuriato...immagina se la maglietta che stava indossando fosse la sua preferita. EPICO" disse ironicamente Hobi, i tre ragazzi annuirono e scoppiarono in una grossa risata ricordandosi della scena "Seriamente stai dicendo? Cazzo, non ci avevo pensato, però il brodo degli spaghetti, devi ammettere, che non è stato molto, ma comunque rimane un lavoro onesto.
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TRA PECCATI E DIVINITÀ 《Yoonmin 》
Fanficstoria ambientata nell'anno: 2013 Tra enigmi presenti, passati e futuri, le divinità entreranno in contatto con i sentimenti puri e lussuriosi che coinvolgono il mondo mondano