Il risveglio del corvino fu strano, non era come quelli che aveva solitamente anche se la maggior parte delle notti le trascorreva insonne, accompagnato dalla melodia del suo pianoforte... c'era qualcosa di insolito.
Infatti, mentre ispirava, sotto il suo naso finivano dei piccoli fili che al contatto con la sua pelle, diventavano sempre più fastidiosi, provocando un solletico poco piacevole: stava per starnutire e ciò comportava il suo risveglio totale.
Una volta che il suo naso esplose, il suo mento andò a colpire la testa di qualcuno che iniziò a lamentarsi dal dolore e a spostarsi violentemente per il risveglio turbolento; Yoongi deciso di capire chi disturbasse il suo riposo e chi sferrasse pugni a destra e a sinistra come un bambino di cinque anni che non aveva ricevuto nessun regalo il giorno di Natale, socchiuse gli occhi lentamente per potersi preparare psicologicamente al "tornado" accanto a lui e alla luce del sole che come ogni mattina, come da copione, filtrava dai buchi delle tapparelle del suo balcone e accecava il suo peggior nemico, nonché colui che bramava la notte per sempre, stanco di dover alzarsi col sole e non con la sua dolce metà.
I suoi occhi chiedevano pietà, erano ancora troppo deboli e fragili per essere aperti con fin troppa poca cautela.
Aspettò il momento più opportuno e non appena si sentì pronto, aprì gli occhi, cercò di mettere a fuoco la sua vista ma tutto quello che vide dopo minuti di attesa, furono semplicemente dei piccoli fili gialli, tutti intrecciati tra di loro, tutti scompigliati senza un ordine. Decise di spostarsi di poco dalla sua posizione per capire meglio, ma quel qualcuno continuava ad impedirgli qualsiasi spostamento in quanto era incollato al corvino, sembrava un koala che abbracciava possessivamente il suo albero personale; Jimin lo abbracciava come se non volesse essere abbandonato da quest'ultimo...
Ecco
Jimin
Il ragazzo con i fili biondi intrecciati che riposava nel suo letto era proprio lui
Da lì, tutti i ricordi del giorno precedente, tornarono a farsi strada nel suo cervello già in funzione: si ricordò come finì la loro serata e come un fulmine a ciel sereno, il loro bacio entrò irruento nella sua mente.
Yoongi rimase incantato da quella visione, sperava di svegliarsi così tutte le mattine, il voler baciare quelle labbra così intensamente ogni minuto della giornata e di averlo con sé per sempre, ma quella decisione presa da lui stesso in montagna non tramutò e si ripromise di portarla a termine rischiando tutto ciò che aveva.
Poteva fallire? Certo.
Poteva essere ferito in qualche modo? Ovviamente.
Poteva soffrire nel peggiore dei modi? Sicuramente.
Poteva rischiare tutto per un semplice ragazzo? Sì.
Lui voleva rischiare, era pronto a tutto. Sapeva però che separarsi gli costava, ma non lo avrebbe mai fatto, avrebbe continuato anche di nascosto a seguirlo, magari risultando pure uno stalker, ma questo non lo sfiorava minimamente. Era o no il figlio della più grande famiglia mafiosa?
C'era solo una regola nel suo giro: ciò che Min Yoongi voleva, lui otteneva.
Ma...
come tutte le storie o realtà, c'è sempre un "ma" di mezzo che può far distruggere tutto. Questo sta a significare che ciò che lui voleva non poteva ottenerlo con uno schiocco di dita, avrebbe dovuto conquistarsi il premio, superando ostacoli, dure salite con batoste e trappole di ogni genere, ma senza volerlo e a sua insaputa, lui era già arrivato verso la cima.
Istintivamente il suo corpo si mosse da solo, portando così la sua mano sulla testa di quell'angelo caduto dal cielo, scritto e segnato nel libro del suo destino. Fece scorrere le sue falangi, separate tra di loro, nella sua capigliatura prendendo ad accarezzare ogni singolo angolo del suo cuoio capelluto.
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TRA PECCATI E DIVINITÀ 《Yoonmin 》
Фанфикшнstoria ambientata nell'anno: 2013 Tra enigmi presenti, passati e futuri, le divinità entreranno in contatto con i sentimenti puri e lussuriosi che coinvolgono il mondo mondano
