La folla era in delirio.
Le luci erano spente.
La tensione che si percepiva nell'aria poteva essere tagliata con una sottile lama.
Il protagonista era immobile...
statico...
fermo...
come quelle dannate lancette dell'orologio che avevano appena segnato la mezzanotte.
Era pronto a raccontare la sua storia attraverso la sua danza.
Drammatica e avvincente
carica di sentimenti che esplosero quando la musica partì.
Non era classica e non c'era nessun accompagnamento musicale: il violino e il pianoforte erano il tocco di classe dell'intero locale.
Solo che si percepiva un'atmosfera del tutto diversa, era forte, dominante e quasi senz'anima, fredda e oscura.
Sembrava che la natura selvaggia si fosse svegliata in quella notte così come gli istinti primordiali dei presenti: non a caso, era presente un Yoongi che rimase col fiato sospeso: com'era possibile che quell'angelo così delicato potesse usare canzoni del genere? Non erano nel suo stile: un rep decisamente moderno e grezzo non si abbinava alla suo corpo tantomeno alla sua personalità.
Egli però continuò a volteggiare l'elemento che più lo caratterizzava:
il ventaglio si spostò e rivelò la figura nascosta, era un ragazzo abbastanza slanciato, la sua corporatura era perfetta e il suo viso era ricoperto da un leggero filo di trucco.
Il corvino riconobbe subito quella figura e una rabbia si instaurò nel suo cuore: "perché sta quel disgraziato lì? Sopra quel palco ci doveva essere lui e solo lui" sussurrò
'ora mi spieghi cosa c'entra l'angelo...
hai detto che non sei gay, quindi secondo la tua logica da etero convinto, non dovrebbe fregartene...perciò goditi lo spettacolo e taci per una volta, e poi quel ragazzo è davvero una bomba. Sembra un kamikaze, non è che è stato lui a provocare l'incendio dell'altra volta? Magari ti shippava già con il tuo lui e quindi voleva farti avere un approccio particolare'
"Facendoci uccidere tutti? Così potevo avere un'occasione con lui nell'aldilà. Ma la smetti di sparare stronzate? E poi è già occupato con Jimin" al sol pronunciare quella frase non ci vide più dalla rabbia e senza volerlo spaccò il calice di vetro che aveva nelle mani.
Gocce di sangue scarlatto sgorgavano dalla sua mano, ma lui il dolore neanche lo percepì. Ero troppo concentrato nella sua rivelazione: ormai, era troppo tardi per negarlo, aveva ammesso quella frase ad alta voce- o meglio sottovoce- ed era come se avesse perso una battaglia senza neanche il bisogno di farci realmente parte.
'Senti mio caro Yoon, non è la fine del mondo. Oddio, sarebbe la fine del mondo se ci trovassimo in una pandemia globale e se un virus sterminasse tutta la razza umana.
Per fortuna non ci troviamo in queste condizioni. Pertanto, siccome facciamo in tempo a salvarci, te lo dico con il cuore aperto: provare dei sentimenti per qualcuno non è sbagliato e diventerebbe sbagliato solo se non glielo dicessi. Non vivere nel rimpianti come hai fatto con lei.'
'Non puoi soffrire per sempre' gli disse la sua coscienza.
Però, Il corvino era troppo testardo per ammetterlo.
Tutta questa scena non passò inosservata a due occhi sempre vigili, che immediatamente chiamò i "soccorsi".
"signore, si è fatto male?" Yoongi nel sentire una voce che gli stava parlando alzò lo sguardo e incontrò il "fossennato" di quella mattina
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TRA PECCATI E DIVINITÀ 《Yoonmin 》
Fanficstoria ambientata nell'anno: 2013 Tra enigmi presenti, passati e futuri, le divinità entreranno in contatto con i sentimenti puri e lussuriosi che coinvolgono il mondo mondano