TRA PECCATI E DIVINITÀ 《Yoonmin 》

A

Le camere dei presenti vennero sistemate: i vestiti nei rispettivi armadi e oggetti personali già sparsi in giro, addirittura una delle quattro valigie di Taehyung era stata aperta fuori perché ormai non c'era più spazio. Di loro, però, nelle camere non vi era traccia: dov'erano finiti tutti?

Il gruppetto di amici era radunato in salotto, seduti in una posizione strategica per godere di un particolare vantaggio: era inverno, si trovavano in montagna e allora il modo migliore per riscaldarsi era proprio l'usufruire del camino costruito con mattoni grigi e marroni, il cui davanzale era decorato con ogni tipo di decorazione natalizia, dalle luci agli angioletti, ma nessuno diede loro molta attenzione in quanto l'unica cosa più importante in quel momento consisteva nell'avere del calore sui fondoschiena, nessuno parlava e ad interrompere ogni tanto il loro silenzio era la legna-nel caminetto- che scoppiettava e creava una danza armoniosa con le fiamme: metteva una certa tensione, segno di una "tempesta prima della quiete".

Erano tutti separati, come se da un momento all'altro sarebbe iniziata una guerra- il che non é poi così falso.

Al centro dei quattro corpi, regnava il nettare degli dei, distribuito in più sono chiamati comunemente cibo e alcool, erano sull'attenti proprio come un predatore che osserva la sua preda prima di divorarla e rendere così il suo pasto il più gustoso e saporito di tutta la giornata, ma stavano aspettando qualcosa, già stavano aspettando che quella scommessa imposta dal festeggiato stesso scadesse, in cosa consisteva la scommessa?

La scommessa consisteva nel non toccare cibo o alcool fino allo scoccare della mezzanotte-al cui mancavano ancora 15 strazianti minuti- era una scommessa stupida, ma che festa era senza una penitenza? Stavano per cedere uno alla volta in quanto erano quasi passate più di 24h da quando ogni soggetto aveva ingerito cibo e ovviamente il loro stomaco gli stava chiedendo pietà.

Le loro pupille erano espanse, andando a ricoprire quasi tutta l'iride, fili sottili di bava scivolava dalla bocca e il loro corpo era scosso da leggeri tic di chi sta per perdere la pazienza di aspettare oltre.

Più i minuti passavano più stavano per strapparsi i capelli uno ad uno, ma il tempo non volle essere cattivo quella sera con loro e finalmente le sveglie dei loro cellulari suonarono contemporaneamente segnando finalmente la tanto attesa mezzanotte.

Si tirarono uno sguardo e poi nessuno ci vide più dalla fame, cominciarono a bere e mangiare senza sosta: sembravano bestie, animali senza ragione che cercavano di predominare sul territorio circostante, prendendo più pezzi possibili, ingurgitandoli senza ritegno... si stavano per scannare con gli artigli e i canini, ma tanto mancava poco ai tipici momenti di violenza e morsi quotidiani che non includevano una tavola e una ogni tipo di pietanze su di essa, ma un morbido letto o addirittura una profonda piscina.

Come si é detto prima: ormai si era scatenata la "tempesta prima della quiete".

Calmati i loro stomaci e spiriti bollenti, fecero calmare anche i loro corpi, abbandonandoli come se fossero delle carcasse distrutte dal caldo africano e dagli avvoltoi, sugli schienali delle proprie sedute.

"Dovresti smetterla di fare il coglione, anziché crescere. Continui a farlo" sbottò Jimin lanciando un'occhiataccia al soggetto di quella frase

"Mi sembrava una buona idea e tutti avete accettato?!" provò a difendersi Teahyung, ma senza successo in quanto anche lui si accorse di essere nel pieno torto

"Non si rifiutano mai delle sfide, é il nostro codice morale, lo sai: se fai il coglione, ti accompagneremo fino in fondo nella tua coglionaggine"

"Ben detto. Ora che facciamo? io non ho proprio idee" parlò il festeggiato per sviare il discorso

"Karaoke?" propose Jungkook, inizialmente a tutti parve interessare l'idea, ma c'è sempre un "ma" in ogni proposta perché si sa che una persona non può organizzare un determinato evento perché almeno una persona avrà pure sempre da ridire o qualche giustifica più che valida per non partecipare; sta di fatto che ripensando più a fondo, alla parola "karaoke" era associata la musica, i microfoni e il canto.