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INCUBO

/ìn·cu·bo/

sostantivo maschile.

Sogno capace di procurare uno stato di angosciosa oppressione.

Insomma, non è bella passeggiata fare dei brutti sogni, soprattutto se questi appartengono ad un ragazzo sensibile che porta il nome di Jimin: era completamente immobile con le palpebre chiuse, sofferente...come se fosse stregato, sotto un incantesimo dal quale non poteva liberarsi facilmente.

Avete presente le paralisi notturne? Ecco, lui stava vivendo tutto ciò, combattendo il suo demone interiore che lo stava tormentando da anni, racchiuso nella sua mente, cercando di fuoriuscire ogni volta che il suo corpo si indeboliva a causa del sonno.

Si agitava ogni notte per quei fottuti sogni, ma aspettate sapete che cos'è un sogno?

A questo ci sono tante risposte, ma la più importante, in teoria, dovrebbe essere questa: "In ambito psicoanalitico è "L'interpretazione dei sogni", secondo la teoria dei sogni di Sigmund Freud, i sogni non sono altro che una rappresentazione dei propri desideri inconsci, ma molti di noi non comprendono questo significato o non lo vogliono comprendere. Perché? Perché la scienza, gli psicologi e lo studio approfondito rovinano tutto ciò che la nostra mente, arricchita dalla fantasia, si è sforzata di creare definita anche come "la fuga della realtà".

Nessuno di noi è cresciuto veramente.

Siamo miliardi di bambini intrappolati in corpi di adulti, giganti e muscolosi che non sanno ancora come affrontare la società.

Non dobbiamo nascondere il nostro vero io, il nostro lato infantile che pensiamo che tutti odierebbero, perché non è così...siamo tutti sulla stessa barca, consapevoli di non voler diventare grandi ma che un giorno lo diventeremo, influenzati da fattori esterni e interni che ci danneggiano o fortificano, a seconda dei casi.

La nostra immaginazione è tale da riuscire a vedere il nostro mondo ideale e magari e dico magari, si potessero trasmettere i nostri pensieri ed emozioni su un videoproiettore, come se fosse un film e tu il protagonista e il regista di quel film.

Come si chiamerebbe quel film?

"Il diario di un depresso? Il supereroe, amante degli animali?

Alla ricerca dei propri sentimenti?"

Sta di fatto che ogni titolo rappresenterebbe la personalità di ognuno di noi.

Non importa cosa sogni: qualsiasi cosa tu veda sarà sempre una futura realtà o un dejavu che scoprirai di aver visto solo una volta e che tu ripeterai la stessa azione nel mondo reale.

Noi non possiamo sapere cosa il nostro subconscio ci riserverà ogni notte, ma possiamo sapere cosa esso sta riservando al biondino.

Si trovava in una stanza fredda e nera come pece, era seduto per terra con le occhiaie a ricoprirgli quei bellissimi occhi, il suo sguardo era freddo come ghiaccio, spento, privo di emozioni come se qualcuno gli avesse strappato e prosciugato l'anima, racchiudendola nel vortice di disperazione del vaso di pandora.

Con l'indice continuava a picchiettare il pavimento, provocando all'interno della 'stanza' -sempre se così la si può definire- un rimbombo: sembrava che volesse richiamare qualcuno.

Andò avanti così per ore e ore fin quando qualcuno non gli si parò davanti: era una figura bianca, angelica oserei dire, che emanava una forte luce bianca.

Jimin guardò la figura.

Calde e salate lacrime cominciarono a cadere giù dai sui occhi, ma nonostante il silenzioso pianto, il suo sguardo continuò a rimanere freddo.

TRA PECCATI E DIVINITÀ                                                《Yoonmin 》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora