N

27 9 1
                                    


Il momento tanto atteso stava per arrivare, altri pochi minuti e orde di adolescenti si munivano di asce e spade per combattere la fatidica guerra per il posto in mensa.

Il conto alla rovescia stava iniziando, molti di loro erano già in piedi sull'uscio della porta...contavano in ansia, numero dopo numero, perché il cibo era ed è una cosa sacra per l'intera umanità

3...

Gli sguardi che si scambiavano erano ardenti come la carbonella della griglia per cucinare le costolette di maiale, presenti nel menù di quella mattina

2...

spalancata la porta, un piede era appena uscito

1...

ora tutto il corpo era all'infuori dell'aula

0.

il grido di battaglia di un esercito affamato era esploso come se fosse una bomba ad orologeria: infatti, la campanella risuonò all'interno della scuola, annunciando la tanto attesa pausa pranzo.

Il professore non ebbe nemmeno il tempo di assegnare i compiti, ma per fortuna o per sfortuna, dipende dai punti di vista, riuscì a beccare gli ultimi ragazzi rimasti: Jimin, Yuri e...Yoongi che con uno sguardo abbastanza torvo fece segno al cugino di seguirlo, senza farsi notare dal biondino.

"Jimin, per favore, puoi venire qui e scrivere i compiti sulla lavagna affinché li possano trascrivere tutti più tardi? Mi raccomando, sei il rappresentante di classe" intervenne il professore che grazie al cielo, servì per una buona volta.

Un diversivo, ecco cosa serviva al corvino per distrarlo e per non creare sospetti.

"Si, Jimin ascolta il professore. Ci vediamo più tardi, ok piccolo?" disse dolcemente il rosa per poi seguire con passo felpato l'altro ragazzo irritato solo dalla sua presenza

"Allora Yoongi, di cosa volevi parlar-"

"Ok, piccolo? Ma a che gioco stai giocando?"

"Qui qualcuno é geloso?"

"Non puoi parlare in maniera così intima ad un completo sconosciuto"

"Che c'è? É carino e poi é single, posso provarci quanto voglio"

"Ma tu non stavi con la mia ex? Ammettilo hai qualcosa in mente, tu non fai mai niente senza secondi fini"

"É maleducazione rispondere con una domanda ad un'altra domanda. Non evitare quelle che ti pongo, Pingu"

"Quella è acqua passata, non chiamarmi più così" in un lampo, una volta svoltato l'angolo del corridoio deserto che stavano percorrendo, lontani da occhi e orecchie discrete, sbatté Yuri contro il muro e gli afferrò il polso con violenza, stritolandolo pian piano, ogni secondo che passava

"Come? Pingu? P-I-N-G-U? Quanti ricordi"

"Se devi stare in questa città, in questa scuola, nella mia fottuta vita, cerca di stare alle mie regole, non rovinare tutto come al tuo solito. Ora dimmi perché ti sei iscritto qua" serrò ancora di più la sua presa, facendogli uscire qualche gemito di dolore

"Mi stai facendo male..."

"Oh guarda, tra un po' ti romperò pure le ossa se non ti muovi, il tempo scorre. Tic, toc, tic toc"

Yuri cerco di sgusciare dalla sua presa, ma fu del tutto inutile: nonostante Yoongi fosse più magro di lui, ne aveva di forza bruta...

"Ma stai calmo, tutta questa violenza non è necessaria"

TRA PECCATI E DIVINITÀ                                                《Yoonmin 》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora