Ormai era mezzanotte inoltrata, il cielo era completamente buio e i ragazzi, alzando lo sguardo, poterono finalmente vedere le stelle accompagnate da una luna piena, capace di riflettere al massimo la luce.
Una luce che da lì a qualche ora, sarebbe scomparsa lasciando il proprio posto al mattino e segnando l'oscurità nel cuore di una certa persona che in quel momento, non avrebbe mai voluto ritirarsi a differenza di altri che stavano proseguendo con ansia la via del ritorno.
Entrati in casa si gettarono tutti a peso morto sui loro letti, avvolgendosi tra le calde coperte immacolate e cadendo -senza se e senza ma- tra le braccia di morfeo, ma qualcuno quella sera di dormire proprio non ne aveva voglia.
Ed infatti, eccolo lì come un baccalà, impalato sullo stipite della porta della sua stanza ad ammirare chi vi era sul letto.
Osservava un piccolo involtino primavera che indossava un pigiama rosa con al centro, un pulcino giallo enorme, nonostante ciò lo trovava adorabile e stupido allo stesso tempo.
Quel pigiama era di qualche taglia in più e avvolgeva delicatamente il corpicino rannicchiato del biondino, il quale perso nei suoi sogni cominciò a muoversi involontariamente liberandosi dalla coperta.
Era indifeso e Yoongi non gli avrebbe mai fatto del male, almeno questo si era ripromesso in quanto sin dal primo giorno che lo aveva incontrato, Jimin aveva segnato l'inizio della sua fine, l'inizio più bello della sua vita, una scalata verso il monte "Gay Party".
Il corvino o meglio il suo cuore, ripensando ai quei momenti e vedendo quella scena alquanto tenera, cominciò a scaldarsi, iniziando a saltare su e giù, il suo corpo si mosse preso dall'istinto di ricoprire il corpo del suo amato prima che prendesse freddo-anche se nella stanza vi fossero abbastanza grandi da girare nudi per casa e non sentire un minimo di freddo- si chinò al pavimento, prese la coperta nelle sue mani e come una madre premurosa, si affrettò a mettergliela sul corpo rannicchiato per mancanza di calore, gli distese bene quel lungo panno pesante in lana, coprendo bene ogni parte, lasciando libero solo il viso.
Stava per girarsi e andarsene, ma qualcosa gli impedì di muoversi: la sua voce, Jimin stava bisbigliando parole nel sonno senza che lui ne fosse consapevole. Ma appena le sue orecchie udirono quella dolce voce che tanto amava, non si mosse di una virgola anzi si girò verso di lui e lo osservò con uno sguardo indecifrabile, carico di amore, tenerezza, ma allo stesso tempo freddo.
La sua mente stava per cominciare a creare e riscrivere la divina commedia quando un'altro mugolio lo risvegliò dai suoi primi pensieri, lo guardò più attentamente e cercò di capire cosa volesse dire.
"Yoon.." questa era l'unica parola che ripeteva il biondino nel sonno dove sicuramente lui ne faceva parte, gli si scaldò il cuore e l'impulso di toccarlo gli stava facendo fremere le mani
-Tanto sta dormendo- pensò, infatti non perse tempo e si avvicinò ancor di più al letto, le sue ginocchia toccavano il materasso, scese con il busto- tenendosi con una mano sulla testiera del letto- fino ad avere il suo viso a pochi millimetri dall'altro, rimase così per secondi che parvero ore, i loro respiri si mischiarono diventando una cosa sola.
"Dormi bene, piccolo" gli sussurrò strappandogli un piccolo bacio sulla fronte. Anche se le sue labbra entrarono in contatto per una frazione di secondo, si sentì felice di aver avuto l'occasione di toccarlo con delicatezza senza violenza e senza discussioni in atto
"Grazie, adesso so cosa devo fare" bisbigliò prima di uscire dalla stanza chiudendo la porta, si vestì con cappotto e scarponi ed abbandonò l'abitazione.
Quando la sveglia suonò, Jimin si ritrovò a tirare tutte le bestemmie che conosceva verso l'aggeggio infernale che non smetteva di riprodurre un suono più che fastidioso, calciando e tirando pugni verso il vuoto, volendo dormire ancora un altro po'.
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TRA PECCATI E DIVINITÀ 《Yoonmin 》
Фанфикшнstoria ambientata nell'anno: 2013 Tra enigmi presenti, passati e futuri, le divinità entreranno in contatto con i sentimenti puri e lussuriosi che coinvolgono il mondo mondano
