Voi sapete in che cosa consiste "un eufemismo"?
Ve lo spiego io.
Di certo non lo faccio con un concetto banale, ma con un cocciuto di prima categoria che non ascolta la sua voce interiore.
Sapete chi è?
Oh sì che lo sapete, state leggendo questa storia da ormai sette capitoli e il suo nome è Min Yoongi.
Quel ragazzo dopo tutte quelle negazioni, è riuscito a opporsi alla sua coscienza per continuare il suo cammino verso il locale.
Ed eccolo lì, un esemplare selvatico di un corvino che fissava la porta di legno, illuminata da tante luci, provenienti dall'interno.
Così, decise di entrare per raggiungere il suo scopo: rivedere l'angelo.
-si dice che gli angeli siano creature innocenti dotate di ali candide come la neve, costituite da un piumaggio morbido ma resistente. Solo che in quel momento, tutte le leggende che Yoongi aveva ascoltato furono smentite: quel ragazzo mascherato era tutto, fuorché innocente e di sicuro, l'unica cosa morbida che aveva erano le sue labbra, rosse e vellutate.-
Appena entrato, notò una drastica differenza: nel locale, nelle prime ore mattutine, vi era un movimento continuo e ripetitivo tra i clienti: era persone di tutti i tipi, dai lavoratori che si affrettavano per bere un caffè e tornare alle loro attività agli studenti che sacrificavano tante ore di sonno per consegnare in tempo un progetto scolastico, mentre ora... l'atmosfera era piuttosto tranquilla e rilassata nonostante la musica molto vivace, erano tutti seduti ai tavoli o sugli sgabelli per il bancone a bere qualcosa che rallegrasse la giornata, qualcosa che potesse far ritornare la voglia di vivere, partendo dalle bibite più grezze come la birra per poi finire con quelle più eleganti e raffinate, quale un cocktail.
In effetti, Yoongi doveva ancora mantenere la sua reputazione da ricco e viziato ragazzo, quindi perché no?
Si trovava in un posto del genere e un bel cosmopolitan lo doveva ordinare obbligatoriamente.
Cioè, di cosa stiamo parlando? Di un concentrato di lime e mirtillo, di un'esplosione di sapori aspri e dolci che insieme combaciavano perfettamente così come la danza e i movimenti sublimi di...
al corvino, il cosmopolitan ricordava qualcosa, o meglio qualcuno...
E ahimè, la sua mente si concentrava sempre su un'unico chiodo fisso.
Quel ragazzo era la sua rovina, un po' come il cocktail che stava bevendo tutto in un fiato.
Nonostante fosse entrato da un bel po', solo ora aveva notato i veri cambiamenti di un luogo che ormai poteva essere benissimo paragonato al magico mondo dell'Olimpo: i bicchieri si dividevano in base alla bevanda che si prendeva, ma non erano semplici bicchieri di plastica o vetro, erano molto simili ai calici di oro, argento e platino, sui quali erano disegnati delle linee sinuose e delle decorazioni floreali, i tavoli erano di vetro opaco, le cui gambe così come le gambe delle sedie erano costituite da intrecci di steli e foglie di ferro battuto, rigorosamente laccate di oro per rendere ancora di più la loro preziosità.
Erano dei dettagli inutili, servivano solo ad attirare i clienti, però gli occhi del corvino notarono delle piante particolari, così comuni ma anche così meravigliose nel loro essere "uniche": le rose rosse riempivano l'intera stanza, dal servizio da tè alle sculture in marmo e sui loro petali, era presente un solo nome: Aphrodite.
Non c'era niente di male a scrivere un nome mitologico, in fondo si trovava nel famoso "Olimpo" e si sa che gli dei vivono lì, però perché proprio quella dea?
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TRA PECCATI E DIVINITÀ 《Yoonmin 》
Fanficstoria ambientata nell'anno: 2013 Tra enigmi presenti, passati e futuri, le divinità entreranno in contatto con i sentimenti puri e lussuriosi che coinvolgono il mondo mondano
