My best friend

0.8

"Siamo tornate!" urlo entrando in casa.

"Ciao ragazze!" saluta Jungkook mentre gioca come sempre alla playstation.

"Da quanto stai giocando?" chiede Ilary.

"Due ore credo..." risponde.

"Hai tempo da perdere eh?!" chiede sedendosi accanto a lui.

"Evidentemente....cavolo ho perso!" dice sbuffando "Prendi un Joystick che giochiamo!" si mettendo entrambi a giocare mentre io vado in cucina per prendere un bicchiere d'acqua "Hey Lyla!" la saluta Taehyung senza neanche degnarmi di un sorriso.

"Ciao!" saluta lei timidamente e poi se ne va in camera.

"Ciao Jo"

"Pensavo di essere trasparente..." dico bevendo un sorso d'acqua.

"Perchè?"

"Be...se non ero io a sposatemi mi passavi addosso!"

"Ah scusa!" dice grattandosi la nuca in imbarazzo.

"Ti dico una cosa : non fare la parte del ragazzo duro con lei altrimenti non ti guarderà neanche da lontano. Si te stesso e anche a scuola comportati con lei come ti comporti qui!" dico.

"Perchè mi dici queste cose?"

"Perchè ci vedo e vedo come cerchi di atteggiarti da duro per farti valere quando lei ti sta attorno. Comportati normalmente e vedrai che qualcosa succederà!" dico sicura.

"Sarà...ma il 90% delle ragazze preferisce il comportamento da stronzo." dice pensieroso.

"Lei fa parte del 10%" rispondo tranquilla "Jimin?" chiedo poi.

"In camera!" mi risponde e dopo aver preso lo zaino salgo in camera per andarlo a posare.
Prima di entrare busso alla porta e Jimin mi da il permesso di entrare "Ciao!" saluto mentre lui non risponde e si gira dall'altro lato dandomi le spalle mentre continua a giocare con il cellulare.

"Jimin?" lo richiamo ma non risponde "JIMIN!" nulla "Ma che ti prende?"

"Nulla!" risponde secco.

"Non è nulla questo! Perchè non vuoi parlarmi Jimin?" chiedo sedendomi accanto a lui.

"Perchè non mi dai mai ascolto?" chiede sedendosi.

"Su cosa non ti avrei ascoltato?" chiedo incrociando le braccia al petto.

"Questa stessa mattina ti ho detto di stare la larga da quel fissato di Ji e tu gli parli anche!" dice.

"Che dovevo fare? Respingerlo? Mi piace è ovvio che sia contenta che mi parla!" rispondo.

"Ti piace Soo! L'avevo detto!" ribatte sicuro.

"Si ok, avevi ragione ma questo non fa differenza!" dico sicura "Comunque so che fai così perchè ti preoccupi per me ma non devi preoccuparti più di tanto e poi sembra un ragazzo per bene : è molto gentile."

"Guarda che faccia che hai!" dice riferendosi alla mia aria sognante "Comunque è logico che mi preoccupo per te, sei come una sorella minore e ho il diritto di proteggerti e ora che vivi sotto il mio stesso tetto ne ho una ragione in più!"

"Jimin lo apprezzo ma devi stare tranquillo! Ho vent'anni so come comportarmi!" dico mettendogli una mano sulla spalla.

"Vieni qui piccolina!" apre le braccia e io mi ci fiondo.

"Grazie di preoccuparti per me!" lo abbraccio più forte e poi sento il telefono squillare segno che è arrivato un messaggio.

Jimin si allunga e prende il cellulare in mano "Il principe azzurro di fa sentire" dice passandomi il telefono e io apro la chat.

Soo: Hey!
Jo: Ciao!
Soo: Dato che ti devo aiutare con quell'argomento che ne dici se ci vediamo domani mattina? Tanto è sabato.
Jo: Vorrei ma domani mattina lavoro e finisco verso l'ora di pranzo...domani pomeriggio?
Soo: Va bene...dove ci incontriamo?

"Non qui!" mi dice Jimin.

"Allora a-"

"Non ti azzardare ad andare a casa sua!" ribatte e mi prende il cellulare di mano.

Jo: In biblioteca?
Soo: Perfetto! Ci vediamo domani li alle 16:00
Jo: A domani!
Soo: A domani!

Jimin mi restituisce il cellulare "Domani alle 16:00 in biblioteca, ti accompagno io!"

"No vado da sola!"

"La biblioteca è lontana ti serve un passaggio!" ribatte.

"Prendo il bus!" dico sicura.

"Senti ti accompagno io che ti piaccia o no, sennò non vai!"

"Ok ok Eomma!" scherzo.

"Non chiamarmi Eomma!"

"Invece sì...Eomma!" dico alzandomi di scatto.

"Vieni qui tu!" si alza anche lui.

Faccio per uscire fuori dalla porta ma mi afferra per la vita e mi butta sul letto iniziando a farmi il solletico "Jimin basta! Ti p-prego basta!"

"Chiedi scusa!"

"Mai!" continua a farmi il solletico mentre io cerco di liberarmi dalla sua presa.
A un certo punto mi accorgo che solo al bordo del letto e Jimin è seduto su di me : mi giro leggermente per fargli perdere l'equilibrio e lui cade a terra "Ahi! Mi hai fatto male!" dice alzandosi.

"Colpa tua che non mi lasciavi in pace!" dico alzandomi.

"Vatti a lavare che tra poco dobbiamo cenare!" dice uscendo.

"Se cucini tu non mangio!" dico prendendolo in giro.

"Infatti cucina Lyla! Forza vai!" esce dalla stanza e io prendo le mie cose per andare a lavarmi.

Lyla
Dopo essermi lavata scendo per preparare la cena. Vado dritta in cucina e prendo gli ingredienti che mi servono per preparare il tutto.
Inizio a tagliare le verdure quando sento il rumore di una padella che cade a terra, mi giro di scatto trovando Taehyung "Ma che fai?!"

"Scusa...volevo aiutarti ma ho urlato la padella ed è caduta!" dice raccogliendola da terra.

"Oh...fa nulla! Comunque se vuoi fare qualcosa affetta i pomodori e per favore non farti male!" dico continuando a tagliare le verdure.

Si mette accanto a me e dopo essersi alzato le maniche inizia a tagliare i pomodori "Non ti ho mai chiesto che corso frequenti...?"

"Corso d'arte!" rispondo.

"Io faccio il corso di lettere!" dice.

"Oh...come Ilary e Jungkook!"

"Già però ovviamente sono classe diverse."

"Giusto..."  c'è un silenzio imbarazzante che viene spezzato da Ilary che grida dalla sala "Ho vinto!"

"Uffa!" Jungkook sbuffa e poi viene in cucina "Vince sempre."

"È parecchio brava!" dice Taehyung.

"Io sono brava in tutto!" Ilary entra in cucina vantandosi.

"Che si mangia?" chiede Jimin arrivando.

"Ho una fame la lupi!" esclama Jo aggrappandosi alla schiena di Jimin come un Koala.

"Se avete così tanta fame rimboccatevi le maniche e aiutatemi che dodici mani in confronto a quattro sono meglio! Forza!" dico io.

Sbuffando iniziano ad aiutarmi e da lì iniziano anche le risate per tutti i disastri che Jimin, Taehyung e Jungkook stanno combinando.

Credo proprio che ci volevano delle ragazze in questa casa in modo da rimetterli in riga.